Sempre l’altro giorno su Facebook, Vittorio Bertola aveva scritto un post spiegando che non è che prima si fa il governo, poi si cerca l’accordo e infine si prende l’incarico, ma l’accordo è la prima cosa e il governo l’ultima. Un puntacazzista come me non ha potuto fare a meno di aggiungere che il Presidente della Repubblica ha anche la possibilità di dare un incarico esplorativo, cosa che immagino farà vista la situazione di stallo; e mi chiedevo quanto tempo si possa andare avanti con un governo (Gentiloni) che in fin dei conti non è stato sfiduciato né è formalmente dimissionario, quindi è nei suoi pieni poteri.
Subito uno – di nuovo, non faccio nomi: non sono importanti – ribatte:
Nel momento in cui le camere vengono sciolte, non esiste più neanche la fiducia accordata al governo. Il governo gentiloni è attualmente in carica solo per le attività di ordinaria amministrazione. Così è previsto dalla costituzione.
al che io subito rispondo “in quale articolo?” Un altro a sua volta risponde
60, 61? La Camera resta in carica (per atti di ordinaria…) fino a che ….
e io ribatto che quegli articoli parlano di Camere (potere legislativo) che sono diverse dal governo (potere esecutivo). Per la cronaca, nessuno ha più continuato a commentare.
Quando andavo a scuola io non si studiava storia ma “storia ed educazione civica”, che non spiegava come comportarsi in pubblico ma forniva queste nozioni fondamentali, come appunto la separazione dei tre poteri. Evidentemente, non solo nessuno impara più queste cose, ma quello che è peggio è che ritiene di saperle perfettamente. Prima di lamentarci dei risultati elettorali, cominciamo a lamentarci dell’ignoranza totale della res politica.