Io sono iscritto al programma CarrefourLab, che ogni tanto fa un questionario per vedere se e come gli affezionati clienti rimangono tali. (Io non compro moltissime cose ai Carrefour, ma in effetti ci vado ogni tanto). Il questionario a cui ho appena risposto, dopo le solite domande di rito, ha inserito qualcosa di nuovo: “cosa penseresti se vendessimo prodotti dopo la data di scadenza consigliata?” Viene chiesto quanti giorni (massimo 6-7) potrebbero essere passati a seconda del tipo di merce, e quale sconto mi farebbe pensare di comprarli.
Premetto che si parla solo di prodotti per cui c’è scritto “da consumarsi preferibilmente entro”, non certo roba fresca, e per certi prodotti secondo me si può andare tranquillamente mesi oltre. Quello che mi chiedevo è se in effetti ci sia una percentuale così grande di prodotti scaduti in un supermercato…


Se vi dicessi di una malattia misteriosa che ha portato a una disperata ricerca per un vaccino, con scienziati in lotta tra di loro, vi verrebbe probabilmente subito in mente il Covid. Invece in questo libro Agnese Collino parla di un’altra malattia, che fortunatamente sta per scomparire: la poliomielite. Il testo racconta in modo appassionante la storia delle ricerche per trovare un vaccino contro una malattia che paradossalmente sembrava crescere con il miglioramento della situazione sanitaria, e che spesso uccideva ragazzi o li costringeva a una vita immobilizzata – sono abbastanza anziano da ricordarmi dei polmoni di acciaio che del resto esistono ancora…
Uno dei miei account di posta elettronica su gmail corrisponde al mio cognome, cioè Codogno. Come forse immaginate, ricevo un certo numero di email di persone che a Codogno vivono o lavorano. Per esempio, una decina di giorni fa mi è arrivata una mail di Banca Sella che cominciava “Buongiorno, per affiancarla con elevati standard di sicurezza e proteggere le sue informazioni desideriamo approfondire insieme la sua richiesta tramite un contatto telefonico.” No. non era uno spam, e in questo caso la colpa era della banca che non è stata capace di leggere l’email della persona che stava chiedendo un POS per la sua azienda, visto che in allegato c’era scritto XXXX.codogno@gmail.com (nome editato per privacy).
Comincio subito col lodare Donatella Rizzati per la traduzione di questo libro. Credo che il testo non fosse affatto semplice, ma l’attacco permette immediatamente di capire che c’è qualcosa di strano, con uno stile che ricorda i testi di qualche secolo fa (con le Maiuscole a profusione) e che riesce così a portarci immediatamente nell’atmosfera di un testo che potremmo in un certo senso definire di fantasy, un po’ come certe opere di Neil Gaiman. Man mano che si prosegue nella lettura si comincia ad avere un’idea di cosa sia effettivamente successo, giusto con qualche necessità di sospensione dell’incredulità: ma Clarke riesce comunque a cavarsela bene. L’unico punto su cui mi sento di dissentire è l’arrivo del Numero 16, che funziona un po’ troppo come un deus ex machina; ma il risultato finale è comunque molto godibile.