Archivio mensile:Marzo 2021

Wikipedia farà pagare le aziende che la sfruttano?

In questi giorni si è parlato molto del progetto di Wikipedia “per farsi pagare dai Big Tech”: potete per esempio leggere HDBlog oppure (in inglese) Wired. Ho sentito anche alcuni wikipediani che si sono lamentati perché in questo modo Wikipedia introduce una differenza tra utenti di serie A e di serie B. Io personalmente non sono così negativo su questa novità, anche se ho dei dubbi sulla sua utilità pratica. Provo a spiegarvi il perché.

Innanzitutto, forse conviene partire dalle fonti originali: qui c’è la presentazione ufficiale del progetto sul blog della Wikimedia Foundation, mentre queste sono le FAQ, quasi tutte tradotte in italiano al momento in cui sto scrivendo questo post. Vi ricordo innanzitutto che la licenza d’uso di Wikipedia permette il riuso del materiale anche a scopi commerciali, e quindi non si può forzare nessuno a fare nulla. A questo punto l’unico modello possibile è quello di fornire un servizio freemium. Vuoi qualcosa più comodo? Paghi. Ecco dunque l’idea alla base di Wikimedia Enterprise: i pochi grandi player che hanno bisogno di tanti dati possono decidere di pagare per averli in modo più rapidamente usabile. Se non riterranno che il gioco valga la candela, continueranno a fare come ora: immagino che l’idea della Wikimedia Foundation sia che ci sarà una pressione esterna (“guardate XXX! Con tutti i soldi che guadagna non vuole nemmeno spendere du’ spicci per l’accesso Enterprise a Wikipedia!”). La cosa ha senso: nessuno ci perde, visto che le informazioni saranno sempre disponibili e a noi comuni mortali i metodi attuali per ottenerle da Wikipedia sono sufficienti. Fin qui per le buone notizie.

E le notizie cattive? La prima l’ho accennata all’inizio. La comunità dei wikipediani non è per nulla convinta di questa svolta. Un paio di anni fa la Wikimedia Foundation chiese al movimento quali dovevano essere le priorità per Wikipedia nel prossimo decennio; la creazione di queste API rimase in fondo alla classifica. Perché allora è stata implementata praticamente per prima? Ufficialmente perché era l’unica proposta la cui preparazione dipendeva solo dalla WMF. È possibile che sia successo effettivamente questo, ma da un punto di vista politico non mi pare una grande idea. La seconda è che la manutenzione di questo nuovo sistema potrebbe distogliere risorse dal miglioramento di altre caratteristiche tecniche di Wikipedia che sarebbero più comode per chi le voci le crea e mantiene in ordine. Questo non dovrebbe capitare, di per sé: ma cosa succederà se ci si accorgesse che certe scelte implementative rendono più complicato gestire Wikipedia Enterprise?

Ad ogni modo, nel breve termine noi utenti non vedremo nulla di diverso dal solito: inutile insomma fasciarsi subito la testa!

Procedura informatica – livello pro

Una battuta sempreverde sugli informatici dice che qualunque cosa non funzioni il primo passo che ti fanno fare è spegnere e riaccendere il dispositivo. Ieri pomeriggio l’applicazione HP Assistant del mio pc di lavoro mi segnala che deve essere ribustrappato. Terminato il webinar infinito, faccio partire la procedura: vedo che viene caricata una nuova versione del BIOS e di un’altra utility mai sentita prima. Il pc riparte, guardo ancora un po’ di cose e poi esco per recuperare i ragazzi dalla palestra. Ritorno, e il pc è spento. Schiaccio il pulsante di accensione: nulla. Stacco tutto, riprovo: niente di niente. Prendo un altro vecchio pc (smadonnando perché non ha prese HDMI o USB 3 né tanto meno Thunderbolt), faccio due cose e aspetto di poter chiamare l’assistenza HP.

Stamattina telefono, mi passano Stepan che risponde dalla Serbia (in un italiano perfetto) e apre il ticket, e poi mi dice “Aspetti, facciamo ancora una prova. Stacchi il PC e tenga premuto per trenta secondi il tasto di accensione”. Obbedisco. “Bene: ora lo ricolleghi alla corrente e lo accenda”. Lo faccio, e il PC riparte come nulla fosse; nel senso che non ho nemmeno dovuto fare login, c’erano ancora tutte le finestre aperte da ieri. A questo punto gli chiedo cosa potesse essere successo, e Stepan mi spiega che il tenere premuto così a lungo il pulsante di accensione permette di scaricare tutta l’elettricità immagazzinata nei condensatori e riportare il PC a uno stato “pulito” da cui può riprendere a funzionare. Sarà: la mia conoscenza della fisica è come sempre nebulosa. Però posso dire di avere imparato la tecnica pro per correggere i malfunzionamenti dei pc!

Ultimo aggiornamento: 2021-03-18 09:38

Una storia americana (ebook)

Instant book probabilmente tratto pesantemente dal suo podcast – leggendolo mi pareva di sentire la sua voce… – questo libro (Francesco Costa, Una storia americana : Joe Biden, Kamala Harris e una nazione da ricostruire , Mondadori 2020, pag. 191, € 9,99 (cartaceo € 17), ISBN 9788835707240) si concentra molto più su Biden che su Harris. È chiaro da come scrive che Costa è innamorato di Biden, scendendo quasi sull’agiografico. Il secondo tema sottotraccia è quello della divisione della nazione americana, che Costa fa risalire ai primi anni della carriera politica di Biden; anche l’attuale presidente potrebbe avere avuto qualche parte quando era a capo della commissione Giustizia del Senato e fece impallinare la nomina di Robert Bork a giudice della Corte Suprema. Il testo è generalmente molto scorrevole, anche se avrebbe avuto bisogno di una rilettura per eliminare alcuni doppioni probabilmente dovuti alla nascita “orale” del testo.

