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Statistiche del sito per febbraio 2024

Febbraio direi che è stato un mese piuttosto interessante, anche se direi mordi-e-fuggi. Le statistiche di base:

Visitatori unici 22.517 (+5357)
Numero di visite 47.848 44.620 (+3228)
Pagine accedute 142.458 154.528 (-12070)
Hits 285.339 308.028 (-22689)
Banda usata 3,88 GB (-0,10 GB)

A quanto pare il 28 febbraio non sono state raccolte statistiche (il 29 sì). A parte questo, sabato 10 febbraio con 1204 visite si è toccato il minimo, venerdì 3 febbraio con 5242 il massimo. Ma anche giovedì 1 con 3716 e martedì 13 con 2039 sono stati ben sopra media, e martedì 20 si sono superate le 10000 pagine (13210 per la cronaca). La top 5:

  1. Quizzino della domenica: Offerta speciale: 858 visite
  2. “trovandone condivisione”: 718 visite
  3. Matematica: cosa ci sarà: 620 visite
  4. Matematica lezione 1: i numeri: 518 visite
  5. Gatta da riporto e Quizzino della domenica: nove cifre: 515 visite

C’è anche un altro post sopra le 500 visite. Tutta roba del mese, tra l’altro! Tra gli evergreen, romanaccio si ferma a 1157 visite.


Query Google: abbiamo 3261 clic da mobile (-107), 1147 da desktop (+111) e 65 da tablet (+2). Ecco le prime 10 query (tra parentesi le impressions, per capire quanto la mia pagina sia piaciuta a chi cerca: più il rapporto è basso, meno sono stato ritenuto interessante).

179 (716) insulti in romano
151 (515) maurizio codogno
117 (166) insulti romaneschi
110 (305) insulti romani
91 (413) zolva1
52 (650) problemi di logica
42 (60) indovinello 100 prigionieri cappelli bianchi e neri
41 (373) stocard problemi
40 (555) codice bianco ikea
36 (101) maurizio codogno matematica

È proprio vero che gli insulti romaneschi tirano!

Quizzino della domenica: Semicerchio inscritto

Nella figura qui sotto si vede un triangolo rettangolo ABC di cateti AB = 4 e BC = 6, e un semicerchio inscritto in esso, con il diametro sull’ipotenusa e tangente ad AB in D e a BC in E. Qual è il raggio del semicerchio?
il semicerchio inscritto nel triangolo

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p678.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Mind Your Decisions.)

Ultimo aggiornamento: 2024-01-17 10:08

Strange Attractors (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]

Jaine Fenn è una scrittrice piuttosto nota, specialmente per la sua serie “Hidden Empire” (che non credo sia stata tradotta in italiano). Questo libro è una collezione di racconti scritti da lei in vent’anni; ciascuno termina con una breve postfazione nella quale racconta come è nato. Il genere dei racconti è molto vario, e lo stesso posso dire della loro qualità, anche se magari sono io che ho gusti particolari, visto che per esempio quello che ha vinto un BSFA è tra quelli che mi sono piaciuti di meno. Recensioni monoriga:

▪ The Path to the Sun: Cosa sarebbe successo se Cortez fosse stato sconfitto dagli atzechi, e il loro impero fosse da qualche secolo in guerra con gli inglesi? 5/5
▪ Crown of May: Non mi ha detto nulla. 2/5
▪ The Chatterslee Circle: Non costruite una cospirazione nemmeno per scherzo! :) 5/5
▪ Paying for Rain: Ben costruito, ma freddo. 3/5
▪ What You Came For: Un altro racconto scritto in seconda persona. Credo che non abbia colto il punto. 2/5
▪ Death on Elsewhere Street: Il finale è bello, ma tutto il resto non mi è piaciuto. Per esempio, perché la protagonista sta scappando? Come è nata la divisione tra le persone? 3/5
▪ Fear Not Heaven’s Fire: Racconto interessante e un po’ inaspettato. 4/5
▪ High Ground: Parte in modo lento e noioso, ma l’ultima parte lo risolleva. 4/5
▪ King of Pain: Bel colpo di scena finale. 4/5
▪ Twilight at the Change House: I racconti che più o meno si incrociano sono strani ma interessanti. 4/5
▪ Down at the Lake: Non conoscevo la storia di Odette (mea culpa) ma la riscrittura è ben fatta. 5/5
▪ The Sky Weeps, The Earth Quakes: Bello! Mi è piaciuto come l’autrice è riuscita a evitare il finale che ci si sarebbe aspettati. 5/5
▪ Liberty Bird: Non ho capito perché abbia vinto un premio. 2/5
▪ A Dormitory Haunting: Racconto strano, tangenziale al canone holmesiano. 4/5
▪ Sin of Omission: Molto bello. Dovrebbe far parte dello Hidden Empire: quell’universo è un ottimo sfondo per la storia. 5/5

