Purtroppo causa Covid porto e recupero i ragazzi a scuola in automobile da vari mesi. In queste ultime settimane ho anche ripreso ad andare in palestra in pausa pranzo: solo che la palestra è in una zona di Milano dove è assolutamente impossibile parcheggiare. Ok, anche la scuola dei ragazzi è nella stessa condizione, ma lì in fin dei conti è un kiss&ride. Alla fine ho trovato un compromesso: la mattina li portavo a scuola, andavo a trovare un parcheggio dalle parti del Formigonio, prendevo un BikeMi per tornare a casa, lavoravo, prendevo il BikeMi per andare in palestra e lo riprendevo per arrivare alla macchina. Più facile da fare che da spiegare.
Stamattina ho eseguito l’operazione, ma quando alle 12:30 faccio per uscire non trovo le chiavi della macchina. Guardo nelle tasche dei pantaloni: niente. Cerco freneticamente se sono cadute da qualche parte: niente. A questo punto prendo al volo la chiave di scorta e faccio il mio giro. Salito in auto telefono ad Anna comunicandole la ferale notizia. Due minuti dopo mi richiama e mi dice “sei un uomo molto fortunato”. Dov’erano le chiavi? Nelle tasche dei pantaloni. Mi ero semplicemente dimenticato che la mattina ero uscito con i pantaloni lunghi, e ho cercato nei bermuda. Sto perdendo davvero colpi.
(Poi mi sono preso diluvio e allagamenti vari per recuperare Jacopo in mezzo al momento peggiore del temporale, ma su quello ci potevo fare poco)
![[bandiere per il Pride Month]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2021/06/pridemonth.jpg?resize=504%2C378&ssl=1)

Non è che sia tutta illustrata, la teoria dei numeri spiegata in questo libro (Martin H. Weissman,
Io ho sempre apprezzato i libri di Anna Maria Testa, anche per il modo in cui scrive. In questo caso, però, (Anna Maria Testa,