Il Fibonacci Day (il 23 novembre, 11/23 in americano) è passato senza molti clamori. Ma il pi greco resta sempre. Fino al 30 novembre potete acquistare il mio libro sul sito di Dedalo con il 30% di sconto. Undici euro e venti centesimi per poter sapere di tutto e di più sul numero irrazionale più famoso della storia della matematica, ed essere pronti a snocciolare aneddoti per il 14 marzo quando ci sarà il Pi day. Senza contare che naturalmente ci sono altri libri scontati. Che aspettate?
QVI NON SI DISCVTE DI LGBT
Leggo dal Post che la Duma russa ha approvato una legge che vieta la propaganda delle relazioni sessuali non tradizionali e delle informazioni che potrebbero far sì che qualcuno chieda un’operazione di cambio sesso. A me pare di ricordare che cent’anni fa nell’allora Unione Sovietica professare la religione era libero, ma “propagandarla” no. Certe cose non passano mai…
ODIO i consulenti immobiliari
Ho appena ricevuto l’ennesima telefonata dall’ennesimo consulente immobiliare dell’ennesimo franchising (ma quanti ce ne sono?). Inutile dire che quando ho chiesto come mai aveva il mio numero di telefono (e il mio cognome) la signora in questione ha glissato, dicendo che li avevo contattati qualche mese fa (ma figuriamoci). La lista di numeri bloccati si allunga, ma non è questa la soluzione corretta (e non venitemi a parlare di Registro delle Opposizioni)
A Firefox sono furbetti
Stamattina ho riacceso dopo un po’ il PC che uso in ufficio (a casa, anche se lavoro, ne uso uno diverso). Dopo una mezz’oretta non riuscivo più a connettermi a gmail e twitter: eppure la connessione pareva ok. Ho dato un’occhiata un po’ più attenta, e in alto a destra ho visto l’ormai classico pallino blu nel “menu hambuger”. In effetti mi veniva chiesto – non troppo gentilmente, visto cosa mi era successo – di riavviare il browsesr con la nuova versione che era stata scaricata e installata. Dopo il riavvio tutto è andato bene.
Ma caro Firefox, era proprio necessario fare così? non pensi a tutti quelli che non sono così esperti di informatica e pensano che si sia scassato tutto? (Sì, il classico “spegnere e riaccendere” in questo caso funziona, ma non è comunque una bella cosa basarsi sulle tecniche informatiche standard). Se proprio vuoi forzare la nuova versione, manda un popup…
tempi davvero lunghi
A luglio avevo ordinato da Aliexpress tre “triple USB”, che dovrebbero permettermi di attaccare due dispositivi all’unica presa USB del tablet. A settembre la transazione è stata definita conclusa anche se non avevo visto nulla: il venditore ha detto più o meno “cazzi tuoi, il tracking mostra che il pacchetto è arrivato in Italia” (e mi proponeva un rimborso di due centesimi, il che mi ha fatto incazzare vieppiù: metti zero e amen). Vabbè, era tre euro di roba e mi sono messo il cuore in pace.
Ieri nella buca delle lettere è apparso il pacchettino in questione. Notate che il tracking dava “out for delivery” il 4 agosto. E che è successo? il pacchetto è rimasto in una tasca del borsone del postino e lo si è ritrovato solo quando l’ha portata a lavare?
Comics & Science Vol. 2 (libro)
Seconda raccolta dei fumetti scientifici di Comics & Science, pensati dal CNR per mostrare un modo diverso di presentare temi diversi. Bisogna dire che Natalini e Plazzi sono riusciti a convincere i grani nomi del fumetto italiano – e poi si dice che i matematici non sono in grado di interagire con il resto del mondo! I nomi di Leo Ortolani, Francesco Artibani, Silver, Alfredo Castelli, Licia Troisi sono ben noti a tutti. Tra le storie, ho apprezzato i “misteri” di Ortolani, il racconto di Lupo Alberto e della bufala (nel doppio senso della bovina arrivata a trovare suo cugino Krug alla fattoria McKenzie e delle fake news), il segreto di Babbage di Castelli e Gabriele Peddes, le ragazze matematiche di Claudia Flandoli, Alessio Schreiner e Donald Soffritti con i loro satelliti, il giallo leonardesco di Giovanni Eccher e Giuseppe Palumbo (che però avevo già letto nel fascicolo originale) e soprattutto la spiegazione “magica” di come funziona il metodo scientifico di Eccher e Ponchione. Meno riuscite per me la storia di Sofja Kovalevskaja di Alice Milani e quella di Paola Barbato e Riccardo Burchielli sulle epidemie (troppo cerebrale, ci ho dovuto pensare su a lungo per capire cosa intendesse). E lo so che mi attirerò le ire di caterve di fan, ma il fumetto scritto da Licia Troisi e disegnato da Alessandro Micelli l’ho chiuso alla terza tavola: era proprio lontanissimo da me.