Occorrerebbe un vaccino contro l’innumeracy

Non credo sia una consolazione sapere che la sospensione delle vaccinazioni con AstraZeneca non sia avvenuta solo in Italia ma anche in mezza Europa, a partire da Francia e Germania. Il tutto mentre EMA, che dovrebbe essere l’organismo che si occupa dei temi medici, si limita a scrivere comunicati e aspetta giovedì prima di riunirsi, probabilmente per la balzana idea di far credere che non c’è nulla da preoccuparsi.

Ma c’è da preoccuparsi? Se guardiamo i numeri, no. Sia BBC che Financial Times fanno notare che il numero di casi avversi è intorno a 40 rispetto a 17 milioni di inoculazioni, molto meno di quanto ci si potrebbe aspettare statisticamente in una popolazione di pari numerosità. Il “molto meno” non significa molto, perché probabilmente molti casi non sono rilevati. (Ah, non è un caso che io non abbia citato giornali italiani). È però vero che in Germania, riporta Marco Cattaneo, ci sono stati 7 casi di trombosi associata a un numero basso di piastrine: in questo caso l’incidenza (6 casi sul milione) sarebbe il doppio di quanto previsto, e quindi può avere senso verificare se è solo una fluttuazione statistica o c’è qualcosa di più serio. (Ma è anche vero che negli USA si sono verificati casi simili con Moderna e Biontech, e i loro dati sono nella media dei casi che ci si potrebbe aspettare).

È giusto e doveroso fare verifiche. È un po’ meno giusto bloccare a priorio con numeri cosi bassi, che come dicevo potrebbero essere semplici fluttuazioni statistiche. È molto meno giusto che a bloccare non siano state le autorità farmacologiche ma i singoli governi, quando non addirittura i magistrati. Capisco che già il calcolo delle probabilità non è una cosa che ci viene naturale, e la statistica è ancora peggio, ma pensate a quello che succederebbe se – visti i casi di incidenti stradali – si decidesse di imporre un limite di velocità di 30 km/h su tutte le vie cittadine… Il tutto tralasciando la solita disinformazione, che punta sui titoloni a nove colonne anziché cercare di spiegare oggettivamente quello che potrebbe succedere. Ma questa è una lotta che ormai abbiamo perso da anni.

Ultimo aggiornamento: 2021-03-16 12:27

corse esponenziali

«correre un chilometraggio giornaliero con incremento esponenziale»??Edoardo Leotta mi segnala questo articolo. (Io non l’avrei mai trovato, posso camminare abbastanza a lungo ma non corro per più di cinquanta metri di fila).

Come potete leggere nel catenaccio dell’articolo, l’esploratore gallese Sean Conway – immagino nessuna parentela con il defunto matematico John – ha deciso di fare una sfida a sé stesso. Cito dal sito:

Ecco perché Sean Conway ha deciso di aprire l’anno nuovo con una sfida che lo ha portato a correre un chilometraggio giornaliero con incremento esponenziale. Il primo giorno di gennaio 1 km, il secondo 2 km, il terzo 3 km e così via, fino ad arrivare a 31 km nell’ultimo giorno del mese.

(poi oltre a correre faceva tante altre cose, ma usciamo fuori dal seminato.) Come potete vedere, l’incremento è stato lineare, non esponenziale, nonostante tutti i grassetti inseriti. D’altra parte, pensavo che dopo un anno di pandemia fosse chiaro che la crescita esponenziale cresce tanto (stavolta il grassetto è mio). Per dire, anche aumentando ogni giorno solo del 20% la distanza percorsa e partendo da 1 km, alla fine del mese bisognerebbe correre per 237 km e rotti… Niente, non ce la fanno proprio.

Quizzino della domenica: nascondere l’età

Mirella, la moglie del mio amico Aldo, non è certo anziana, anzi: è nata dopo la caduta del Muro di Berlino. Però ha già la civetteria di non voler dire la sua età. Esattamente un anno fa, il 14 marzo 2020, un comune amico le ha chiesto quanti anni avesse nel primo meeting Zoom dopo il lockdown. Lei ha risposto “Oh, ho solo un anno! Io festeggio il mio compleanno solo quando cade nel giorno giusto della settimana, e finora è capitato una sola volta…” In che giorno è nata Mirella?


14 marzo

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p505.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Hugo Steinhaus, One Hundred Problems in Elementary Mathematics, n. 53; immagine da freesvg.org)


Numeri (libro)

copertina La didattica della matematica è un tema piuttosto importante, come ben sa chiunque abbia dei figli alle prese con lo studio della materia. Il problema è che non è affatto semplice trovare un modo per mantenere desta l’attenzione di una ventina di ragazzi su temi che a loro interessano poco o nulla. Questo libro (Bruno D’Amore e Paolo Oliva, Numeri : Teoria, storia, curiosità, giochi e didattica nel mondo dei numeri, Franco Angeli 1994, pag. 336, ISBN 9788820488253) ha ormai un quarto di secolo ed è fuori catalogo, ma direi che l’approccio seguito è ancora attuale. Il tema, cioè i numeri, viene declinato secondo cinque strade diverse: Teoria, Storia, Approfondimento, Curiosità e giochi, Didattica. La cosa interessante è che i vari sottotemi si mischiano tra loro, in modo da non annoiare mai il lettore. Credo che per gli insegnanti sarebbe ancora una risorsa preziosa.