Quizzino della domenica: Numeri brillanti

Diciamo che un numero è brillante se è semiprimo (cioè il prodotto di due numeri primi) ed entrambi i suoi fattori propri hanno lo stesso numero di cifre. Per esempio, 21=3×7 e 25=5×5 sono numeri brillanti, mentre 12=2×2×3 e 26=2×13 non lo sono. Quali sono il più piccolo e il più grande numero brillante di tre cifre? Domanda bonus: qual è il più piccolo numero brillante di quattro cifre?
[un numero brillante]
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p124.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Gifted Mathematics)

_Pearls of Discrete Mathematics_ (libro)

[copertina] Quando si è piccoli si pensa che la matematica sia fatta solo di numeri (interi positivi, aggiungiamo poi quando cresciamo; al più ammettiamo lo zero). Poi crescendo si scoprono geometria, algebra, analisi… In tanti decidono che la matematica sia qualcosa di totalmente alieno: ma soprattutto ritengono che i numeri siano cose da bambini, e che con le scuole elementari si sia imparato tutto.
Nulla di più falso, naturalmente, come Martin Erickson mostra in questo bel libro (Martin Erickson, Pearls of Discrete Mathematics, pag. 270, $55.21, ISBN 978-1-4398-1616-5). A parte la combinatorica (il modo per esempio di calcolare quante combinazioni diverse ci sono nel Superenalotto) i vari capitoli del libro mostrano svariate parti della matematica che fondamentalmente usano numeri interi, dalla teoria dei grafi a quella delle partizioni, dalle funzioni generatrici ai ricoprimenti esatti. Ciascun capitolo inizia con un teaser, cioè una (spesso buffa) affermazione che verrà dimostrata nel corso del capitolo stesso: si scoprono così teoremi “probabilisti” di esistenza (se c’è una probabilità maggiore di zero di avere una configurazione valida all’interno di un insieme di configurazioni, allora ce ne deve essere almeno una), e algoritmi che permettono di risolvere un sudoku… usando una matrice 729×324 con tutti 0 e 1.
Ogni capitolo termina con una serie di esercizi, sia puramente teorici che pratici (nel senso che per risolverli ci vuole un computer): fortunatamente al termine del libro ci sono gli aiuti (e qualche soluzione) :-)

non sappia la destra cosa fa la sinistra

No, non sto parlando del parlamento italiano, dove la sinistra d’altra parte non c’è (no, scusate, mi stavo confondendo con la legislatura passata).
Molto più semplicemente, la scorsa settimana mi sono accorto che uno dei blog che leggo veniva bloccato dai BOFH locali. Non riuscivo bene a capire che cosa quel blog avesse di così esiziale, ma ho imparato da decenni che in questi casi non ha senso mettersi a cercare una ragione: si subisce e basta.
Però ieri mi sono accorto che se invece di Firefox usavo Chrome il blog appariva tranquillamente. Naturalmente non è colpa del browser: molto più semplicemente i due browser stavano usando due proxy diversi. Entrambi i proxy sono aziendali, il secondo (quello usato da Chrome) dovrebbe essere il più protetto, anche se non ho mai capito esattamente la divisione. A questo punto ho come l’impressione che ci siano due gruppi informatici distinti che gestiscano i firewall… non ci sarebbe nulla di strano :-)

Vinadio caput aquae

Non frequentando abitualmente il Carrefour, non avevo mai fatto caso all’acqua minerale marchiata con il nome dei supermercati: la Cime Bianche. Avendone presa una confezione da 6 al mare e non avendo molto altro da fare a parte tenere a bada i giovani, ho scoperto che l’acqua arriva da Vinadio (frazione Roviera), esattamente come la Sant’Anna. La cosa non é cosí strana, considerato che entrambe le acque sono imbottigliate dalle Fonti di Vinadio SpA. È forse la stessa acqua? I dati organolettici sono simili ma non uguali, il che non significa molto visto che per legge devono essere pubblicizzati una volta ogni cinque anni e sono ragionevolmente certo che da un giorno all’altro qualche variazione ci sia. Quello che cambia è l’altezza della sorgente, che per la Sant’Anna è 1503 metri contro i soli 1380 delle Cime Bianche, manco questa fosse l’acqua di scarto. Detto questo, però, immagino che lo stablimento di imbottigliamento sia unico: sarebbe interessante scoprire come l’acqua arrivi lì e se ci sono condutture in comune…
Ah: l’Ipercoop di Carasco mostra anche le caratteristiche dell’acqua locale, che è assolutamente ottima: cosa che non mi stupisce, perché quando mio zio era ufficiale medico a Sacile diceva che lí é la stessa cosa. Peccato che un gasificatore costi più dell’acqua imbottigliata.

