La “ciclabile” del cavalcavia Bussa e le balle del Comune

Vi ho già parlato a lungo (l’ultima volta in questo post) della famosa pista ciclabile del cavalcavia Bussa, che finiva nel nulla. A ottobre – guardate qui la storia e qui la prima realizzazione è stata costruita una «pista provvisoria […] costituita da un’unica corsia dedicata sia alle biciclette che ai pedoni». Certo, certo.
Come potete vedere, non paghi di avere messo uno sbarramento che secondo me rende impossibile il passaggio a disabili e carrozzine (gli altri pedoni avevano già le scale dai due lati della rampa, cosa che a quanto pare è più ignota del Terzo Segreto di Fatima) ora è stato messo un bel cartello che sentenzia che quella rampa è solo e unicamente per i pedoni.

Sicuramente quella strada è stata messa in sicurezza per le bici: ora è assolutamente impossibile scendere contromano (lo spazio della carreggiata è ora troppo stretto). Non che a me la cosa cambi, visto che faccio quel percorso solo in senso inverso; ma mi sento un po’ preso per i fondelli.