Lo dico subito: non è il tipo di libro per me: il voto non altissimo dipende da questo, perché il libro di per sé è fatto molto bene. Io sono un tipo molto impressionabile, e leggere tutti i modi in cui si può morire, e soprattutto cosa succede mentre si muore in quei modo, spesso era davvero troppo. Se però non avete lo stomaco debole questo libro è davvero una miniera di informazioni su tante cose. La vita di Shakespeare, per quel poco che ne conosciamo; la vita in Inghilterra e soprattutto a Londra a cavallo del XVII secolo, con le epidemie di peste che sconquassavano la vita cittadina; ma principalmente come funzionava il mondo delle compagnie teatrali e come si potevano mettere “in scena” tutti questi tipi di omicidio (non lo si faceva: dopo le ultime battute l’attore usciva di scena e il pubblico sapeva per convenzione cosa succedeva). Harkup mi pare davvero infatuata di Shakespeare, dandogli molti più crediti sulla conoscenza della fisiologia umana di quanti egli probabilmente avesse, anche tenuto conto che suo genero era un medico; ma a parte questo, il suo lavoro di ricerca è davvero completo. La traduzione di Davide Fassio è scorrevole.
(Kathryn Harkup, La morte secondo Shakespeare : Veleni, coltellate e cuori infranti [Death by Shakespeare], Codice 2021 [2020], pag. 310, € 26, ISBN 9788875789473, trad. Davide Fassio)
Voto: 3/5
Ultimo aggiornamento: 2023-05-06 22:07