Archivi annuali: 2018

Educazione civica: non pervenuta

Sempre l’altro giorno su Facebook, Vittorio Bertola aveva scritto un post spiegando che non è che prima si fa il governo, poi si cerca l’accordo e infine si prende l’incarico, ma l’accordo è la prima cosa e il governo l’ultima. Un puntacazzista come me non ha potuto fare a meno di aggiungere che il Presidente della Repubblica ha anche la possibilità di dare un incarico esplorativo, cosa che immagino farà vista la situazione di stallo; e mi chiedevo quanto tempo si possa andare avanti con un governo (Gentiloni) che in fin dei conti non è stato sfiduciato né è formalmente dimissionario, quindi è nei suoi pieni poteri.
Subito uno – di nuovo, non faccio nomi: non sono importanti – ribatte:

Nel momento in cui le camere vengono sciolte, non esiste più neanche la fiducia accordata al governo. Il governo gentiloni è attualmente in carica solo per le attività di ordinaria amministrazione. Così è previsto dalla costituzione.

al che io subito rispondo “in quale articolo?” Un altro a sua volta risponde

60, 61? La Camera resta in carica (per atti di ordinaria…) fino a che ….

e io ribatto che quegli articoli parlano di Camere (potere legislativo) che sono diverse dal governo (potere esecutivo). Per la cronaca, nessuno ha più continuato a commentare.

Quando andavo a scuola io non si studiava storia ma “storia ed educazione civica”, che non spiegava come comportarsi in pubblico ma forniva queste nozioni fondamentali, come appunto la separazione dei tre poteri. Evidentemente, non solo nessuno impara più queste cose, ma quello che è peggio è che ritiene di saperle perfettamente. Prima di lamentarci dei risultati elettorali, cominciamo a lamentarci dell’ignoranza totale della res politica.

vandalismi d’annata

Vittorio Bertola mi ha appena scritto chiedendomi se era normale che nella voce di Wikipedia Fiducia parlamentare tra i governi che non hanno ottenuto la fiducia ci fossero i Prodi I e Prodi II. Ovviamente non lo era, e ho provveduto a ripristinare una versione corretta della voce: fin qui nulla di strano.

Poi sono andato a verificare quando era stata inserita quella bufala, e ho scoperto che era lì “solo” dal 18 luglio 2015. Per la cronaca, in questi due anni e mezzo ci sono state una decina di modifiche per la maggior parte di bot (quindi automatiche, per esempio per strutturare meglio i collegamenti ad altre voci) oltre alla sostituzione di un collegamento per indicare l’articolo rilevante della Costituzione e una correzione ortografica. Ma quello che è peggio è che nell’ultimo anno la voce ha avuto due picchi di lettura sopra la media delle 50-70 visite al giorno che è rumore di fondo: tra il 10 e il 13 ottobre ci sono state quasi cinquemila visite e questa settimana stiamo di nuovo risalendo oltre le 1000 al giorno. La voce non è così grande, quindi la tabella salta subito agli occhi: una qualunque persona dotata di un minimo di cervello capisce che c’è qualcosa di strano in un governo che ha governato senza fiducia per un paio abbondante d’anni. (Per la cronaca, sulle prime mi sono stupito dei 122 giorni del governo Andreotti I; poi mi sono ricordato che il 1972 è stato l’anno in cui per la prima volta abbiamo avuto elezioni anticipate per i due rami del parlamento, proprio perché non c’era più una maggioranza, e il divo Giulio era appunto arrivato alle elezioni con un governo senza fiducia).

Il problema è doppio. Da una parte siete tutti abituati a immaginare Wikipedia magari faziosa ma che viene automaticamente corretta non appena qualcuno si diverte a rovinarla: in genere è vero, ma a noi pochi wikipediani che facciamo da spazzini dell’enciclopedia ogni tanto qualcosa sfugge, non siamo dei cyborg. Ma oltre a questo temo che stia sempre più prendendo piede un uso acritico non solo di Wikipedia (l’alternativa, che spero non sia la vera causa, è un’ignoranza abissale di tutti i lettori), dove quasi nessuno si prende la briga di cercare di comprendere quello che sta leggendo e applicare un sia pur minimo controllo di realtà. In un mondo perfetto qualcuno dei lettori di quella voce l’avrebbe aggiustata; ma anche se non lo si sa o si vuole fare e non si conosce nessun wikipediano si può fare una ricerca google “segnalazione errori wikipedia” o qualcosa del genere e scoprire come lasciare un avviso che qualcuno controllerà un po’ prima di due anni e mezzo. Io sono davvero preoccupato per questa sindrome “non è un mio problema”…

