A inizio ottobre ci arriva una comunicazione dalla scuola di Cecilia che avvisa che entro fine mese chi pensa di essere candidabile per il “Progetto didattico sperimentale Studente-atleta di alto livello”, che permette di “conciliare il percorso scolastico con quello agonistico attraverso la formulazione di un Percorso Formativo Personalizzato (PFP)”, può fare domanda, presentando l’apposita documentazione ufficiale.
Cecilia in effetti è stata finalista nazionale di trampolino elastico per la sua categoria, quindi ho chiesto alla palestra che chiedesse a Federginnastica la documentazione. Evidentemente è stata una richiesta molto complicata, visto che ci hanno messo più di un mese per fornirmela, ed è arrivata una settimana dopo la scadenza. Io l’ho inviata lo stesso alla scuola (che avevo avvisato in precedenza), per la serie “a qualcosa magari serve”. Stamattina (22 febbraio) mi è arrivato l’accoglimento della domanda.
Guardando il sito del ministero, ho scoperto che le domande dovevano arrivare a loro entro il 31 gennaio (e quindi tre settimane fa). Capisco che le scuole mettano apposta date anticipate perché i genitori si dimenticano di tutto, ma tre mesi mi paiono un po’ tanti. Non è di questo però che vorrei parlare. Il suddetto PFP, almeno per quanto avevo capito, consiste fondamentalmente nell’avere interrogazioni programmate, in modo da conciliare gli allenamenti sportivi con lo studio. Per fortuna Cecilia non ha di questi problemi, almeno al momento. Ma che senso ha che un progetto per l’anno scolastico 2023-24 parta a fine febbraio? Qualcuno presume forse che ci si alleni solo in primavera?
A fine mese scade l’accordo per il lavoro agile. La mia ancora per poco grande azienda tace. (Con ogni probabilità ci diranno all’ultimo momento che prolungano unilateralmente per qualche mese le modalità, finché l’azienda non verrà spezzata in due; l’accordo che avevamo firmato lo prevede)
Capisco che a Repubblica vogliono far vedere che sanno che in Italia siamo quasi 60 milioni. Ma non capisco come sia possibile partire da 53.833.736 identificazioni fatte nel 2023 e
La matematica ha scippato la logica alla filosofia: tutta la teoria faticosamente costruita da Aristotele e raffinata nel medioevo dalla Scolastica è stata assorbita da un insieme di formule matematiche che fanno paura a chi ci si avvicina per la prima volta. Ma le cose non stanno proprio così: anzi la matematica ha permesso di recuperare la dialettica degli stoici che era stata obnubilata nei secoli dal corpus dello Stagirita fino a che Augustus De Morgan e George Boole la reinventarono praticamente da zero. Non contiamo poi il fatto che alla fine i logici matematici guardano dall’alto in basso i matematici volgari, dicendo di essere molto migliori tanto che la matematica ormai si fonda sulla logica. (Parliamone…)
Ieri mattina ho cantato al culto luterano alla 
Sono pochi i testi che possono definirsi seminali. Sicuramente quello di Shannon sulla teoria dell’informazione (o “della comunicazione”, come la chiama lui) è uno di questi: la teoria nasce praticamente completa, e lascia solo (si fa per dire…) da cercare di metterla in pratica. La parte sui segnali continui rimane più datata, forse anche perché ormai usiamo quasi sempre canali digitali; in compenso quella sui segnali discreti si può direttamente usare ancora oggi. In questo libro viene lasciata come introduzione il testo che Weaver scrisse per mostrare al grande pubblico l’importanza della teoria. Un’utile complemento, insomma.