Archivi annuali: 2020

“completo”

Stamattina, mentre andavo a prendere i gemelli a scuola, ho visto un filobus della 91 che al posto dell’indicazione del capolinea aveva scritto “COMPLETO” sulla veletta. Non ero vicino, quindi non sono riuscito a capire se effettivamente aveva troppa gente e quindi non caricava nessuno…

Ultimo aggiornamento: 2020-10-12 14:41

Quizzino della domenica: due sconfitte e sei fuori

Grandi novità al Circolo Backgammon “Pierre and Blaise”. Il classico torneo annuale a eliminazione diretta è stato modificato, dopo che molti giocatori si sono lamentati perché non era giusto che la sorte nel lancio dei dadi fosse così importante. Così quest’anno bisognerà perdere due partite per essere eliminati. (Ricordo che nel backgammon non è possibile il pareggio.) Il torneo si svolgerà sempre facendo incontrare contemporaneamente tutti i giocatori non eliminati, accoppiandoli a caso: se il numero fosse dispari, un giocatore salterà il turno. Il torneo si allungherà, visto che dopo il primo turno nessun giocatore può essere eliminato, ma non di troppo. Gli iscritti sono 33: sapete dire qual è il numero minimo e quello massimo di partite che dovranno essere giocate?



(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p478.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Gifted Mathematics; immagine di Danny Allen, da FreeSVG.)


A History of π (ebook)

[copertina] Il pi greco è un numero sfuggente ancorché ubiquo. Sono tanti i libri che parlano di esso; però in questo caso (Petr Beckmann, A History of π , Golem Press 2014 [1971], pag. 203, € 7,75, ISBN 9781466887169) devo dire che ci troviamo davanti a uno stranissimo miscuglio. Il testo è pieno di formule e derivazioni matematiche, quindi parrebbe più adatto per un matematico; ma Beckmann mette subito le cose in chiaro, e afferma che «Poiché non sono né uno storico né un matematico, mi sento del tutto qualificato per scrivere questo racconto». E in effetti il testo è inframmezzato di commenti per nulla sfumati contro tutto quello che non gli piace, dagli antichi romani ai cristiani, dai nazisti ai comunisti sovietici (Beckmann è di origine ceca, la sua famiglia emigrò in Gran Bretagna per sfuggire ai nazisti, rientrarono in patria dopo la guerra ma nel 1963 Beckmann defezionò verso gli USA). Questo può rendere meno indigesta la lettura a chi non mastica matematica e vuole solo avere un’idea della storia dietro il numero. La prima edizione del libro è del 1971 (anche se la versione in ebook è del 2014), pertanto non ci sono gli ultimi risultati ottenuti dai computer; ma tanto Beckmann li considerava di poco interesse, visto che sono solo conti… Chissà se però avrebbe apprezzato l’algoritmo che calcola una specifica cifra decimale di π senza ricavare prima le altre!

buon compleanno, John :-)

Ottant’anni fa nasceva John Winston Lennon (poi John Ono Lennon). Il fatto che sia morto a quarant’anni – e nemmeno di overdose – l’ha sicuramente fatto diventare un mito praticamente intoccabile. Pensate alla fatica che deve fare il suo sodale Paul McCartney per non essere dimenticato…

Non so cosa John avrebbe potuto fare in questi decenni, né come musica né per il resto. Non so nemmeno se si sarebbe davvero riconciliato – musicalmente parlando – con gli altri Beatles: probabilmente no, e quindi non avremmo nemmeno avuto l’Anthology. Però penso che ci saremmo divertiti molto di più :-(

non aspettano nemmeno che si asciughi la vernice

Martedì all’ora di pranzo, come ho raccontato nei commenti qui, sono passato a parlare (al citofono…) con la segreteria della scuola dei gemelli. Visto che poi dovevo andarli a prendere e le due scuole non sono vicinissime, ho preso un BikeMi e sono passato in via Fatebenefratelli, dove stavano disegnando una pista ciclabile (non una “corsia”, ma una di quelle con la striscia gialla); direi insomma quella della cerchia dei Navigli. Gli operai avevano iniziato in mattinata, penso, tanto che si sentiva ancora l’odore della vernice fresca; ma un paio di furgoni erano già a bloccare la corsia nei duecento metri tra piazza Cavour e via dei Giardini. (Poi nel tratto dopo corso di Porta Nuoba c’erano i cartelli di divieto provvisorio di sosta, i coni per indicare la parte che sarebbe stata verniciata e tutte le auto parcheggiate al di qua dei coni, ma non so quale fosse stato l’ordine delle operazioni).

Detto tra noi, non sono sicuro che quel tratto di ciclabile sia così necessario, almeno per le rare volte in cui ci sono passato io. Forse sarebbe stato meglio allargare la preferenziale in Moscova e far passare le bici di là, almeno in direzione antioraria. Ma se si decide di farlo, allora deve anche essere gestito, altrimenti si incazzano tutti, da chi si vede tolto il parcheggio sotto casa a chi tanto non riesce a pedalare. Certo che questa è una battaglia persa in partenza: pensate che davanti alla questura ci sono i panettoni per non far parcheggiare… e le auto se ne stanno a fianco dei panettoni.

Ultimo aggiornamento: 2020-10-08 10:42

Perché il Covid vuole bene ai politici?

