Archivi annuali: 2022

Compro libri, anche in grandi quantità (libro)

copertina Non c’è dubbio: Spadaccini scrive molto bene. Lo si vede già dall’introduzione. E non mi lamento nemmeno più di tanto dei pezzettini riempitivi alla fine dei capitoletti – che nascono di solito come articoli indipendenti pubblicati in rete; secondo me non era necessario dare una parvenza di continuità perché sarebbe bastato parlare di storie, ma quella è una sua scelta di per sé innocua. Quello che invece non mi è piaciuto è il tentativo di mischiare una parte più descrittiva – le storie sui libri e sulle persone – con una parte più narrativa che dal mio punto di vista è completamente avulsa, come l’estratto del suo romanzo mai portato a compimento. (Parlare del suo rapporto con i libri ha invece senso nel contesto). Insomma il risultato è stato qualcosa che non è né carne né pesce.

(Giovanni Spadaccini, Compro libri, anche in grandi quantità : Taccuino di un libraio d’occasione, UTET 2021, pag. 184, € 16, ISBN 9788851185497)

Ultimo aggiornamento: 2022-02-05 11:06

Cara Esselunga, perché rilettura *parziale*?

Dopo qualche volta in cui miracolosamente la rilettura della spesa non mi veniva chiesta, adesso a quanto pare sono tornato ad essere “cattivo”. Vabbè. C’è però una cosa che non ho per nulla capito.
Oggi prima di pranzo sono andato a prendere tre cose che mi mancavano, e mi è arrivata una richiesta di rilettura parziale. Il punto è che quando ho scritto tre cose intendevo proprio tre (per un totale di 4,66 euro, ma quello è irrilevante). Non potevano semplicemente fare una rilettura totale, che probabilmente era persino più veloce? (quella parziale non si fa in cassa). Niente, non riesco proprio a capire la logica di quel sistema.

Ultimo aggiornamento: 2022-02-04 19:32

I melomani all’attacco

Come si vede dalle statistiche di gennaio, il post di gran lunga più acceduto è stato quello sulla scomparsa delle informazioni sui brani trasmessi dall’ex canale V della filodiffusione, ora Rai Radio 3 Classica. Non che le cose siano cambiate nel mese e mezzo da quando l’ho scritto: la nuova app Rai continua a non mostrarli, e le uniche possibilità sono leggerli giorno per giorno su Facebook oppure fare come me e scrivere a radioclassica@rai.it per farseli mandare ogni settimana.

Quello che non si può vedere è che io ho anche ricevuto vari messaggi di gente che si lamenta – non con me ma con la Rai – di questo taglio. Tenete conto che a parte i miei ventun lettori abituali, che comunque commentano direttamente sul blog, è rarissimo che io riceva un messaggio: è vero che c’è il tab “Scrivimi!”, ma non è così visibile. Mi sa che il fatto che queste persone mi scrivano comunque è perché sono uno dei pochi che ha commentato la notizia e con cui ci si può sfogare: storicamente i melomani sono pochi, ma molto agguerriti :-) (ricordo le lettere di fuoco pubblicate sul Radiocorriere quando ero bimbo…)

La tristezza in tutto questo è che è abbastanza ovvio che la Rai non ritornerà sui suoi passi, visto il disinteresse dei media; il tutto per una cosa che è vero che non portava profitti, ma non le costava nulla.

Ultimo aggiornamento: 2022-11-07 13:02

Grazie per le informazioni che non mi dai

Google, io capisco che tu mi voglia tanto bene da avvisarmi che «È stata rilevata la compromissione di una o più password salvate nel tuo Account Google». (non puoi sapere che quella è una password che non serve a nulla). Ma a questo punto non mi dici «da parte di un sito o un’app che utilizzi» ma mi dici anche quale sito. (Sicuramente c’è stato canva, ma quello lo sapevo già da solo visto lo spam che mi arriva). Altrimenti sei omertoso.

statistiche del sito per gennaio 2022

Se guardiamo gli ultimi mesi, si vedrebbe anche una leggera risalita: peccato che rispetto a gennaio 2021 manchi più del 20% di accessi. Più precisamente, i visitatori unici sono stati 14491, le visite sono 31960; le pagine accedute sono state 97632 con 195539 hit. I giorni sotto le 1000 visite sono stati sette: il minimo è 872, ma era Capodanno… La top 5:

  1. Rai Radio 3 Classica e la morte dei palinsesti dettagliati: 1489 visite
  2. Mala tempora currunt: 300 visite
  3. E le mascherine?: 261 visite
  4. Quizzino della domenica: ordinatevi!: 258 visite
  5. Postini e arrotondamenti: 256 visite

“filtro nitidezza”?