Ultimo aggiornamento: 2018-03-07 14:30

Previsioni politiche

Il presidente del Senato sarà pentastellato e quello della Camera leghista. E verranno eletti non dico al primo giro, ma non appena basterà la maggioranza assoluta.
(Questo non significa che si avrà necessariamente un governo giallo-verde, anche se è l’ipotesi più probabile magari con un po’ di stampelle nere; sono due cose distinte)

Ultimo aggiornamento: 2018-03-07 09:13

Salvini e l’euro

Qualche giorno fa su Facebook ho avuto una discussione con una persona (il suo nome non è importante) che alla mia affermazione “Salvini non è più così contrario all’euro” ha risposto “Come no? Borghi e Bagnai continuano ad essere i punti di riferimento del partito in merito.” Alla mia richiesta di un documento ufficiale della Lega mi ha mandato il link a questo pdf, “pagina 9 e 10”.

Il pdf in questione ha 74 pagine, quindi è ben dettagliato: le prime pagine hanno l’executive summary (parole al vento), ma il resto è ciccia. In quelle due pagine leggo

REVISIONE DEI TRATTATI EUROPEI
Ritorno quantomeno allo status pre-Maastricht, ovvero a una forma di libera e pacifica cooperazione tra Stati di natura prettamente economica; è indispensabile una profonda correzione del funzionamento del mercato interno, tesa a: debellare i fenomeni di dumping interno all’Unione; abolire le norme aliene alle diverse tradizioni giuridiche degli Stati membri; arrestare l’eccesso di omologazione, che uccide le biodiversità e favorisce unicamente le produzioni su scala multinazionale.

Recupero delle seguenti sovranità:
a) sovranità monetaria ed economica
• Competenza esclusiva sulla politica commerciale.

Notate che nel campo “sovranità monetaria ed economica” l’unico punto è quello che ho scritto. A pagina 71, quando parla dei Minibot, trovo poi scritto «Non si tratta di una moneta parallela perché i trattati europei impediscono la stampa di banconote diverse da quelle in Euro e avere due monete diverse con differenti tassi di cambio in circolazione contemporanea sarebbe disastroso, perché i redditi rischierebbero di essere nella moneta di minor valore mentre i debiti resterebbero in Euro.» che per quanto mi riguarda è un’ammissione che dall’euro non si esce.

Premesso: cosa vorrebbe fare Salvini è una sua scelta, e qui non entro nel merito. Però non sono proprio riuscito a trovare alcun riferimento ufficiale – lasciate perdere gli slogan gridati davanti alla tv – sull’uscita dall’euro. Voi ne sapete qualcosa in più?

La sberla lombarda

Sempre parlando di sondaggisti, vogliamo chiederci com’è possibile che i 6-8 punti di vantaggio di Fontana rispetto a Gori nelle elezioni lombarde siano alla fine diventati venti?
Una cosa che probabilmente spiega anche gli errori nelle proiezioni nazionali è che Gori di per sé era in vantaggio nella sua Bergamo (il che significa che in fin dei conti non deve stare lavorando male) e a Milano; se gli intervistati arrivano dai capoluoghi, insomma, i valori sono sballati. Anche +Europa deve essere stata sopravvalutata per questa ragione.
Ma c’è un altro punto che non mi pare sia stato considerato. Se togliamo appunto Milano e Bergamo, che fanno un 20% buono della popolazione lombarda, quello di Fontana è stato un plebiscito vero e proprio. Considerato che almeno dal mio fortino pareva un candidato piuttosto debole se non nelle provincie lacustri – Maroni aveva tutt’altro appeal – o io mi sbagliavo a considerarlo oppure la provincia è ormai completamente leghista, cosa che nemmeno trent’anni fa.

insomma, questi sondaggisti?

