Archivi annuali: 2018

Quizzino della domenica: o moto o ciclista

In una bella giornata di sole, un ciclista comincia a fare una lunga salita alla velocità costante di 18 Km/h. Un minuto dopo la sua partenza, comincia un rally motociclistico. Le moto partono ogni minuto, percorrono la stessa strada del ciclista alla stessa velocità e a una velocità uguale per tutte. Il ciclista arriva in cima assieme a una moto, e immediatamente scende per la strada da cui è salito, a velocità doppia rispetto alla salita (36 Km/h, insomma), arrivando al punto di partenza proprio mentre l’ultimo motociclista parte. Curiosamente, il numero di motociclisti da cui il ciclista è stato raggiunto in salita è uguale al numero di motociclisti che ha incrociato in discesa (compreso l’ultimo). Qual è la velocità dei motociclisti?


(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p307.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Mind Your Decisions; immagine da OpenClipArt)

Ultimo aggiornamento: 2018-04-17 07:17

_Il grande gioco dei numeri_ (libro)

In questo libro (Federico Peiretti, Il grande gioco dei numeri : Enigmi e rompicapi per divertirsi con la matematica, Longanesi 2013, pag. 221, € 14,90, ISBN 9788830437494, link Amazon) Federico Peiretti sceglie di fare un discorso più frammentato – cosa dal mio punto di vista positiva – per raccontare di problemi vari basati sulla matematica. I problemi però non sono la parte principale del libro, perché Peiretti racconta anche il contesto storico e culturale dietro ad essi, come anche l’interesse dei grandi matematici verso la matematica ricreativa. Il bello sono appunto i racconti narrati da Peiretti, che sono propedeutici alla risoluzione dei problemi: non nel senso che ti spiegano come trovare la soluzione, ma perché ti spiegano come nascono. Credo che questo sia il modo migliore per far capire come la matematica sia qualcosa di vicino a noi, non una torre d’avorio.

il sito BUTAC sequestrato

Non so se conoscete il sito butac.it di Michelangelo Coltelli, dove il nome “Butac” è un acronimo di “bufale un tanto al chilo”. Insomma è un posto dove puoi avere un po’ di informazioni in più su quello che leggete in giro per il web e altrove. Non è il mio favorito, è una questione di stile, ma è comunque un posto che è sempre utile controllare.
Beh, non in questo momento, visto che il sito è stato posto sotto sequestro. Secondo Paolo Attivissimo, tutto dipende da una querela per diffamazione per un articolo del 2015 dal nome “loncologo-olistico-e-lautoguarigione”. Un PM brindisino ha deciso di non chiedere di far togliere l’articolo in attesa del giudizio, ma di sigillare tutto il sito.
Immagino che sia stata fatta anche la stessa richiesta ad archive.org, dove mentre sto scrivendo l’articolo è presente: per ovvie ragioni non posso mettere il link. Come capita sempre più spesso, i tribunali servono più a chi vuole far tacere qualcuno che a decidere chi ha ragione nel merito o nel metodo.

Ultimo aggiornamento: 2018-04-06 14:55

Che succederà in Telecom?

Ogni giorno esce fuori qualcosa di nuovo nella telenovela Telecom (o Tim, se preferite). Cassa Depositi e Prestiti ha annunciato di volere acquistare il 5% delle azioni, evidentemente perché è certa che ci sarà la separazione tra rete di accesso e resto dell’azienda e vuole avere un piede dentro. Oggi Vivendi ha presentato la sua lista di candidati per l’assemblea del 4 maggio (ma ci sarà?), rimettendo la maggior parte di quelli che si sono dimessi per far saltare l’assemblea del 24 aprile (che però magari ci sarà lo stesso, visto che i sindaci hanno puntato il piedino). Nel mezzo io e altri 35.000 – chi finirebbe nella parte di accesso è un po’ più tranquillo – facciamo i vasi di coccio.