Secondo me, le battute sulle “mascherine disegnate” nella foto sulla riunione della Lega non hanno per nulla centrato il bersaglio. Se appena uno volesse fotoscioppare le mascherine che non c’erano, avrebbe fatto un lavoro molto migliore.

La vera domanda è “a che cacchio serve un filtro nitidezza in una foto di gruppo dove tanto tutti sono a distanza?”

Ultimo aggiornamento: 2022-02-02 10:03

siete pronti per la rivolta popolare?

Se non ho letto male il testo dell’ultimo DPCM, da stamattina occorrerà un green pass, ancorché di base, per entrare in una libreria – ma tanto non ci entra quasi nessuno…, in un’edicola, ma soprattutto in tabaccheria. I casi sono due: o arriva la rivoluzione o vedremo tabaccai uscire dal negozio per vendere le stecche ai tabagisti novax, quelli insomma che vogliono sapere cosa si prendono…

Povero Sergio

No, cara BBC. Il ruolo del Presidente della Repubblica non è “soprattutto cerimoniale”, come hai scritto. (Ma non ti sei nemmeno accorta che la maggioranza dei due terzi vale solo per le prime tre votazioni). È come se ti dicessi che Elisabetta II ha un ruolo solamente cerimoniale. E non è nemmeno una cosa recente: sessant’anni fa se ad Antonio Segni non fosse venuto un cricco ci saremmo rischiati un golpe interno.

Mi dispiace davvero per Mattarella. Ho visto il suo “discorso” di accettazione: era incazzato nero (e lo capisco). Ma abbiamo un parlamento pieno di gente che ha paura di non arrivare a settembre e quindi alla pensione da onorevole, e che stava votandolo nonostante le direttive di partito, tanto che alla fine si rischiava davvero che venisse eletto per sbaglio… E i leader di partito? Eccoli, in ordine alfabetico.

Berlusconi: quelli che lo avevano convinto che sarebbe potuto diventare presidente dovrebbero essere arrestati per circonvenzione d’incapace. Per sua fortuna ha avuto un momento di lucidità e si è tolto dalla mischia prima delle votazioni.

Conte: non pervenuto. Nulla di diverso da quanto ci si potesse aspettare. Il suo unico risultato è stato quello di ringalluzzire Di Maio (Di. Maio. Capite? quello che nel 2018 voleva l’impeachment di Mattarella)

Letta: ha imparato da Zingaretti la strategia dell’opossum, che anche questa volta è stata vincente. Se ci pensate, è più o meno l’equivalente della battuta quando il sergente chiede alle reclute che i volontari facciano un passo avanti, tutti gli altri fanno un passo indietro e chi sta fermo si trova “volontario”…

Meloni: le possiamo dare un “più” per la coerenza. Vedremo se essere orgogliosamente e da sola a destra le farà guadagnare consensi.

Salvini: è riuscito a bruciare non so quanti nomi – non che fossero chissà che: ci pensate a Casellati col suo telefonino in mano negli incontri di Stato?. Oggi pomeriggio è riuscito a dire che il nome scelto era quello di Casini, poi che Conte e Letta gli avevano proposto Belloni e hanno fatto un improvviso voltafaccia (se Letta fosse stato così furbo, dovrei rivalutarlo eccome!), e poi si è intestata la scelta di Mattarella, che evidentemente per lui è un esponente del centrodestra viste tutte le sue dichiarazioni in questi giorni. Fossi un suo amico gli suggerirei qualche settimana di riposo assoluto, per vedere se riprende a ragionare.

Ok. Presidente, come dicevo sono contento per noi italiani ma mi dispiace per lei.