Il pi greco è un numero sfuggente ancorché ubiquo. Sono tanti i libri che parlano di esso; però in questo caso (Petr Beckmann, A History of π , Golem Press 2014 [1971], pag. 203, € 7,75, ISBN 9781466887169) devo dire che ci troviamo davanti a uno stranissimo miscuglio. Il testo è pieno di formule e derivazioni matematiche, quindi parrebbe più adatto per un matematico; ma Beckmann mette subito le cose in chiaro, e afferma che «Poiché non sono né uno storico né un matematico, mi sento del tutto qualificato per scrivere questo racconto». E in effetti il testo è inframmezzato di commenti per nulla sfumati contro tutto quello che non gli piace, dagli antichi romani ai cristiani, dai nazisti ai comunisti sovietici (Beckmann è di origine ceca, la sua famiglia emigrò in Gran Bretagna per sfuggire ai nazisti, rientrarono in patria dopo la guerra ma nel 1963 Beckmann defezionò verso gli USA). Questo può rendere meno indigesta la lettura a chi non mastica matematica e vuole solo avere un’idea della storia dietro il numero. La prima edizione del libro è del 1971 (anche se la versione in ebook è del 2014), pertanto non ci sono gli ultimi risultati ottenuti dai computer; ma tanto Beckmann li considerava di poco interesse, visto che sono solo conti… Chissà se però avrebbe apprezzato l’algoritmo che calcola una specifica cifra decimale di π senza ricavare prima le altre!
Mi hai incuriosito.
Qualche informazione su quell’algoritmo, o qualche riferimento ? :)
Anche se suppongo ci sia poco da capire per i non matematici … :|
al volo: la formula BBP.
Grazie !