_La favola di Natale_ (libro)

[copertina]Giovannino Guareschi deve essere stato un rompipalle di prima categoria, e credo che su questo siano d’accordo in molti. Però una cosa è certa: sapeva scrivere maledettamente bene. Questa favola (Giovannino Guareschi, La favola di Natale, Interlinea 2000, pag. 89, € 9,30, ISBN 9788882122478) la scrisse e interpretò in un campo di prigionia tedesco per ufficiali italiani: sicuramente meno tragico di un lager, ma non certo una vacanza in trasferta. Beh, potete dire che io sono un mollaccione dentro, ma a leggerla a me sono venuti più volte i lucciconi. Non so se è per la scrittura semplice ma non banale, oppure perché è chiaro che in mezzo ci ha messo la sua fede – che probabilmente è stata quella che gli ha permesso di sopravvivere nonostante tutto – però la si legge in un amen, e non si sta neppure a pensarci su troppo, tipo quando c’è l’incontro tra i tre Magi e i tre Nanerottoli crucchi, coi primi che dicono “Che Dio sia con voi” e gli altri che rispondono “C’è già”, o lo sbeffeggiamento di chi non è cattivo ma è rimasto ignavo per quieto vivere o chissà cosa. È Natale, una favola è pur sempre una favola, no?

quante liste!

Siete pronti a srotolare la prossima scheda elettorale? Tutti stanno creandosi il loro partitino, cercando qualche sottile modifica alla legge elettorale per potersi presentare alle prossime elezioni politiche. Ai tempi della DC c’erano i famosi partitini da prefisso telefonico, nel senso di 0 virgola qualcosa percento; ma allora il proporzionale praticamente puro permetteva di fare eleggere un paio di persone anche con lo 0,5% dei voti. Adesso lo sbarramento è posto al 2%, ammesso che ci si presenti all’interno di una coalizione; non dovrebbe essere poi così facile arrivarci, insomma. E allora perché tutti questi partitini?
Semplice. Se si raggiunge l’1% dei voti non si verrà eletti in parlamento, ma si avranno comunque i rimborsi elettorali, il che è sempre una bella cosa.
Che dire? Semplice. Abbassiamo pure il numero di firme necessarie per presentarsi alle elezioni, ma al contempo alziamo la soglia sotto alla quale non si danno i rimborsi elettorali. Se qualcuno è così sicuro di fare il botto, potrà tranquillamente presentarsi, no?

dell’inutilità dei blocchi

Avete presente l’ordinanza di urgenza che bloccò il sito avaxhome.ws? Ne parlai qualche settimana fa.
Bene: il mercato italiano deve essere abbastanza importante per quelli di avaxhome, visto che da un po’ di tempo (non saprei dirvi quanto) hanno attivato il dominio avaxhome.bz, con indirizzi DNS diversi e quindi raggiungibile anche dalla rete Telecom.
Ora glielo spiegate voi al giudice che ha approvato il sequestro di urgenza?

Come volevasi dimostrare?

Grazie a Peppe, ho visto il comunicato stampa del MIUR sugli esiti del Concorsone. A parte pensare che tutto il giro è per 11.542 posti e c’erano state 327.798 domande (ma si sono presentati “solo” in 264.423, con 88.610 che hanno passato i test: insomma solo uno su 8 ce la farà), fa un po’ specie notare come le regioni “più brave” siano Toscana, Piemonte, Lombardia e Liguria, mentre i bocciati sono maggiori in Calabria, Molise e Basilicata. Considerando che nelle regioni del sud spesso si hanno i voti di laurea più alti, immagino che qualcuno potrà trarne la logica conclusione: i quiz della prima prova del concorsone non sono in grado di misurare le capacità intellettive dei candidati.
(è anche interessante notare come Sicilia, Campania e Calabria siano le regioni con la maggior parte di partecipanti al concorso, mentre le meno interessate sono Friuli e Liguria)