Un gruppo StackExchange sui giochi?

StackExchange è un sito che ospita molti gruppi (in inglese. Lo so: è un mondo difficile) Ogni tanto parte una proposta per un nuovo gruppo; ma perché venga accettata occorre che ci sia un po’ di gente che ci metta del suo, in modo da iniziare la beta con un certo numero di discussioni avviate.
Dopo alcuni mesi di duro sforzo, sta per iniziare la fase finale della proposta per parlare di giochi (all’inglese, “puzzles”). L’idea non è tanto quella di proporre giochi da risolvere, quanto di fare un discorso a livello più alto. Gli amici delle mille incarnazioni della Dewdnet sanno bene di che parlo. Cliccando su Stack Exchange Q&A site proposal: Puzzling potete impegnarvi anche voi a contribuire alla partenza del gruppo. Vorreste mica lasciarmi da solo?
(magari può anche interessarvi questo gruppo o questo o ancora quest’altro. Sennò guardatevi pure in giro)

Milano in bicicletta

[MODE URIEL ON] Mi hanno scritto per email chiendomi se non stavo bene, visto che non avevo ancora scritto il solito pippone sul traffico sempre peggiore a ogni settembre.[MODE URIEL OFF]
In realtà quest’anno c’è stata una concomitanza di eventi strani: ho iniziato l’anno logico un po’ più tardi, mi sono trovato la bicicletta con la gomma a terra e quindi per un paio di giorni non l’ho toccata, e infine sono in una nuova sede lavorativa e non ho ben chiaro come sia il traffico sulle nuove direttrici. La sensazione complessiva, però, è che in effetti quest’anno il traffico è esattamente schifoso come l’anno scorso; insomma, la crisi si sente anche qua.
In compenso, dopo due giorni d’uso, mi sono trovato di nuovo la ruota posteriore bucata. Non dovrebbe essere qualcuno che me la buca quando la lascio in cortile: già ieri pomeriggio mentre tornavo a casa era un po’ giù, l’ho gonfiata solo per trovarmela a terra stamane (e farmi fare ancora una volta cinque chilometri di camminata tra lasciare la bici al ciclista e andare poi in ufficio). La mia sensazione è che il copertone avesse ancora un pezzettino di vetro, e che ieri pomeriggio, con un giro che mi ha fatto fare via Meravigli e via Magenta (oltre che la pseudopista ciclabile di via Venti Settembre) si sia spostato e abbia di nuovo bucato la camera d’aria.
Insomma, il pippone quest’anno è un po’ diverso: quand’è che si decidono a lasciar perdare i lastroni di pietra, visto che non sono capaci a mantenerli connessi?

_Monsters University_ (film)

[locandina] Mi ero appena abituato all’idea che i lungometraggi a cartoni animati potessero avere dei sequel, quando ho scoperto che possono anche avere dei prequel, come nel caso di questo Monsters University, la cui trama precede appunto quella di Monsters Inc. La cosa peggiore è che di quest’ultimo (o dovrei dire del primo?) ho solo visto la parte finale a spizzichi e bocconi, il che è la situazione peggiore per perdersi. Non guardavo film Pixar da una vita, ben prima che venisse (ri)comprata dalla Disney, e sono rimasto stupito dal fatto che le scritte del film siano tradotte e non sottotitolate, anche se a ben pensarci fare così costa relativamente poco nell’economia del cartone. Per quanto riguarda la storia, a parte la curiosità di capire perché la maggior parte delle lettere greche nelle fraternities sono rimaste greche e non rifatte, la cosa che ho trovato più impressionante è il vedere detto a chiare lettere che puoi studiare quanto vuoi, ma non è detto che potrai ottenere il tuo scopo (in questo caso spaventare), e che però puoi raggiungere il tuo sogno anche senza avere fatto l’università, con un duro lavoro di squadra. Non so, mi paiono messaggi contrastanti. La frase migliore è la risposta di Mike al capitano dell’altra squadra che, alla vigilia della finale, gli dice sprezzante “Tanto domani voi perderete e nessuno si ricorderà di voi” al che l’altro replica senza batter ciglio “Sì, ma se domani noi vinciamo tutti si ricorderanno di voi”.
Molto tenero il corto iniziale con i due ombrelli, tutto giocato sul vedere espressioni facciali nelle varie cose che si trovano per strada.
(ah, ma volevate una vera recensione? Chiedete allora a Leonardo