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curiosità dell’anno 2023

“opzioni di fine vita”

Patagonia non è certo un negozio economico, ma ha sempre avuto un’attenzione particolare per i propri capi. Qualche anno fa si era rotta la cerniera del mio megamarsupio, l’ho portato in negozio e dopo qualche settimana il marsupio mi è tornato con una nuova cerniera. Il tutto gratuitamente (o se preferite, inserito nel costo dell’acquisto iniziale).

L’altra settimana prendendo la giacca a vento più pesante mi sono trovato il gancio della zip in mano. Guardando bene, la cerniera si era rotta. (Ok, io e le cerniere evidentemente non andiamo d’accordo). Mi sono preso un’altra giacca a vento Patagonia nell’armadio – confesso di averne tre, una nera, una rossa e una azzurra – e non appena ho potuto sono passato dal negozio di corso Garibaldi a portare il capo, scoprendo che dall’anno scorso hanno messo la sartoria in loco al posto dell’area bimbi. Consegno il capo, mi dicono che ci vorranno un paio di settimane – nessun problema, ovviamente – e mi danno il tagliando.

Il giorno dopo mi è arrivata una mail che comincia con «in occasione della tua visita presso il nostro negozio, hai fatto una cosa incredibile! La cosa migliore che possiamo fare per il pianeta è utilizzare più a lungo i capi che già abbiamo. Grazie per aver scelto di riparare il tuo capo.» (vabbè, una retorica che posso capire). Ma il punto 3 dice appunto «Se il tuo articolo non può essere riparato ma non vuoi dirgli addio, il nostro team ti illustrerà le opzioni di fine vita che hai a disposizione.» Non è leggermente esagerato?

La parabola del professor Amadori

Una quindicina di anni fa, con il duello elettorale Berlusconi-Prodi, a Radio Popolare veniva spessissimo intervistato “il professor Amadori”, politologo evidentemente affine al pensiero di sinistra (e divertente affabulatore, tra l’altro). Amadori, che non ha nulla a che fare con i polli che troviamo al supermercato, sosteneva che Prodi avrebbe vinto a man bassa: quando ciò non è successo, dopo una puntata in cui aveva più o meno detto “ho sbaglmmmf…”, non lo si è più sentito.

In questi giorni, dopo che è stato chiamato dal governo Meloni come consulente per il gruppo di studio sulle violenze di genere, ho scoperto che da vari anni è diventato un leghista di ferro, tanto che l’anno scorso ha scritto a quattro mani con l’attuale ministro dell’istruzione (e del merito…) Giuseppe Valditare il libro “È l’Italia che vogliamo”, con sottotitolo “Il manifesto della Lega per governare il paese”. Come cambia la gente.

La glabella

Cos’è la glabella? Secondo il dizionario Treccani è il punto di massima prominenza della parte inferiore dell’osso frontale (del cranio, se come me siete delle capre in anatomia). È una parola molto tecnica, tanto che si scrive allo stesso modo in inglese; l’etimologia ci dice che ha la stessa radice della parola “glabro”, perché in effetti essa corrisponde alla zona glabra fra i due archi sopracciliari. A questo punto mi chiedo se chi ha il monociglio ha comunque una glabella :-)

(Immagine di GDJ, da OpenClipArt)

ma che problemi ha Amazon?

A parte che ci hanno messo più di tre settimane da quando il libro è uscito a quando hanno deciso di spedirlo, com’è che si è fermato da giovedì in Germania? (E perché dalla Francia è passato in Germania?)

Aggiornamento: (31 ottobre) A quanto pare, come vedete qui sotto, venerdì era festa in Germania e il pacco è rimasto fermo. Poi con la mia solita fortuna è andato in consegna stamattina mentre eravamo più o meno isolati, e l’edicola dove l’avrei fatto consegnare chiude nel pomeriggio…

Ultimo aggiornamento: 2023-10-31 16:16

Fonometro?

All’inizio di ottobre su un palo della luce dalle parti di casa mia ho visto e fotografato questa apparecchiatura (poi mi sono dimenticato di scriverne, ma si sa che io sono parecchio fuso).
Così ad occhio parrebbe un fonometro per misurare il rumore ambientale: peccato che sia stato posizionato in uno dei posti più silenziosi della via, e quindi risulterà abbastanza inutile. Misteri.

La pinacoteca di Berlusconi

Sembra incredibile che in mezzo a due guerre Repubblica trovi il tempo di parlare della collezione di dipinti di Berlusconi, che è attaccata dai tarli. Ma ne parla anche la BBC, quindi dev’essere davvero una cosa importante.
Devo però dire una cosa: ho come il sospetto che Silvio si divertisse più ad acquistare i quadri che a guardarli: croste o non croste erano troppi per poter essere esposti da qualche parte, nonostante tutte le sue ville sparse per l’Italia. E non penso che potesse credere di trovare chissà cosa nelle televendite notturne…

Immagine da OpenClipArt: non penso sia nella collezione Berlusconi.

Chi conosceva i Nobel per la letteratura?

Il titolo dell'articolo del Post Fino a due giorni fa non avevo mai sentito parlare del vincitore del premio Nobel per la letteratura Jon Fosse. Poi ho letto l’articolo del Post che diceva che secondo i bookmaker era il grande favorito. (Per la cronaca, la BBC aveva puntato sul cavallo sbagliato).
Che morale si può trarre da tutto questo, oltre al fatto che io sia un perfetto ignorante della letteratura mondiale? Direi che è abbastanza chiaro che il Nobel per la letteratura sia un affare geopolitico (oltre naturalmente che avere alcuni nomi che sono nella lista nera: tra i morti Borges, Roth, Yehoshua sono i primi che mi vengono in mente), e quindi non è così difficile per gli esperti di scommesse andarci abbastanza vicino…

Ultimo aggiornamento: 2023-10-05 19:48

L’antimateria cade come la materia

elettrone e positrone A quanto pare, al Cern hanno assemblato degli atomi di antiidrogeno e li hanno fatti cadere (nel vuoto, per evitare di vederseli annichiliti), scoprendo che cascano verso il basso. I ricercatori (qui l’articolo originale) mettono le mani avanti, dicendo che non si è ancora certi che caschino con la stessa velocità degli atomi di idrogeno: ma sicuramente non vanno verso l’alto come se l’antimateria generasse antigravità. Spiace per gli appassionati di hard sci-fi.

Dovete sapere che io e la fisica non siamo mai andati d’accordo. All’università usavo il mio “senso fisico” come reverse benchmark: se pensavo che dovesse succedere una cosa, potevo assicurare con fiducia che la mia risposta era sbagliata. Però la storia dell’antimateria che generasse antigravità mi pareva strana: è vero che in fisica gli esempi di rottura di simmetria sono pochi, ma non trovavo ragioni perché cambiare carica elettrica (e presumibilmente interazioni forte e debole) avesse a che fare con la gravità. Ho chiesto allora lumi al mio amico Peppe Liberti, che mi ha inviato questo post dove viene spiegato con semplicità perché “tra i fisici teorici nessuno ha anche solo alzato un sopracciglio” (ok, nell’originale era “blinked”, ma permettetemi una traduzione molto libera). In pratica se non fosse così avremmo dovuto ripensare tutte le leggi fisiche a cui siamo abituati, perché le particelle come i fotoni che sono le antiparticelle di sé stesse la gravità la sentono eccome.

Il mio guaio è però un altro. Com’è che invecchiando comincio a imbroccarne qualcuna?

(Immagine di MikeRun, da Wikimedia Commons)

Ultimo aggiornamento: 2023-09-28 16:36