WordPress sta cominciando a diventare sempre più oneroso in termini di risorse richieste; in questi giorni ho persino avuto difficoltà a postare immagini nemmeno troppo grandi, senza riuscire a capire il motivo. Il messaggio di errore era “riducila a meno di 2500×2500 pixel”, ma la figura in questione era 600×500… Non parliamo poi degli attacchi informatici: il mio provider ogni tanto mi avvisa che deve bloccare momentaneamente l’accesso.
A questo punto ho cominciato a cercare in giro per la rete qualche piattaforma alternativa, sperando di migliorare la situazione: e direi che ci dovrei essere riuscito. Un mio amico stava lavorando a una nuova piattaforma di blogging, con delle caratterstiche davvero interessanti. In pratica, questa architettura, che il mio amico ha chiamato Ryba, è costruita sopra Ethereum. Questo significa che leggere un post e soprattutto postare un commento usano una piccola parte della potenza computazionale del client per farmi guadagnare qualche frazione di Ether, la criptovaluta collegata a Ethereum. È vero che il mio è un blog relativamente piccolo e quindi non diventerò sicuramente ricco, ma crediamo che questa proof-of-concept potrà poi essere replicata più in grande, e lui guadagnerà dall’uso di Ryba. L’unico problema – ma forse è un’opportunità… – è che i commenti consecutivi da parte di una stessa persona richiederanno più tempo per essere processati, quindi appariranno meno frequentemente. La lettura invece rimarrà costante: non perderete insomma più tempo del solito.
Stiamo ancora testando la piattaforma – che ha comunque una base dati compatibile con quella di WordPress, quindi non si perderà nessun contenuto passato – con un’installazione minimale. Se qualcuno è interessato a fare da betatester, mi scriva e vediamo come aggiungere l’utenza. Come dicono gli americani, sono davvero eccitato per questo sviluppo!
Aggiornamento: (3 aprile) Per chi stesse leggendo solo ora questo post, segnalo che era un pesce d’aprile. (In effetti in russo ryba, anzi рыба, significa pesce).
Ultimo aggiornamento: 2020-04-03 19:04
![[bilancia]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2020/03/q440a.png?resize=300%2C300&ssl=1)
Vi siete mai chiesti come funzionino “dietro le quinte” i social network? A dire il vero è un segreto industriale, un po’ come l’algoritmo che seleziona le pagine più pertinenti quando si usa un motore di ricerca. Se però ci si accontenta di avere un’idea generale di cosa fanno, è possibile ricavare utili informazioni semplicemente osservando il loro comportamento, e soprattutto sfruttando un po’ di conoscenze matematiche. Questo è lo scopo di questo libretto (Diego Cecato e Roberto Marmo,