Sono solo passati due anni e mezzo…

A metà agosto Anna doveva andare a Milano da Chiavari, ma ci fu la tromba d’aria a Lavagna e il suo treno venne soppresso. A inizio settembre riesco – un po’ a fatica – a fare la domanda di rimborso del biglietto e mi arriva una mail che dice “daremo risposta entro 30 giorni”. Ieri ho pensato che di giorni ne sono passati quasi sessanta, e quindi scrivo a @lefrecce su Twitter. Risposta (immediata, immagino sia precotta):

Ciao, la situazione eccezionale determinata dall’emergenza sanitaria COVID 19, ha comportato la presentazione di un enorme volume di richieste di rimborso. Per questa ragione, i tempi di riscontro hanno superato gli ordinari giorni previsti. Ad oggi oscillano fra i 30 e i 90 giorni lavorativi. Trenitalia assicura il massimo impegno per ridurre i tempi di riscontro, compatibilmente con il numero delle richieste pervenute e la ridotta operatività degli uffici.

Ti invito pertanto cortesemente ad attendere poiché riceverai una mail non appena la pratica verrà chiusa, grazie.

Il mio commento è stato “ok, grazie per l’info! (però dopo due anni e mezzo si sarebbe potuto modificare la mail di ricevimento della richiesta indicando che si può arrivare fino a 90 giorni di attesa…)” (notate che non ho detto che dopo due anni e mezzo magari si dovrebbe essere tornati in grado di rispettare i tempi). Risposta, non so se precotta o no ma sempre quasi immediata:

Comprendo il tuo punto di vista, ti invito ad attendere riscontro via mail, grazie.

Mah.

2 pensieri su “Sono solo passati due anni e mezzo…

  1. Labadal

    Sto diventando vecchio e me ne accorgo dal fatto che la cosa che mi irrita di più di quelle risposte è il tono totalmente informale: “ciao”, “ti invito”.
    I tempi cambiano e forse dare del tu anche agli sconosciuti è un passo avanti (non credo ma sono pronto ad accettarlo). Però mi pare che un servizio clienti dovrebbe cercare di mantenere un tono professionale.

  2. Marco Bee

    Mi sembra davvero una risposta precotta via RPA, non sono sicuro di Trenitalia ma tutte le grandi aziende gestiscono questo livello di comunicazione con i clienti con strumenti software (UIPath, Automation Anywhere, Workfusion, SAP, …)

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