(Jaine Fenn, Strange Attractors, Newcon Press 2023, pag. 261, € 4,99, ISBN paperback 9781914953583)
Voto: 4/5

Hamas, Israele, ininformazione

Generalmente riesco a farmi un’idea non completamente sbagliata di quello che sta succedendo guardando i post di entrambe le fazioni. Di solito il detto e il non detto si complementano abbastanza bene: è capitato ancora con la guerra della Russia contro l’Ucraina. Nel conflitto Hamas-Israele, no. Per ogni notizia ci sono due gruppi che dicono cose opposte e lo fanno con dovizia di particolari, veri o falsi che siano. Mi è abbastanza chiaro che la mia bolla è fortemente schierata da una parte o dall’altra, e il risultato pratico è il mio rifiuto a cercare di approfondire, al di là della risposta che io e Anna abbiamo dato all’unisono a Jacopo che ci aveva chiesto chi avesse ragione: “nessuno dei due”. Il guaio è che questo non è affatto bello… l'”ininformazione” è molto più rischiosa della disinformazione, proprio perché non ci sono molti antidoti.

(le bandiere sono state prese da Wikimedia Commons)

_Logimat_ (libro)

[copertina]I giochi Kangourou sono nati in Francia ma si sono diffusi per tutta l’Europa: sono stati studiati per avvicinare gli studenti alle varie scienze. Ho già parlato in passato dei Kangourou dell’informatica; stavolta recensisco un libro (Michel Criton, Logimat, ediz. Kangourou Italia 2012, pag. 96, € 12, ISBN 978-88-89249-24-6, trad. Angelo Lissoni) che è una raccolta di problemi “di allenamento” per i Kangourou della matematica. Più precisamente, il testo è l’unione dei primi due numeri della rivista Logimath che venner pubblicati nel 2005 in Francia.
Il libro è molto colorato, ma questo penso non vi interessi più di tanto. Quello che ho trovato davvero bello, invece, è l’approccio scelto per i problemi. Ciascuno di essi appare in tre forme diverse, a cui è associato un semaforo. La prima (semaforo verde) è completamente dematematizzata, o meglio vengono fatte varie domande che in pratica rappresentano i passi che si farebbero per risolvere il problema finale. Nella seconda forma (semaforo giallo) il problema è ancora dematematizzato, ma stavolta non ci sono più le specificazioni passo passo; la terza forma (semaforo rosso) infine è una generalizzazione del problema. In pratica, dunque, l’esercizio può essere affrontato a scelta a partire da una qualunque delle forme: i meno esperti possono essere guidati, mentre i più esperti possono partire dal semaforo rosso e al più tornare indietro se il problema risultasse troppo ostico. Devo dire che non avevo mai trovato questo approccio nei vari libri che ho letto, e ne sono rimasto deliziato: è proprio vero che la didattica della matematica in Francia è anni luce avanti (e non sto parlando di noi italiani, ma in generale del mondo anglofilo…)
Insomma, per gli appassionati è un must have!

Ultimo aggiornamento: 2013-12-21 19:50

_Più per meno diviso_ (ebook)

[cover]Quando si diventa grandi si scopre che la matematica non è solo fatta di numeri, ma anche e soprattutto di lettere. Ma non è solo così: dove li mettete i simboli delle varie operazioni, che non sono lettere né numeri? Perché mai il più è un + e il meno un −? Non sono domande così oziose, come Peppe Liberti ci mostra in questo ebook (Peppe Liberti, Più per meno diviso, 40k Unofficial “Altramatematica” 2013, 0,99€, ISBN 9788898001446) che trovate anche in formato epub.
Leggendo il libro, scoprirete non solo che i segni per le operazioni sono relativamente recenti, e nascono ben dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili, ma soprattutto che c’è voluto un bel po’ di tempo per standardizzarli, e anzi la standardizzazione non è neppure completa: ancora oggi per la moltiplicazione si usano “×” e “·”, mentre per la divisione “:” e “/”, per non parlare degli anglofoni con il loro “÷”… che addirittura per altri autori indicava la sottrazione. In questo libro Peppe si limita alle quattro operazioni e al simbolo di uguale (ma se l’ebook avrà un successone sono certo che ha già pronto il testo per i segni più esoterici…), e ne parla non tanto da un punto di vista matematico ma storico e personale, perché scegliere un segno non è un’operazione che si fa a cuor leggero e può portare – e ha portato – a feroci diatribe. Il tutto insomma entra a pieno titolo nel filone della collana Altramatematica, #40kmate per gli amici twittanti, che la matematica la vuol vedere in modo ben diverso da quello scolastico.
Un’ultima nota di carattere personale. Come probabilmente sapete, io sono il curatore di Altramatematica e quindi ho cercato gli autori che a mio parere potevano andare bene. Bene: Peppe non è un matematico, ma un fisico. E dunque? Dunque nulla. Matematici e fisici si prendono sempre pesantemente in giro, ma è tutta una finta :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-12-20 07:00

