Giovanni Brusca, o dei delitti e delle pene

Io non andrei mai a prendere un caffè con Giovanni Brusca. A dire il vero non saprei nemmeno di che potremmo parlare. Detto questo, ha scontato la sua pena e quindi è corretto che esca di prigione. Pensate che per uno che ha fatto quello che ha fatto si dovrebbe buttare via la chiave della prigione? È un punto di vista che può anche essere valido. Ma allora si cambi la legge. Legge che nacque apposta per “premiare” – è una brutta parola in quel contesto, lo so – chi decideva di collaborare. In altre parole, si è scelto a priori di permettere un mercanteggiamento per quello che si ritiene essere un miglior risultato complessivo: se il pensiero della maggioranza non lo ritiene più tale allora si possono cambiare le norme.

Per quanto riguarda l’ergastolo ostativo, invece, il mio punto di vista è che partendo dall’assunto costituzionale che il carcere non è punitivo ma rieducativo non vedo come un irriducibile che non si è mai pentito possa considerarsi “rieducato”; quindi ha senso che rimanga tale.

Ultimo aggiornamento: 2021-06-03 10:12