Archivi annuali: 2022

HIGH TEMP ALERT

37 gradi È la prima volta dal 2018, quando ho cominciato a ricevere i messaggi degli amici del Centro Meteorologico Lombardo, che la temperatura nella stazione più vicina a casa mia tocca i 37 gradi. Sono andato ad aggiungere un avviso per i 38, non si sa mai.

Ultimo aggiornamento: 2022-07-25 21:43

Appello per cognome

In questo video si sente Matteo Salvini tuonare contro il fatto che nelle scuole elementari (e in una media!) gli appelli si facciano per cognome e non per nome (Non mi è chiaro cosa significhi “sul registro”, ma sorvoliamo), “perché magari a sette anni qualche bambino si sente fluido”.

Ora io non so che scuole abbia fatto il leader della Lega. Ma io ricordo perfettamente l’appello delle medie: “Campione, Cavacini, Cavallo, Cerrato, Codogno…” dove ovviamente gli insegnanti usavano i cognomi. (Quello delle elementari non me lo ricordo, ma era comunque per cognome) L’unico caso in cui venivano aggiunti i nomi è stato il liceo, ma solo per distinguere i due Spina. Quello che mi chiedo è se lui pensi che i suoi elettori non si ricordino di quando andavano a scuola e si faceva l’appello…

(Ma a parte questo, a me preoccupa di più il suo messaggio subliminale con tutti gli italianissimi nomi di battesimo che ha snocciolato)

Ultimo aggiornamento: 2022-07-25 11:22

viva Joycare!

Avevo un vecchissimo misuratore di pressione Joycare che Anna aveva comprato quando era incinta (quindi parliamo di 13 anni fa). Ho provato a usarlo, ma mi dava dati completamente sballati, e ho pensato che non lo mettessi correttamente. L’altro giorno ho scritto alla Joycare chiedendo se per caso avevano ancora il pdf del manuale: tempo un’ora me l’hanno spedito. Complimenti per l’assistenza al cliente!

The Dawn of Everything (libro)

copertinaQuesto libro ha avuto un grande clamore mediatico, e non semplicemente perché David Graeber è morto poco dopo la sua pubblicazione. In effetti il testo – scritto da un antropologo e un archeologo – ribalta completamente quanto tutti noi crediamo di sapere sullo sviluppo della civiltà: che cioè le bande di cacciatori-raccoglitori hanno cominciato ad addomesticare piante e animali, siano diventati stanziali e con il surplus di risorse alimentari a disposizione hanno fatto nascere la “civiltà”, intesa nel senso di avere qualcuno – re, sacerdoti e se volete filosofi – che potevano permettersi di non lavorare, perché c’era chi produceva i beni per loro. A quanto pare, invece, i ritrovamenti archeologici degli ultimi cinquant’anni mostrano che tutto questo è falso: molte popolazioni sono andate avanti e indietro tra i due modelli di vita, o addirittura sceglievano l’uno o l’altro a seconda della stagione; inoltre l’attrazione del tipo di vita stanziale non c’è mai stata, e popoli dei due tipi convivevano tranquillamente nella stessa zona. Graeber e Wengrow ritengono che la narrazione attuale nasca dai tempi di Hobbes e Voltaire, spiegando a lungo le loro ragioni.
Ecco: il problema del libro per me è proprio quell'”a lungo”. Non sono le decine di pagine di note che mi spaventano, ma la quantità enorme di testo, dove gli stessi temi sono ripetuti quasi alla nausea (ripeto, questo vale per me. Altri potranno apprezzare questa loro ridondanza). Diciamo che cento pagine in meno avrebbero fatto bene.

(David Graeber e David Wengrow, The Dawn of Everything : A New History of Humanity, Farrar 2021, pag. 704, € 14,99, ISBN 9780241402450)
Voto: 3/5

Luca Serianni

Nella mia libreria ci sono parecchie Garzantine. Ma l’unica che apro (anche relativamente spesso) è una sola: Italiano. Per me è la Bibbia: qualunque dubbio di grammatica avessi, andavo immediatamente a controllarlo sul Serianni.
La morte del grande linguista, investito mentre attraversava la strada, è una perdita per me incalcolabile. Nonostante io sia tendenzialmente un prescrittivista, e per esempio multerei tutti quelli che scrivono “qual è” con l’apostrofo, sotto sotto so bene che la lingua non funziona così: e lo so proprio grazie a Serianni, che ha unito il rigore grammaticale a un approccio descrittivista che si spingeva a cercare la causa che aveva portato a un certo costrutto. Soprattutto Serianni sapeva raccontare le cose senza tenere lontano la gente come fanno molti baroni. Ora sarà più difficile mantenere la nostra lingua in buona salute.

ciao ciao governo?

Una cosa è abbastanza chiara. Mario Draghi non vuole essere contraddetto: si deve fare come dice lui. Dire che entro la pausa estiva deve essere approvata la riforma delle concessioni dei taxi è un atto di guerra.
Quello che però non c’è è un’opposizione con il coraggio delle proprie azioni. Non c’è nulla di male a non votare la fiducia perché non si vuole l’uomo forte, anche se sentire dire una cosa del genere dalla destra italiana pare strano: ma in effetti se non è il tuo uomo forte la cosa ha senso. Però fa davvero ridere che non si voti contro ma si esca dall’aula (al Senato l’astensione sarebbe voto contrario), e soprattutto lo si faccia con la scusa che la mozione da approvare arriva da uno – il Pierferdi – eletto con la sinistra. La mozione in questione diceva infatti «Il Senato, udite le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri, le approva». Cosa ci sia di sinistra non lo vedo proprio…

Vabbè, andiamo a votare, prendiamoci Giorgina come PresConsMin e – chissà – Silvio come PresRep. Non penserete mica che Mattarella resti al Quirinale con un nuovo Parlamento?

Com’è difficile riciclare!

Vi sarete sicuramete accorti che ormai nelle confezioni non basta dire dove riciclare i vari pezzi ma anche di cosa sono fatti, con sigle più o meno comprensibili. Bene. Però c’è ancora qualche problema. Avete presente i laccetti per chiudere i sacchetti di plastica? ce ne sono di due tipi: quelli lunghi e stretti, e quelli più corti, larghi e rigidi. Io ho sempre buttato i laccetti nell’indifferenziato, pensando che non è così facile dividere la plastica esterna dal metallo interno. Però l’altra settimana nella confezione di pane morbido c’era scritto che il laccetto corto doveva essere messo nella plastica. Bene, dico io, comincerò a buttare quei laccetti nella plastica. Peccato che nella confezione di un altro produttore che sto usando adesso c’è scritto che il laccetto va nell’indifferenziata. Potete mettervi d’accordo?

Aggiornamento: Ecco le etichette incriminate. Come vedete, il materiale del laccetto è esattamente lo stesso: la sigla è C/FE92.

etichetta Moratoetichetta stagnati

Ultimo aggiornamento: 2022-07-20 08:24