_Maths in 100 Key Breakthroughs_ (libro)

[copertina] Di Richard Elwes avevo già letto (e recensito favorevolmente) Maths 1001, la matematica in pillole. Anche in questa sua nuova opera (Richard Elwes, Maths in 100 Key Breakthroughs, Quercus 2013, pag. 416, Lst 19.99, ISBN 9781780873220) Elwes mostra la sua abilità divulgativa: penso che al momento sia uno dei migliori in circolazione, in particolar modo nella matematica per così dire “standard” che è sempre più ostica delle varie ricreazioni e teoremini buffi.
Qua però forse si strizza un po’ troppo l’occhio alla pop science. Il libro è di formato piuttosto grande e molto colorato, insomma non certo nato per gli e-reader. Le 100 conquiste matematiche occupano quattro pagine cadauna: ma la prima di esse contiene solamente un’immagine più o meno in tema – ci sono molte “rappresentazioni artistiche” che non sono mica riuscito a capire… – e qualche immagine è anche sparsa nelle altre tre pagine. L’encomiabile sforzo di parlare anche di temi contemporanei come la teoria delle categorie porta poi spesso a fermarsi praticamente a metà della spiegazione del tema, lasciando un po’ a bocca asciutta il lettore. Non vorrei però sembrare inutilmente cattivo: il libro è indubbiamente ben fatto, e la specie di executive summary all’inizio di ogni sezione dove si spiega in poche parole cos’è la conquista, a chi la si deve attribuire e perché è così importante vale già da sola il prezzo del libro.
Diciamo che il target ideale per questo libro è lo studente liceale che apprezza la matematica e vuole avere qualche idea in più di quello che si può fare con la matematica… ma allora bisognerà attendere che qualcuno lo traduca in italiano :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-12-14 19:24

Che ci hai 99 centesimi da buttar via?

[cover] Bene, ormai dovreste saperlo tutti: i 99 centesimi li puoi buttar via per acquistare il mio ebook Matematica e infinito, che potete trovare per esempio su BookRepublic oppure su Amazon (ma immagino anche altrove). Eccovi un’autorecensione nel caso voleste avere un’idea di cosa ho scritto e perché l’ho scritto…
Io credo che noi ci siamo abituati all’idea che l’infinito non sia altro che un numero molto, molto grande; così grande che in realtà non lo raggiungiamo, ma che potremmo in teoria farlo se solo ci esercitassimo abbastanza e ne avessimo voglia. Ma non è sempre stato così! Nell’ebook racconto appunto cosa è successo nei millenni. Per Euclide la retta non è affatto infinita – e già che ci sono mostro come si possa andare avanti all’infinito senza dover avere uno spazio illimitato a disposizione. Nell’era moderna si è usato l’infinito per creare gli infinitesimi, con la scusa “tanto funziona tutto”; quando ci si è accorti che non era proprio così, i grandi matematici del XIX secolo si sono messi con santa pazienza a rifare le fondamenta della matematica eliminando di nuovo l’infinito… e non appena finirono il loro lavoro Cantor spuntò fuori con il suo elenco di infiniti (e una delle dimostrazioni più belle della matematica), giusto in tempo per far creare una nuova serie di paradossi che sostituiscono il vetusto “Achille e la tartaruga” di Zenone.
Insomma, di matematica ce n’è un po’ ma non molta; quello che c’è davvero è storia della matematica e filosofia della matematica, quello cioè che a scuola non si insegna perché non c’è tempo, e probabilmente anche perché da adolescenti si pensa ad altro. Il tutto in poche pagine, e con uno stile spero piacevole.

Ultimo aggiornamento: 2013-12-13 14:44