E così Donald Trump “è guarito” dal coronavirus, anche se c’è chi non è così convinto. Ovviamente la prima cosa che ha fatto è stato togliersi platealmente la mascherina, il che mi fa immaginare che lui sia convinto che la mascherina serva per non rimanere contagiati, non per ridurre la probabilità di contagiare gli altri. Ma non ho voglia di parlare di Trump, stavolta.

Una cosa che in molti si chiedono è come mai i politici, da Boris Johnson a Bolsonaro, da Berlusconi a Trump, sembrano cavarsela molto bene con il covid, a differenza della gente comune. Certo, loro hanno a disposizione strutture mediche di primissimo ordine; ma come mi ha fatto notare il mio amico ed ex capo Franco Guadagni c’è qualcos’altro sotto. No, nessun complottismo; più banalmente, tutti costoro sono controllati giorno per giorno. Con una malattia per cui il rischio maggiore è quello di aspettare troppo prima di curarsi, quando la situazione è ormai compromessa, poter attivare subito le cure è fondamentale. Come vedete, i vantaggi dell’essere potenti sono maggiori di quanto sembra! Ma c’è comunque chi non si fida: Putin preferisce andare sul sicuro

Ultimo aggiornamento: 2020-10-07 09:16

disorganizzazione scolastica

La scuola media dove sono andati i gemelli (che dicono essere una delle migliori di Milano) è in orario provvisorio. La settimana scorsa si è passati ad avere 25 ore sulle 30 teoriche: vabbè, meglio che le 12 ore e mezzo delle prime settimane. Certo che se avessero avvisato un po’ prima del giovedì sera precedente alle 21:20 sarebbe stato meglio, ma va bene così.

Facciamo questa settimana, con i gemelli che in teoria uscirebbero sfalsati di dieci minuti ma in pratica si appalesano insieme. Ieri mattina controllo che abbiano i libri per la giornata, li scodello, me ne torno a casa a lavorare, e ritorno a scuola per le 13. Bene: scopro che continuano ad avere un orario ridotto a cinque ore – e per fortuna, altrimenti me ne sarei rimasto un’ora a far nulla – ma l’orario è cambiato; quindi il pacco di libri portato era assolutamente inutile.

Ma c’è il registro elettronico, diranno quelli di voi ventun lettori che hanno figli a scuola. Cerrrrto che c’è un registro elettronico. Lo compulso ogni giorno, e continua a essere desolatamente vuoto. Niente orario, niente segnalazioni di didattica, niente indicazioni di compiti. Niente di niente. Io non ho alcuna idea di come sapere qualcosa. Per dire, a inizio settembre ci hanno mandato gli account di GSuite, e quello di Jacopo era errato: solo jacopo@ anziché jacopo.codogno@. Evidentemente dopo un po’ se ne sono accorti, l’hanno cancellato e hanno creato quello corretto. Peccato che non mi abbiano mandato una comunicazione per settare la password, e la mia richiesta alla segreteria non ha avuto risposta. Ah sì, nella circolare c’era scritto

«Se la password definitiva (scelta da ogni utente) dovesse essere in futuro smarrita si potrà richiederne il recupero attraverso la stessa procedura di accesso selezionando “Password dimenticata?” e seguendo le indicazioni, senza scrivere alla Scuola, ma operando in autonomia.»

ma cliccare lì ritorna semplicemente “contatta l’amministratore di dominio”… Non venitemi a dire che siamo in situazione di emergenza. I professori che stanno facendo lezione possono anche compilare il registro elettronico. Se scrivi (ad aprile) dieci pagine di circolare sull’uso di GSuite puoi anche specificare l’email dell’amministratore. E comunque una risposta precotta non si dovrebbe negare a nessuno.

Ultimo aggiornamento: 2020-10-06 09:04

Lega Calcio vs ASL Napoli 2

Io non seguo il calcio. Fino a febbraio mi informavo il lunedì mattina dei risultati della domenica, per sapere chi dei colleghi sbertucciare alla macchinetta del caffè; ormai non ho più nemmeno quella soddisfazione. Ma i riflessi pavloviani di Vittorio Bertola non appena capiti qualcosa in favore della Juventus mi hanno fatto sapere che la partita di ieri contro il Napoli non è stata giocata, perché l’ASL napoletana ha vietato la trasferta alla squadra partenopea, che aveva un certo numero di giocatori positivi al coronavirus.

Quello che ho capito dalla storia è che i tifosi sono pronti a tirare fuori le ipotesi più complottistiche possibili – uno ha scritto che il Napoli ha chiesto apposta all’ASL di bloccare loro la trasferta, perché altrimenti avrebbe dovuto giocare senza due giocatori chiave. Ho anche capito che la Juventus dovrebbe cambiare il social media manager, perché scrivere sabato “Juventus Football Club comunica che la Prima Squadra scenderà in campo per la gara Juventus – Napoli domani alle 20.45, come previsto dal calendario della Lega di Serie A.” significa gettare benzina sul fuoco, dato che si sarebbe potuto tranquillamente dire “ci atterremo alle deliberazioni della Lega Calcio” (oppure della FGCI, non chiedetemi queste minuzie).

Quello che invece non ho capito è perché il calcio segua regole tutte sue per quanto riguarda il comportamento durante una pandemia. Non può essere semplicemente per i soldi che girano. Mi scoccia fare il complottista, ma vedo una puzza di panem et circenses…