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matematto non praticante

Un’AI vince il premio Lasker

il logo della Lasker Foundation La Lasker Foundation ha assegnato il suo premio annuale per la ricerca di base al programma di intelligenza artificiale AlphaFold, per la sua capacità di predire la struttura 3D delle proteine. Occhei, tecnicamente il premio è andato agli sviluppatori di Google DeepMind Demis Hassabis e John Jumper, ma sappiamo come vanno queste cose.

La medicina non è il mio campo, quindi non so quanta sia l’importanza di quel premio. Leggo da Wikipedia (non aggiornata…) che il premio è stato fondato nel 1945, e che al 2014 “Ottantasette assegnatari del premio Lasker hanno ricevuto anche il premio Nobel, di cui 32 negli ultimi due decenni”, il che mi fa pensare che non sia proprio l’ultima medaglietta… anche se non mi fido molto della mission “To improve health by accelerating support for medical research through recognition of research excellence, advocacy, and education” e del fatto che per esempio nel 2013 il premio “per il servizio pubblico” è stato assegnato a Bill e Melinda Gates. Insomma, almeno un po’ di battage pubblicitario ci sta.

Per il resto, non so cosa pensare. Predire la forma di una proteina è sempre stato un lavoro complesso. Posso immaginare che AlphaMind faccia qualcosa (abbastanza) in più di un semplice lavoro di forza bruta. Ma di chi è allora il merito? del software o di chi ha progettato il modo in cui il software funziona? In quest’ultimo caso, ha senso premiare l’AD di DeepMind? È chiaro che continuerò a dormire la notte, ma trovo questi punti interessanti.

Chi conosceva i Nobel per la letteratura?

Il titolo dell'articolo del Post Fino a due giorni fa non avevo mai sentito parlare del vincitore del premio Nobel per la letteratura Jon Fosse. Poi ho letto l’articolo del Post che diceva che secondo i bookmaker era il grande favorito. (Per la cronaca, la BBC aveva puntato sul cavallo sbagliato).
Che morale si può trarre da tutto questo, oltre al fatto che io sia un perfetto ignorante della letteratura mondiale? Direi che è abbastanza chiaro che il Nobel per la letteratura sia un affare geopolitico (oltre naturalmente che avere alcuni nomi che sono nella lista nera: tra i morti Borges, Roth, Yehoshua sono i primi che mi vengono in mente), e quindi non è così difficile per gli esperti di scommesse andarci abbastanza vicino…

regione Lombardia e i vaccini Covid

Vorrei tanto vaccinarmi per il Covid. Sono over 60 (oltre che fragile), quindi la simpatica pagina della Regione Lombardia mi scrive “Certo che puoi vaccinarti! Metti il numero di tessera sanitaria e il tuo codice fiscale e sono subito da te!” Io li scrivo, e ottengo solo un errore. Ricontrollo: sempre errore. Casualmente mi accorgo che nel mio file salva-dati non avevo ancora cancellato il vecchio numero di tessera sanitaria, scaduta a luglio: metto quello, e miracolo!, funziona tutto.
Funziona tutto si fa per dire: metto provincia, comune e CAP e ottengo la schermata qui sopra. Parliamone.

L’intelligenza artificiale e la morte della matematica

Sunil Singh

Sunil Singh

Sunil Singh ha scritto vari libri sul “lato umano” della matematica. Non è dunque così strano che su Medium stia pubblicando una serie di articoli nei quali traccia il percorso che sta portando alla morte della matematica, o almeno in quella che si insegna a scuola. (Lui ha insegnato in Canada, ma almeno parte del discorso si applica anche da noi).

La tesi che espone in The “Climate Crisis” In Math Education: There Is No Mathematics è fondamentalmente “Stiamo insegnando sempre meglio ma con sempre meno contenuto”. In pratica i programmi cercano di introdurre i concetti di base (e non solo) della matematica secondo tutti i crismi e seguendo le nuove scoperte pedagogiche per semplificare l’assorbimento della conoscenza, dimenticandosi però la parte fondamentale della matematica: la curiosità. È inutile avere una modalità perfetta di insegnamento, se poi la materia viene vista come qualcosa di noioso. A.I. Is Helping Accelerate Math Education Towards Its Final Resting Place: Dehumanization spiega qual è il vero pericolo dell’intelligenza artificiale, almeno per quanto riguarda la matematica: che l’accesso rapido e illimitato a infiniti contenitori di conoscenza sarà il canto di morte per la curiosità, il fascino e l’umanità che si aveva nell’imparare.

