Perché il Covid vuole bene ai politici?

E così Donald Trump “è guarito” dal coronavirus, anche se c’è chi non è così convinto. Ovviamente la prima cosa che ha fatto è stato togliersi platealmente la mascherina, il che mi fa immaginare che lui sia convinto che la mascherina serva per non rimanere contagiati, non per ridurre la probabilità di contagiare gli altri. Ma non ho voglia di parlare di Trump, stavolta.

Una cosa che in molti si chiedono è come mai i politici, da Boris Johnson a Bolsonaro, da Berlusconi a Trump, sembrano cavarsela molto bene con il covid, a differenza della gente comune. Certo, loro hanno a disposizione strutture mediche di primissimo ordine; ma come mi ha fatto notare il mio amico ed ex capo Franco Guadagni c’è qualcos’altro sotto. No, nessun complottismo; più banalmente, tutti costoro sono controllati giorno per giorno. Con una malattia per cui il rischio maggiore è quello di aspettare troppo prima di curarsi, quando la situazione è ormai compromessa, poter attivare subito le cure è fondamentale. Come vedete, i vantaggi dell’essere potenti sono maggiori di quanto sembra! Ma c’è comunque chi non si fida: Putin preferisce andare sul sicuro

Ultimo aggiornamento: 2020-10-07 09:16

9 pensieri su “Perché il Covid vuole bene ai politici?

  1. mestessoit

    Putin, Putuin sembra una maschera di carnevale :-).
    Cmq da uno che viene dal KGB non mi aspetto nulla di diverso, anche in tempi normali!

  2. Bubbo Bubboni

    A me non pare che i politici malati se la cavino bene, nessuno pare aver trovato come avere un netto vantaggio rispetto ai guai che già avevano.
    Lo stesso vecchio armaiolo malato non è più certo della rielezione di quanto non lo fosse da “sano”, mentre molti altri tipi di disastri personali possono facilmente convertirsi in voti. Potrebbe essere un effetto nefasto della strategia di minimizzazione che tutti usano o hanno usato per le prime centinaia di morti, ma non ne sono certo.
    Però per il momento il vantaggio politico (e di altro tipo) maggiore è andato tutto a quelli che sono rimasti sani.

  3. ruphus

    mah, considerato che le ultime stime dell’OMS parlano di una letalità dello 0,13%, direi che sto virus non è particolarmente cattivo né per i politici né per la gente comune….

    1. .mau. Autore articolo

      Lo 0,13% degli italiani sono circa 80000 persone. Con 36000 morti ufficiali avremmo che il 45% della popolazione è stato infettato dal coronavirus. Forse c’è qualcosa di errato.

      1. ruphus

        interessante osservazione. prova a girarla all’OMS che magari provano a rifare i calcoli.
        battute a parte immagino si riferissero a livello mondiale.

        1. Sandrobt

          O magari partiamo col chiedere a te dove tu abbia preso quella letalità dello 0,13%.

  4. Sandrobt

    Beh, Boris Johnson tanto bene non se l’è passata.
    Comunque se non sbaglio per gli 80enni si parlava di una mortalità dell’ordine del 10% e sostanzialmente più bassa per gli under-70. Anche volendo accumunare Trump agli 80enni, direi che è tutt’altro che sorprendente che nessuno di questi ci abbia lasciato le penne (anche senza considerare l’attenzione medica nei loro confronti decisamente superiori alla media).

    1. devan

      Il 10% di letalità tra gli anziani (e l’1-2% sul totale della popolazione) si riferisce alla popolazione degli “infetti”; immagino che sia significativamente più alta tra quelli che, oltre a essere infetti, accusano sintomi: forse la qualità delle cure incide). A naso, invece lo 0,13% parrebbe insensato: i morti (accertati) nel mondo sono circa un milione, quindi molto meno dello 0,13% della popolazione mondiale, mentre il numero di infettati viaggia verso i 40 milioni (e quindi i decessi rispetto al numero di casi sono molto più dello 0,13%). Magari è una stima del numero reale di morti rispetto all’intera popolazione mondiale, tenendo conto che il numero di morti “reale” è certamente (molto) superiore a quello dei morti “accertati”. Oppure è il tasso di letalità della normale influenza.

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