(Roberto Natalini e Andrea Plazzi (ed.), Comics & Science Vol. 2, Feltrinelli Comics 2022, pag. 256, € 23, ISBN 9788807551062)
Voto: 5/5
Perché bookwyrm non può funzionare
Bookwyrm è un “social di lettura e recensioni, decentralizzato”, come si definisce esso stesso. Il “decentralizzato” significa che i vari siti federati, che condividono il software, sono indipendenti ma possono usare il protocollo ActivityPub per scambiarsi informazioni.
Io ho provato a iscrivermi a una di queste istanze e importare la mia libreria da Goodreads, come del resto indicato da loro stessi. (se importo da LibraryThing ottengo un server error) Quello che vedete nell’immagine è il risultato: più di metà dei miei libri non è stata importata (comprese alcune decine per cui il software non era così certo, e mi ha proposto un’opzione che era spesso la versione originale dei Miserabili di Victor Hugo…). Qualcuno potrebbe rispondere che le basi dati librarie sono costose e non possiamo pretendere che un sistema open source le possa acquistare. A quanto ho capito, se il libro non è già presente viene cercato su OpenLibrary e inventaire.io, che però non hanno certo una grande quantità di libri in italiano. Peccato che io stessi importando un file CSV che contiene i seguenti campi:
Book Id,Title,Author,Author l-f,Additional Authors,ISBN,ISBN13,My Rating,Average Rating,Publisher,Binding,Number of Pages,Year Published,Original Publication Year,Date Read,Date Added,Bookshelves,Bookshelves with positions,Exclusive Shelf,My Review,Spoiler,Private Notes,Read Count,Owned Copies.
Chiaramente non c’è la copertina, e quindi l’importazione rimarrebbe comunque incompleta: ma scrivere “Could not find a match for book” non ha davvero alcuna logica. Più sensata è la critica “beh, se il sistema è open source puoi modificare tu la versione di import”. Peccato che potrei avere voglia di farlo se non avessi alternative; ma visto che le alternative le ho, perché dovrei perderci tempo?
(Ps: c’è stato un rapido scambio con lo sviluppatore, che proponeva di permettere l’importazione di un csv definito dall’utente. Probabilmente potrebbe essere più utile: vedremo se sarà mai implementato. È ovvio che non posso pretendere nulla…)
il bonus matrimoni
È possibile che qualche parente di Domenico Furgiuele abbia un interesse sul business dei matrimoni. È certo che tutti i giornali che hanno parlato di 20000 euro di “bonus matrimoni” non si sono dati la pena di leggere il disegno di legge presentato dal deputato leghista calabrese insieme ad altri quattro compagni di partito: i 20000 euro sono il tetto di spesa detraibile al 20%. (Il tutto se hai meno di 35 anni e un reddito di coppia sotto i 23000 euro, ecc. ecc.)
Detto tutto questo, faccio notare – principalmente agli eventuali giornalisti tra i miei ventun lettori, ma siete tutti benvenuti – un paio di cose. No, non mi metto a parlare dell’ovvia incostituzionalità del DDL: per quanto la mia stima per molti parlamentari sia minima, non credo proprio che Furgiuele non lo sappia.
(a) Il DDL è stato depositato il primo giorno della legislatura insieme alla solita quantità inenarrabile di proposte di legge che servono solo per far parlare di sé e non vengono mai calendarizzate. A quanto pare c’è voluto più di un mese prima che un qualche solerte giornalista si accorgesse di questa proposta (anche leggendola male).
(b) Se uno dei suddetti giornalisti avesse aperto un browser e fatto la ricerca con testo “favorire l’accesso al credito per spese connesse” (parte del titolo della legge, giusto perché per pigrizia non l’ho messo tutto) avrebbe scoperto che l’ottimo Furgiuele aveva già presentato – con molti più colleghi, in effetti – un ddl dallo stesso titolo il 13 novembre 2018. Il testo del ddl, a parte modificare il 2019 in 2023, è identico; la presentazione quasi, perché Furgiuele ha giustamente aggiornato i dati sul numero di matrimoni.
Tutto questo l’ho trovato in dieci minuti circa. La mia domanda, ovviamente retorica, è “com’è che non ho trovato nessun articolo che dicesse queste cose”? Passi Twitter dove si sa che nessuno va a leggere i link postati, ma da un quotidiano mi aspetterei qualcosina di più…