Stamattina mi è arrivata una mail scritta in turco da Disqus, che mi segnalava che avevo chiesto un reset della password. La mail era genuina, ho subito fatto hover per vedere il link; solo che mi è arrivata a un account che non è quello che uso su Disqus. Ci ho pensato un po’ su, e alla fine ho capito l’arcano. Oltre all’account google, avevo anche un account “mau” che era collegato a quell’altra casella di posta. Evidentemente un turco più fuso di me era convinto che quello fosse il suo account e ha richiesto il reset della password. E in effetti l’account era stato bloccato per inattività e ho dovuto comunque resettare la password :-)
Archivi autore: .mau.
E allora le foibe?
Oggi è il 10 febbraio, il giorno istituito per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. E quindi la destra, come sempre su queste cose unita, chiede con forza che al festival di Sanremo si parli delle foibe, presumibilmente per equilibrare il monologo di martedì di Roberto Benigni sulla Costituzione.
Ancora una volta si nota l’incapacità della destra di tirare fuori qualcosa di originale, e dover sempre replicare ai presunti sgarbi e appropriazioni della sinistra, in questo caso appunto la Costituzione. (Poi bisogna dare loro atto che spesso riescono a fare meglio dell’esempio di partenza: ricordo ancora la Lista per l’abolizione dello Scorporo quando si votava con il Mattarellum.) D’altra parte, se ci pensate, la stessa Giornata del Ricordo nasce in contrapposizione alla Giornata della Memoria ed è rigorosamente di destra, tanto che non considera affatto della tragedia dei civili italiani assassinati dalle truppe nazifasciste. Tra l’altro, la Giornata del Ricordo più che le foibe vuole ricordare le persone che sono dovute scappare dalla Venezia Giulia, dall’Istria e dalla Dalmazia; se paradossalmente si limitasse a questo la troverei condivisibile. Ma evidentemente questo esodo non era considerato abbastanza anticomunista, e quindi ci hanno dovuto mettere le foibe. E allora?
Aggiornamento (12 febbraio) se ho capito bene, Amadeus ha commemorato la giornata del Ricordo, ma solo per la parte sugli sfollati. Mi avrà letto :)
Vi stavate preoccupando per Gianluca Comazzi?
La scorsa settimana mi preoccupavo perché ad Anna – la capofamiglia – non era ancora arrivata la letterina elettorale di Gianluca Comazzi. E invece, puntuale come un orologio lombardo, martedì c’era la sua lettera con due santini associati. Mi pregio far notare la carta azzurrina – Comazzi è un uomo d’onore, mica ha abbandonato Berlusconi – e il testo che è specificatamente legato alla zona dove abitiamo (almeno Anna e io, non so se lui vive ancora da queste parti). Non ho idea se ci sia una versione personalizzata per ogni zona: però posso assicurarvi che è la prima volta che mi segnala la «Creazione degli “STOP” agli incroci delle vie “Airolo – Sarzana – Taormina – Cufra – Fiuggi”», che garantisco essere stati presenti almeno dal 2009 quando siamo venuti a vivere in zona. Non ho dubbi che quegli stop siano stati richiesti da lui in passato, ma tirarli fuori adesso in un volantino IMBY (non è un refuso) per un’elezione regionale è abbastanza buffo. Se fossi in lui, tra i risultati ottenuti in questa legislatura avrei inserito il blocco delle nuove licenze di taxi a Milano: quella sì che è una cosa di cui essere orgoglioni!
Degoo e i tagli alle offerte
Un anno e mezzo fa, in un post in cui parlavo di spazi cloud gratuiti, vi avevo segnalato Degoo, che offriva 100 giga di backup per le immagini e permetteva di accrescere quasi a dismisura lo spazio guardando video sponsorizzati. Bene: l’altro giorno mi sono per caso collegato e ho visto che i giga erano solo 20, e i video sponsorizzati ti davano sì spazio ma solo per 28 giorni. (Questa è una cosa che ho anche visto su Terabox, ma in quel caso in realtà il vero collo di bottiglia è sulla quantità di dati che si possono caricare o scaricare ogni mese). Sono sicuro che non mi sia arrivata nessuna comunicazione del cambio unilaterale di termini d’uso, e direi che questo thread di Reddit lo conferma.
Io sono della scuola “mai fidarsi troppo di un servizio gratuito”, tanto che pago Google One. Non so nemmeno se e quali file avessi salvato (tanto ne ho altre copie altrove). Ho però disinstallato l’app senza nemmeno verificare cosa ci fosse ancora, perché d’accordo non fidarsi troppo ma ormai la fiducia è nulla. A loro non importerà nulla, a me sì.
Scale (im)mobili e orizzonte degli eventi
A novembre una delle due scale mobili in uscita dalla stazione Maciachini della metro gialla è stata chiusa per manutenzione. Un cartello indicava che doveva essere rinnovata (e vabbè), e che i lavori sarebbero terminati entro il 31 dicembre 2022. Un po’ prima di Natale il cartello era cambiato: il termine dei lavori era stato spostato al 31 gennaio 2023. La scala mobile è ancora ferma: indovinate che cosa dice adesso il cartello? Sbagliato. Non dice che i lavori termineranno entro il 28 febbraio 2023 – si sa, con un mese più corto ci potrebbe essere qualche problema… – ma entro il 15 marzo. Non so, ma mi sembra una presa per i fondelli. (No, i cartelli sono generici, non accennano a nuovi problemi trovati)
Lampioni riparati da A2A
Era una decina di giorni che vedevo un lampione stradale dalle parti di casa mia lampeggiare, ma ero troppo pigro per segnalarlo. Poi domenica sera ne ho visto un altro spento e così sono andato a cercare il sito per le segnalazioni e ho messo i due lampioni. Lunedì erano ancora malfunzionanti, martedi erano stati riparati e stamattina mi sono arrivate due mail da “Ticket-Remedy” che comunicavano la “risoluzione della segnalazione”. È vero che tre anni fa avevo avuto un’esperienza non delle migliori (ma non avevo il numero del lampione), ma direi che stavolta non posso lamentarmi.
Ah: le segnalazioni erano numerate 7480 e 7481 (con sette zeri davanti perché sono ottimisti :-) ). Non so da quanto sia partito questo sistema di ticketing, ma i numeri mi sa che siano davvero bassi il che è un peccato, perché io sono della scuola che i beni comuni dovrebbero essere davvero curati da tutti.
uno e bino
Mentre sabato scorso ero in giro per Roma con la famiglia, l’etere era pieno (vabbè…) della mia voce. Come avevo scritto, ero stato intervistato da Massimo Cerofolini per Eta Beta. Trovate qui (dal minuto 14’50”) il podcast con il mio intervento, e come bonus-malus chi va su Facebook può anche vedere il video completo.
Ma contemporaneamente è anche uscita (senza video :-) ) l’intervista che Fabio Quartieri mi ha fatto per il suo podcast Le Maschere del Carnevale Matematico. Trovate la puntata qui, stavolta dall’inizio. Mi spiace per Fabio che si aspettava una voce completamente diversa… (tra l’altro mi pare che la mia voce sia diversa da quella degli anni passati. Adesso ad ascoltarmi provo un po’ meno fastidio di un tempo)
Fenomenologia di Gianni Morandi
Gianni Morandi ti prende per il culo con tanta leggiadria che uno si chiede se ci è o ci fa. (È ovvio che ci fa, e per questo lo amo).
Per la cronaca, Eraldo Ciangherotti è costui.