l’importanza di Faccialibro

Io ho un blog storico, questo (beh, non posso scartare l’ipotesi che qualcuno copi parola per parola questo post in un suo blog, visto che capita: in quel caso, l’affermazione iniziale è falsa). Ho anche una pagina Facebook: per amor di precisione, ho una pagina personale e una fan page, che contiene fondamentalmente i link ai miei post qui sul blog. Perché c’è la fan page? Perché molta gente sta in seduta stabile su Facebook, e quindi voglio dare loro una chance in più.
Ieri ho postato una notiziola sul Concorsone: notiziola che deve aver toccato qualche nervo scoperto a giudicare dalla quantità di commenti, sia sul sito che su Friendfeed. Stamattina mi è saltato l’occhio sulla pagina Facebook con quella notiziola, e ho notato che era stata vista da 38 persone. Per curiosità ho guardato le statistiche del sito, visto che stranamente erano su: ieri ci sono stati 858 accessi (non unici, diciamo un 300 persone a tenersi stretti)
Ovviamente un esempio non dice molto, soprattutto in un caso speciale come questo: ma mi fa pensare che Facebook sia molto sopravvalutato a livello della singola persona. Certo per chi si fa pubblicità è tutta un’altra cosa, ma io pubblicità mica ne voglio…

chi è illogico?

Oggi sul Fatto c’è un insegnante precario che si lamenta perché, come del resto due terzi dei candidati, non ha passato la prova del Concorsone, quella dei quizzini logici. Bisognava prendere 35 punti su 50 domande a scelta quadrupla (risposta corretta +1, risposta errata -0,5, nessuna risposta 0; in pratica se avevi circoscritto la scelta a due risposte possibili ti conveniva tirare a caso, altrimenti era meglio lasciare in bianco… almeno a un primo livello di analisi).
Credo che siamo tutti d’accordo che un quiz di questo tipo non riesca a misurare le capacità didattiche: non per nulla è una PREselezione, per scremare il numero dei candidati. Ma spero che in molti siano d’accordo con me sulla necessità per chiunque, non solo per un insegnante, di mostrare capacità di ragionamento logico e di conoscenze di base. Ora io non so su quali altre domande l’insegnante sia caduto, ma posso commentare su quella che ha citato, e che vi riporto:

Pamela, Fiona e Gina, sono tre ragazze newyorkesi. Stanno prendendo il sole in una piscina della loro città. Pamela indossa un costume intero. Fiona legge un libro, Pamela e Gina sono cugine.

Le possibili risposte erano (a) Fiona è una studentessa universitaria; (b) Pamela è grassa; (c) a Roma non sono le 9 del mattino; (d) Pamela e Fiona sono cugine.
Ora, non si capisce perché una persona debba essere una studentessa universitaria solo perché legge un libro, né perché una persona debba essere grassa solo perché indossa un costume intero; infine non è indicata nessuna parentela di quella sporca intellettuale di Fiona. Insomma, anche solo per esclusione la risposta giusta deve essere la (c). Poi se uno ha un minimo di cultura generale, quella insomma snobbata da Sherlock Holmes, fa un po’ di conti e si accorge che se a Roma fossero le 9 del mattino a New York sarebbero le 3 del mattino, con uno scarto eventuale di un’ora in più o in meno se l’ora legale non scatta nello stesso giorno dalle due parti dell’oceano, e quindi è improbabile che le amiche prendano il sole. Insomma, era una domanda al cui confronto i quesiti con la Susi sono tesi di dottorato. Siamo sicuri che siano proprio questi i guai dei quiz del concorsone?

Consigliatori di libri su Rieduchescional Channel

La scorsa settimana ho postato la recensione di un libro di Imre Toth. Di questo libro Amazon l’anno scorso aveva tre copie nella vecchia edizione hardback, e le lasciava come remainders a metà prezzo. Una copia la comprai allora, e gliene rimasero due per un anno… fino alla settimana scorsa. Ieri ho dato un’occhiata alla classifica dei libri più venduti, e ho scoperto che non ce ne sono più: insomma con ogni probabilità due persone hanno scelto di comprarselo grazie alla mia recensione.
Dovrei spiegarlo agli editori :-)

Quizzino della domenica: In triplice copia

In quanti modi diversi riuscite a ottenere il numero 30 usando tre numeri identici? Sono ammessi i segni usuali delle quattro operazioni, l’elevamento a potenza, l’estrazione di radice e il fattoriale.
(Problema tratto da Julio Mira, Mathematical Teasers. Un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p070.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì.)