Io ho sempre più il sospetto che i sondaggisti si copino l’un l’altro, aggiustando giusto un po’ i risultati per fare più felice il committente.
Diciamo che il quasi democristiano 32,7% del M5S poteva essere ancora intuito dai dati mostrati in queste settimane, così come la dêbacle del PD, anche se magari al 20% e non al 18,7%; lo stesso il risultato di LeU che supera a fatica la soglia del 3% e +Europa sotto tale soglia (ma questo era voluto, i patti erano di portare voti alla coalizione e non prenderseli). Ma tutti i sondaggi, ufficiali e clandestini fino a che sono stati permessi, davano Forza Italia davanti alla Lega di pochi o tanti punti, mentre invece è successo il contrario. Ecco, questo travaso tra due partiti coalizzati non era proprio aspettato; a questo punto dovrebbe essere chiaro che la legge solo italiana che vieta di divulgare i sondaggi (perché tanto si possono fare) nei quindici giorni precedenti al voto è inutile, perché tanto i numeri che escono sono farlocchi e questo lo sanno ormai tutti. Fateci almeno divertire un po’.

Che succederà ora? Boh. Ovviamente Salvini vorrebbe fare un governo con il centrodestra, per l’ottima ragione che il PresConsMin sarebbe lui; peccato che i numeri non ci siano. Di Maio vorrebbe fare il governo lui, anzi l’ha già fatto: perccato che i numeri non ci siano. Logica politica vorrebbe un’alleanza giallo-verde, visto che i due partiti sono sin troppo vicini nei temi caldi della campagna elettorale come l’antieuropeismo e la cacciata dei migranti; fa specie vedere che più di metà degli italiani che si sono degnati di votare hanno fatto queste scelte. Ma figuriamoci se Salvini farà il numero due. La coalizione di centrodestra potrebbe attirare un po’ di pentastellati, a partire da quelli che hanno spergiurato che si dimetteranno: è possibile (che vengano attirati, non che si dimettano) ma non lo credo affatto. Resta il PD, che sarà chiamato ad essere responsabile. Il mio personale giudizio è che se questo capitasse allora più che responsabile esso sarà un utile idiota; e in questo caso i suoi voti si dimezzeranno ancora alle prossime elezioni. La cosa migliore che possa fare è opposizione seria, unita a un ritorno tra la gente e fuori da Facebook dove tanto risulta sempre perdente. Scommettiamo che non lo farà?

Statistiche del sito per febbraio 2018

Lo so, a voi interessa sapere che ne penso dei risultati delle elezioni (o meglio, non vi interessa nulla di nulla), ma quello lo farò con calma. Intanto cuccatevi questi dati.

Febbraio ha quasi il 10% dei giorni in meno rispetto a gennaio; è vero che la prima settimana di gennaio è un po’ fiacca, ma un calo di qualche punto percentuale nei visitatori unici e nelle pagine ci sta. Però il calo è molto maggiore del previsto: i visitatori diversi sono stati 24.102, le visite 44.902 e le pagine 83.470. Stranamente il numero di accessi è invece aumentato (269.642 contro 260.490): probabilmente ho scritto qualche post per cui i miei 21 lettori volevano vedere se qualcuno commentava.

Nella top 5 di questo mese ovviamente ci troviamo la quaresima: ma i ritardi postali e le spiagge libere facebookare resistono.

  1. Centro Operativo Postale: 1079 visite
  2. Difendere le spiagge libere: 861 visite
  3. Navigatore elettorale: 557 visite
  4. Quanti giorni ha la Quaresima?: 527 visite
  5. Fortunato chi parla arabo: 457 visite

Le due pagine “long hit” hanno avuto rispettivamente 1241 (accordi) e 534 (radici quadrate) hit.

Quizzino della domenica: Paintball

Gino e Pino decidono di fare una partita a paintball e si accordano di sparare alternativamente finché uno di loro non viene colpito. Gino, che riesce a colpire Pino il 40% delle volte, sarà il primo a sparare. Se entrambi i giocatori hanno la stessa probabilità di vincere il duello, qual è la probabilità che Pino riesca a colpire Gino?

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p303.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Varsity Math; immagine di dashell, da OpenClipArt.)