The Spirit Phone (ebook)

[copertina]
[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Sono una persona semplice, e amo leggere libri di fantastorie, dove i protagonisti sono persone (reali o fittizie) che nella realtà o nei libri canonici non si sono mai incontrati. Questo libro indubbiamente entra in questo novero: Nikola Tesla e Alesteir Crowley sono probabilmente due persone di caratteristiche opposte, e quindi diventa interessante costruire una trama a partire da un loro incontro (con Edison come comprimario). Lo “spirit phone”, ideato da Edison che cercò davvero di costruire qualcosa del genere, avrebbe dovuto permettere alla gente di mettersi in contatto con i propri cari defunti: era invece lo strumento che alcune entità avrebbero sfruttato per accedere alla Terra in modo fisico e poter infliggere terrore e dolore all’umanità. Telsa e Crowley dovranno cooperare per bloccare la minaccia. La trama scorre abbastanza bene, con il suo mischiare magick (con la k, non so come renderlo in italiano) e quello che invece definisco electropunk: nel 1899 il vapore è il passato, l’elettricità il futuro! L’unica cosa che non mi è piaciuta è che O’Keefe racconta sin troppo nei dettagli accadimenti ben noti a tutti o quasi. Io preferisco che queste cose siano solo lasciate implicite, in modo che chi ha presente il riferimento sorrida e gli altri possano continuare ad apprezzare il racconto.

(Arthur Shattuck O’Keefe, The Spirit Phone, BHC Press 2022, pag. 362, € 7,99, ISBN 9781643973234 )
Voto: 4/5

i piani su Twitter di Elon Musk

Come sapete, alla fine Elon Musk è stato più o meno costretto a comprarsi Twitter. Ora ci deve fare qualcosa. A parte prepararsi a licenziare tutto il middle management che non ha scritto righe di codice almeno ultimamente, a quanto pare chi vorrà rimanere un utente verificato dovrà pagare 20 dollari al mese. Nate Silver, per esempio, non è molto contento della cosa, così come non lo è Lynda Carter.

La cosa non è un mio problema: non sono un utente verificato né ho nessun interesse a diventarlo. Devo però dire che non riesco a capire quale possa essere il ricavo pensato da una cosa del genere, e quindi perché mai Musk abbia pensato di farlo. Peggio ancora se questa dovesse essere una mossa propedeutica a far pagare Twitter a chiunque voglia usarlo: di nuovo, quanta gente sceglierebbe di pagare per un social network dove trovare del materiale decente è possibile ma richiede una faticaccia…

informazioni mancanti

Ieri volevamo andare alla Feltrinelli di Monza, e abbiamo scoperto che ha chiuso quest’estate. Il problema è che san Google in effetti dice “chiuso definitivamente”, mentre il sito Feltrinelli dà il negozio come esistente. Immagino che ci sia un effetto Wikipedia, nel senso che Google raccoglie le segnalazioni degli utenti e dopo un po’ aggiorba i suoi dati; ma vedere che un’azienda non ha nemmeno l’interesse a tenere aggiornato il suo sito non è bello.

Quizzino della domenica: Dimezza il triangolo

Abbiamo due triangoli rettangoli isosceli di cartoncino A e B come in figura, con A strettamente maggiore di B. I due triangoli possono essere sovrapposti, ma non è possibile segnarli in nessun modo. Come si può trovare il punto medio dell’ipotenusa di B?

i due triangoli
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p615.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Tadao Kitazawa, da Arithmetical, Geometrical and Combinatorial Puzzles from Japan.)

Problems for Metagrobologists (ebook)

[copertina] I metagrobologisti sarebbero gli studiosi di giochi matematici. O almeno dice cosi David Singmaster (che i più anziani di voi ricorderanno come esperto del cubo di Rubik) in questo libro. In effetti parecchi tra i più di duecento giochi presenti ha una fonte tipicamente risalente al passato e una correzione delle risposte date in quelle sedi. Devo però dire che non ho molto apprezzato il testo, perché in genere occorre un computer per trovare le soluzioni ai problemi: quasi informatica (applicata) ricreativa più che matematica ricreativa. Carta e penna vanno bene, ma così si esagera…

(David Singmaster, Problems for Metagrobologists, World Scientific 2016, pag. 248, $19,99, ISBN 9789814663649)
Voto: 3/5

Meloni è brava


O più probabilmente ha un bravissimo gestore della sua immagine, che è riuscito a far diventare virale – almeno nella mia bolla Twitter – una non-notizia come il genere grammaticale da usare per riferirsi a lei nella posizione attuale di PresConsMin.
È chiaro che se si resta a discutere di queste cose tutto il resto passa in secondo piano, ammesso che se ne parli.

Sono solo passati due anni e mezzo…

A metà agosto Anna doveva andare a Milano da Chiavari, ma ci fu la tromba d’aria a Lavagna e il suo treno venne soppresso. A inizio settembre riesco – un po’ a fatica – a fare la domanda di rimborso del biglietto e mi arriva una mail che dice “daremo risposta entro 30 giorni”. Ieri ho pensato che di giorni ne sono passati quasi sessanta, e quindi scrivo a @lefrecce su Twitter. Risposta (immediata, immagino sia precotta):

Ciao, la situazione eccezionale determinata dall’emergenza sanitaria COVID 19, ha comportato la presentazione di un enorme volume di richieste di rimborso. Per questa ragione, i tempi di riscontro hanno superato gli ordinari giorni previsti. Ad oggi oscillano fra i 30 e i 90 giorni lavorativi. Trenitalia assicura il massimo impegno per ridurre i tempi di riscontro, compatibilmente con il numero delle richieste pervenute e la ridotta operatività degli uffici.

Ti invito pertanto cortesemente ad attendere poiché riceverai una mail non appena la pratica verrà chiusa, grazie.

Il mio commento è stato “ok, grazie per l’info! (però dopo due anni e mezzo si sarebbe potuto modificare la mail di ricevimento della richiesta indicando che si può arrivare fino a 90 giorni di attesa…)” (notate che non ho detto che dopo due anni e mezzo magari si dovrebbe essere tornati in grado di rispettare i tempi). Risposta, non so se precotta o no ma sempre quasi immediata:

Comprendo il tuo punto di vista, ti invito ad attendere riscontro via mail, grazie.

Mah.

Ma cos’è esattamente il “merito”?

In questi giorni la mia bolla Twitter si è riempita di discussioni – beh, no, diciamo di monologhi – riguardo al “merito”, partendo dal nuovo nome del ministero dell’istruzione che con il governo Meloni è diventato Ministero dell’Istruzione e Merito.

Confesso di non avere capito cosa diavolo può essere un ministero del merito. Tipicamente il ruolo di un ministero è stabilire cosa bisogna far fare nel suo campo di attività: la Difesa gestisce l’esercito, le Infrastrutture specifica quali infrastrutture lo Stato deve creare e come farlo, l’Istruzione si occupa delle scuole. Ma cosa fai con il Merito? Trovi un sistema per accrescerlo?

(Poi nessuno mi toglie dalla testa che il cambio di nome serva solo e unicamente per evitare di entrare nel merito :-) e far sì che la gente perda tempo sui dettagli)