Salvini e i selfie

Repubblica fa l’articolo sugli etnei che si lamentano perché ieri mattina, dopo il terremoto in Sicilia, il vicePresConsMin ha postato un selfie dove sta mangiando pane e Nutella. Nella mia bolla c’è chi dice che tutta la strategia di Luca Morisi sta andando a gambe all’aria, ricordando anche il fratello del pentito di ‘ndrangheta ucciso la sera prima nonostante fosse sotto protezione (del Viminale) che forse era qualcosa di più importante della colazione del Capitano.

Tecnicamente è ovvio che quel post era stato preparato in anticipo, e può anche darsi che la squadra social di Salvini si sia dimenticata di cancellarlo visti gli eventi, o addirittura che non esista un’emergency room che funzioni in questi casi. Ma io non ne sarei così certo. Tutte queste argute e puntuali analisi partono sempre dal punto di vista di chi vorrebbe Sal***i fuori dai piedi, e parlano a chi è d’accordo con loro. Ma la mia sensazione è che alla stragrande maggioranza dei suoi fan importi un tubo di terremoto e morti di ‘ndrangtheta, e segua calorosamente le colazioni del suo beniamino, ancorché parecchio ingrassato, un po’ come si seguono le telenovelas. Controprova? Non mi pare che nessuno dei marchi commerciali ampiamente citati in queste immagini abbiano fatto alcuna azione – legale o no – per dissociarsi, segno che anche loro ritengono che la pubblicità che ricevono sia più positiva che negativa. Meditate, gente, meditate :-)

_Il Grinch_ (film)

Nuova versione, creata da Illumination, del classico libro del Dr. Seuss, Il Grinch segue abbastanza fedelmente il racconto, a differenza di altre versioni precedenti. Oggettivamente mi sarei aspettato più strizzate d’occhio agli adulti: la storia, a parte le macchine alla Rube Goldberg che il Grinch è bravissimo a creare (no, è sminuente: le macchine funzionano e sono utili), rimane molto a livello infantile senza grandi guizzi o battute: ho giusto apprezzato il momento in cui si mette all’organo e suona All By Myself. Il povero cane Max è felice di essere sfruttato; la piccola Cindy-Lou è troppo buona anche se pestifera, e non sono ben riuscito a capire cosa facesse sua madre.
Il corto dei Minions che precede il film è come sempre fuori di testa.

Automatismi non così precisi

Come sapete, a luglio mi si è staccata la retina e sono stato operato. Ho scritto così all’Avis per segnalare la cosa e sapere se sarei stato sospeso definitivamente come donatore di sangue; la risposta è stata “una volta era così, ma adesso le cose sono cambiate: a un anno dall’operazione le faremo una visita accurata e se non ci saranno problemi potrà tornare a donare”. Tutto bene.

A inizio dicembre mi arriva la mail automatica per ricordarmi che era passato il tempo previsto dall’ultima donazione e che quindi potevo farmi salassare. Vabbè, mi dico, quelle mail arrivano automaticamente contando il tempo passato. Però ieri me ne è arrivata un’altra, tipo quando non rinnovi un abbonamento a una rivista, dove mi si scrive «Non avendo ancora rilevato la Sua presentazione al nostro punto di raccolta, mi permetto di rinnovarLe l’invito nella speranza che possa essere accolto in tempi brevi, dato il difficile periodo nel reperimento di unità di sangue per gli ammalati».

Ora, è chiaro che c’è qualche errore nelle procedure automatiche che non verificano che io sia al momento sospeso dalle donazioni; ma se guardiamo la cosa da un punto di vista social, un reminder di questo tipo non è esattamente quello che ci si aspetterebbe per fidelizzare il donatore, che potrebbe non essersi recato al centro trasfusionale per mille validi motivi diversi. Mi sa che abbiano bisogno di qualche esperto del campo :-)

(Poi lo so che Natale non è il giorno più adatto per questo tipo di messaggi, ma dopo aver smaltito il cenone provate ad andare a donare il sangue anche per me!)

Moltiplicazioni complicate

La settimana scorsa stavo aspettando che il duo in palestra si rivestisse, leggendo il mio libro-da-furbofono. Una signora mi chiede se potevo usare la calcolatrice del telefono, perché lei l’aveva lasciato a casa e doveva verificare se i soldi presi per una festicciola di fine anno fossero giusti. Mentre comincio a cercare l’app nel telefono mi dice “tre e mezzo per diciotto”. Rispondo in automatico “sette per nove, sessantatré” e smetto di cercare l’app.

Ora io sono un caso patologico a parte e potrei fare a mente anche operazioni più complicate. Sono anche d’accordo che 3,5*17 (o un qualunque numero dispari) non sia proprio una passeggiata. Ma qui siamo davvero al minimo sindacale: raddoppio da una parte, dimezzamento dall’altra, tabellina. Siamo messi così male?

Quizzino della domenica: Stella a cinque punte

Disegnate una stella a cinque punte, come quella in figura o se preferite il simbolo dei Bravi Ragazzi ideato da Enrico la talpa. Qual è la somma degli angoli delle punte, indicati in figura con un cerchietto?

stella a cinque punte

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p354.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Mind Your Decisions)

_Matematica e letteratura : Analogie e convergenze_ (libro)

Raccolta di saggi ripubblicata dal Corriere della Sera, questo libro (Paolo Maroscia et al (ed.), Matematica e letteratura : Analogie e convergenze, Corriere della Sera (Biblioteca Matematica) 2018, pag. 285, € 8,90) cerca di fare un’operazione a mio parere inutile se non dannosa: mostrare come matematica e letteratura siano due facce della stessa medaglia. Posso comprendere l’idea sottostante, vale a dire convincere i letterati della bellezza della matematica. Però in questo modo si rischia di tirare fuori collegamenti artificiosi che portano al risultato opposto, come nel caso del saggio su Dostojevskij che pure di punti esplicitamente matematici ne ha. Meglio il saggio su Sinisgalli, probabilmente perché lui aveva davvero una visione unitaria o piuttosto “parallela” di letteratura e matematica, o quello di Zellini su Wiener. Perfetto infine il saggio di Carlo Casolo su matematica e sogni: è proprio quello che mi sarei aspettato in tutto il libro…

Cittadino!

Fino a due mesi fa le notifiche degli esami clinici mi arrivavano via SMS. Poi ho modificato il mio account chiedendo che mi arrivassero via email, perché almeno è più semplice entrare nel sito. Questo è stato il risultato (sì, sono riconosciuto per la data di nascita). Forse potrebbero scegliere un testo un po’ più amichevole, non trovate?

ladri di caschi di biciclette

Ieri mattina scendo in terribile ritardo per portare i bimbi a scuola e poi andare in ufficio. Vado a prendere la mia bici e noto che il casco della bicicletta di Cecilia è sul portapacchi della bici di Anna. Controllo e vedo che manca il caso di Jacopo. Tolgo l’archetto dalla mia bici e scappo. Arrivato in ufficio, faccio per togliere il casco e mi accorgo di non essermelo messo. (Questo non è poi così strano: io non penso al casco, lo lascio semplicemente attaccato alla bici in modo tale che debba per forza prenderlo quando pedalo. Poi ho una fascia per capelli che comunque stringe il cranio).

Visto che mercoledì non ho usato la bici causa pioggia nel pomeriggio, qualcuno ha deciso di rubare – o se preferite prendersi – due caschi tra martedì sera e giovedì mattina. Cosa se ne faccia uno di un casco da bicicletta usato non lo so proprio.