Vero o falso? Come sapete, io non sono per nulla bravo a insegnare, nel senso che parlo di matematica ai convertiti. Me ne accorgo quando (sin troppo spesso) sono costretto a spiegare matematica ai miei figli. Io vedo le cose in un certo modo, di solito diverso da quello riportato nei testi, ma non riesco comunque a passare loro questa mia visione. Ma sono anche convinto che sia una questione ben più ampia che la sola matematica! Io mi perdo a saltare tra le voci di Wikipedia proprio come da ragazzo mi perdevo – con maggior lentezza, ovvio – tra le voci di un’enciclopedia. La curiosità insomma non è tanto legata alla matematica ma è un approccio generale alla conoscenza; i contenitori sono solo un punto di partenza, non di arrivo come paventa Singh. Per quanto riguarda la pedagogia, i libri attuali mi sembrano semplicemente malfatti in modo diverso rispetto a quelli che usavo quasi cinquant’anni fa. Quelli avevano una serie infinita di dati, questi vorrebbero avere un approccio più interattivo ma non ci riescono. Non che io abbia idea di come fare a migliorarli, come scrivevo sopra; però ho il forte sospetto che il problema non sia solo dell’insegnamento della matematica ma sia su tutte le materie. Dovremo forse ripensare tutto l’insegnamento, e non limitarci al nostro orticello. Ma come?

Nobel per la medicina: pronti con gli alti lai?

i Nobel per la medicina Non so se sia vero, come scrive Andrea Casadio su Domani, che era facile prevedere che il Nobel per la medicina sarebbe stato assegnato ai creatori dei vaccini a mRNA, per la precisione a Katalin Karikó e Drew Weissman. È però vero che praticamente di colpo questo tipo di vaccino è passato dall’essere una curiosità di laboratorio a trovarsi iniettato in centinaia di milioni di persone: nessuno l’avrebbe immaginato quattro anni fa. Insomma mi pare che il riconoscimento sia più che comprensibile anche a chi come me non è certo del ramo.

Mi chiedo solo come la prenderanno i novax…

Immagine: Niklas Elmehed, © Nobel Prize Outreach

Aggiornamento: (9:30) per amor di precisione il Nobel è stato assegnato perché i due scienziati hanno scoperto che sostituendo all’uracile un’altra molecola l’mRNA (che non è più tale…) non veniva distrutto immediatamente dal nostro sistema immunitario, che poteva preparare con calma gli anticorpi corretti.

Le pubblicità *dentro* YouTube

È comprensibile che Google, nella sua incarnazione YouTube, metta degli spot pubblicitari prima dei video. Però mi sembra un filo esagerato quello che sta succedendo adesso: gli spot sono inseriti all’interno dei video.
Riuscire a tenere un video in sottofondo mentre si fa altro è diventato insomma impossibile: mi sa che dovrò decidermi una volta per tutte a convertire in digitale la mia vecchia collezione di cd…

Quizzino della domenica: Cento carte

C’è un mazzo di 50 carte, ciascuna delle quali reca sulla fronte e sul retro un numero da 1 a 100: non ci sono doppioni, quindi tutti i numeri sono presenti. Non ci sono regole che leghino tra di loro i numeri sui due lati delle carte. Il mazzo viene messo sul tavolo, in modo che si vedano cinquanta numeri. Masha può scegliere un qualunque sottoinsieme di carte e girarlo; il suo guadagno finale sarà dato da tanti rubli quanto è la somma dei numeri visibili. Se Masha gioca in modo ottimale, qual è la minima quantità di denaro che potrà vincere?

alcune delle 50 carte
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p663.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Futility Closet.)

Sofia Kovalevskaja (libro)

Sofia Kovalevskaja è una delle figure più importanti della matematica nella seconda metà del XIX secolo. Ho usato apposta un giro di parole, perché dire che è stata una “delle matematiche” più importanti è davvero riduttivo. Ma è anche riduttivo parlare di lei come semplice matematica: come si vede nel fumetto che racconta la sua biografia, nella sua breve vita Kovalevskaja ha fatto di tutto, dalla rivoluzionaria comunarda alla sceneggiatrice teatrale, nonostante lo stigma di essere solo una donna. Anche solo ottenere una cattedra universitaria (in Svezia), la prima donna a riuscirci, non è stato certo facile. Ma la cosa che amava di più è sicuramente la matematica: non so se Alice Milani si sia inventata il dialogo dove Anne Charlotte Leffner dice «io non ci ho mai capito niente di matematica. L’ho aempre trovata così noiosa, arida…» e Kovaleskaja replica «E ti sbagli! La confondi con l’aritmetica, quella sì che è una scienza meccanica, stupida… Invece la matematica è un mondo astratto, molto complesso. Per entrarci dentro ci vuole grande immaginazione, ci vuole un’intuizione quasi artistica: devi riuscire a vedere quello che gli altri non vedono.» Però è una profonda verità.
I disegni sono nello stile di Milani, quindi a volte anche solo accennati in alcune parti, per dare un’idea direi quasi di racconto più che di biografia vera e propria.

(Alice Milani, Sofia Kovalevskaja : Vita e rivoluzioni di una matematica geniale, Coconino Press 2023, pag. 224, € 24, ISBN 9788876186431)
Voto: 4/5