Lasciando perdere i casi personali, il problema praticamente ventennale… è che in Telecom non esiste un piano industriale. L’unico tentativo era stato quello di convergenza fisso-mobile proposto da Tronchetti Provera dopo aver fatto cedere gli immobili a Pirelli RE. Il piano ai tempi era perfettamente sensato: peccato che per farlo, invece che fondere Telecom e Tim e quindi formare un’azienda relativamente sana, MTP abbia scelto di comprare Tim facendo fare ulteriori debiti a Telecom (e ottenendo una bella plusvalenza personale, ça va sans dire). Vivendi afferma di avere un piano, ma io confesso di non essere ancora riuscito a capirlo: e soprattutto, rispetto ai precedenti soci di maggioranza relativa, ritiene di poter fare il bello e il cattivo tempo sulle scelte aziendali, cosa che ha fatto improvvisamente svegliare lo stato italiano che prima se ne stava a far finta di niente se non addirittura a remare contro (citofonare Renzi).

Che succederà ora, come scrivevo nel titolo? Boh, non chiedetelo certo a me…

Ultimo aggiornamento: 2020-01-09 21:49

spam dell’altro mondo


Sì, mi arriverebbe un po’ fredda, ma la consegna è gratuita anche per me?
(notate che questo spam mi è arrivato alla casella press di Wikimedia Italia, quindi un .it. Tanto che gliene importa di fare un filtraggio?)

Ultimo aggiornamento: 2020-01-09 21:49

Statistiche del sito per marzo 2018

A marzo ho scritto probabilmente più post rispetto a febbraio, e i risultati si vedono nelle statistiche: il numero di visitatori unici è ancora sceso rispetto a febbraio, attestandosi a 23.489, ma le visite sono cresciute a 46.136 (occhei, meno del 10% in più relativo alla diversa lunghezza) e le pagine visitate hanno superato per la prima volta nell’anno le centomila, per la precisione 100.849. Anche gli accessi, 276.172, sono il massimo per l’anno in corso.

La top 5 di marzo vede uno scambio tra i primi due post; anche il terzo era “vecchio”, ma le elezioni e la vittoria di Gianluca Comazzi ha contribuito a tenerlo a galla. Degno di nota che i due post successivi hanno avuto rispettivamente 499 e 495 visite. Se si sommano le visite non dirette ma via feed (e che in genere prendono dai cinque agli otto hit ciascuna) sarebbero anche loro oltre la magica soglia di 500.

  1. Difendere le spiagge libere: 871 visite
  2. Centro Operativo Postale: 746 visite
  3. La carriera di Gianluca Comazzi: 637 visite
  4. Orologi geopolitici: 517 visite
  5. Biglietti del bus a Torino: si sono bevuti il cervello?: 509 visite

La pagina sugli accordi ha avuto 914 hit.
Interessante notare come i post meno visti siano le recensioni di libri. È vero che di solito escono di sabato quando c’è meno gente che perde tempo sul mio blog, ma direi che è chiaro che non vi interessano (ma tanto continuerò a metterle :-) )

Ultimo aggiornamento: 2024-02-07 15:26

La “ciclabile” del cavalcavia Bussa e le balle del Comune

Vi ho già parlato a lungo (l’ultima volta in questo post) della famosa pista ciclabile del cavalcavia Bussa, che finiva nel nulla. A ottobre – guardate qui la storia e qui la prima realizzazione è stata costruita una «pista provvisoria […] costituita da un’unica corsia dedicata sia alle biciclette che ai pedoni». Certo, certo.
Come potete vedere, non paghi di avere messo uno sbarramento che secondo me rende impossibile il passaggio a disabili e carrozzine (gli altri pedoni avevano già le scale dai due lati della rampa, cosa che a quanto pare è più ignota del Terzo Segreto di Fatima) ora è stato messo un bel cartello che sentenzia che quella rampa è solo e unicamente per i pedoni.

Sicuramente quella strada è stata messa in sicurezza per le bici: ora è assolutamente impossibile scendere contromano (lo spazio della carreggiata è ora troppo stretto). Non che a me la cosa cambi, visto che faccio quel percorso solo in senso inverso; ma mi sento un po’ preso per i fondelli.