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matematto non praticante

Addio Pippi

Stamattina alle 7, quando mi sono alzato per preparare le cose per Jacopo che andava a scuola, si sono appalesati solamente Tommy e Annika a pretendere la pappa. Nulla di particolarmente strano: spesso qualche gatto dorme su dai ragazzi, e se Cecilia ha poi chiuso la porta di camera sua Pippi è rimasta bloccata su. Cecilia non deve andare a scuola, quindi è inutile svegliarla.

Jacopo si prepara ed esce, e dopo una decina di minuti squilla il citofono. Rispondo, pensando che come al solito si fosse dimenticato la tessera ATM: era invece il vicino di casa, che mi diceva che c’era una gattina rossa per terra sanguinante. Mi precipito giù con Anna: era Pippi. Presumibilmente stanotte era uscita sul balcone, dove c’è la cassetta dei suoi bisogni: quel balcone ha un muro alto un metro, ma in un modo o nell’altro è possibile per un gatto saltare sul mancorrente. Magari aveva visto una mosca o una cimice, ha cominciato a saltare ed è caduta.

Abbiamo provato ad andare nello studio veterinario vicino a casa che teoricamente avrebbe un pronto soccorso: chiuso, e al telefono non rispondeva nessuno. Abbiamo provato a telefonare alla San Francesco, che ha un pronto soccorso veterinario: messaggio registrato che diceva “stanotte non ci sarà servizio di pronto soccorso per cause indipendenti dalla nostra volontà” (e per cause ben dipendenti dalla loro volontà non hanno certo dato un recapito di qualche altra clinica). Abbiamo chiamato la nostra veterinaria che è arrivata di corsa, ha cominciato a dare morfina a Pippi e le ha fatto una lastra: colonna vertebrale fratturata. La veterinaria ha cercato qualche neurologo veterinario, cosa non banalissima di sabato mattina, per vedere se si poteva fare qualcosa: le risposte sono state molto dubbiose, ma soprattutto se sopravviveva a un’operazione sarebbe rimasta quasi certamente paralizzata e con ogni probabilità con problemi alla vescica e forse all’intestino. Abbiamo deciso per l’eutanasia :-(

Space Ships & Other Trips (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing] Questa collezione di racconti più o meno lunghi spazia dalla SF standard a… beh, non ho capito nulla di almeno due racconti (“Hands” e “Drip”). In generale, comunque, arrivando alla fine dei racconti sono rimasto spesso con l’impressione che mancasse qualcosa. Rapido commento sugli altri racconti:

◆ The Loss of Luna – c’è quanlcosa, a parte l’antropoformizzazione, che non ho capito. 2/5
◆ Hungry – avendo tre gatti, capisco il concetto. . 4/5
◆ Mouth – troppo spaventoso per me. 1/5
◆ Only a Bird – davvero delicato: non è importante alla fine sapere se l’uccello è vivo o meccanico. 5/5
◆ Q-Be – l’idea di base sui modelli freemium è carina, ma mi pare ci siano troppi buchi nella storia. 3/5
◆ Ol’ St. Nick – trama standard, personaggi poco delineati. 3/5
◆ Level Up – plausibile racconto postapocalittico. 3/5
◆ Scout’s Honor – a parte l’uso di Español básico, racconto carino. 4/5
◆ D.E.A.T.H. – il racconto migliore, direi, almeno dal punto di vista di un programmatore. 5/5

Una cosa positiva sono infine le brevi spiegazioni di Oak su come sono nati i vari racconti.

(Raven Oak, Space Ships & Other Trips, Grey Sun 2023, pag. 186, € 4,62 (cartaceo 12,67), ISBN 9781947712089)
Voto: 3/5

Statistiche del sito per settembre 2023

Eccoci alle statistiche per settembre, dopo due mesi un po’ così visto il buco. I dati sono quindi comparati con quelli di giugno, e mostrano una certa stabilità (o se preferite, calma piatta):

Visitatori unici 13.877 (+43)
Numero di visite 39.119 (+1632)
Pagine accedute 133.181 (-1428)
Hits 326.753 (+9595)
Banda usata 4,48 GB (-0,05 GB)

Nessun giorno è stato sotto le mille visite, anche se sabato 2 ci è andato vicino con 1001; giovedì 28 vede il record con 1743, e la media giornaliera è 1303. La Top 5:

  1. Codice bianco all’Ikea: 2082 visite
  2. IT-alert a Milano: 716 visite
  3. Aldi, shrinkflation e prese per i fondelli: 661 visite
  4. Raschiare il fondo del barile: 655 visite
  5. Quizzino della domenica: la parola intrusa: 517 visite

L’unica pagina evergreen sopra le 500 è romanaccio (759). Curioso poi che i due siti con più accessi (tipicamente bot) siano uno sotto retail.telecomitalia.it e l’altro sotto interbusiness.it.


Quanto alle query Google rispetto ad agosto, abbiamo

3662 clic da mobile (+173), 1041 da desktop (+155) e 69 da tablet (-13). Le prime 10 query (tra parentesi le impressions, per capire quanto la mia pagina sia piaciuta a chi cerca):

codice bianco ikea 430 (737)
potenze di 5 comprese tra 0 e 11 87 (193)
insulti romani 75 (404)
ikea codice bianco 70 (97)
zolva1 67 (206)
potenze di 5 56 (689)
problemi di logica 41 (600)
xmau 41 (101)
insulti in romano 39 (748)
zolva 1 messaggi 39 (305)

Un’AI vince il premio Lasker

il logo della Lasker Foundation La Lasker Foundation ha assegnato il suo premio annuale per la ricerca di base al programma di intelligenza artificiale AlphaFold, per la sua capacità di predire la struttura 3D delle proteine. Occhei, tecnicamente il premio è andato agli sviluppatori di Google DeepMind Demis Hassabis e John Jumper, ma sappiamo come vanno queste cose.

La medicina non è il mio campo, quindi non so quanta sia l’importanza di quel premio. Leggo da Wikipedia (non aggiornata…) che il premio è stato fondato nel 1945, e che al 2014 “Ottantasette assegnatari del premio Lasker hanno ricevuto anche il premio Nobel, di cui 32 negli ultimi due decenni”, il che mi fa pensare che non sia proprio l’ultima medaglietta… anche se non mi fido molto della mission “To improve health by accelerating support for medical research through recognition of research excellence, advocacy, and education” e del fatto che per esempio nel 2013 il premio “per il servizio pubblico” è stato assegnato a Bill e Melinda Gates. Insomma, almeno un po’ di battage pubblicitario ci sta.

Per il resto, non so cosa pensare. Predire la forma di una proteina è sempre stato un lavoro complesso. Posso immaginare che AlphaMind faccia qualcosa (abbastanza) in più di un semplice lavoro di forza bruta. Ma di chi è allora il merito? del software o di chi ha progettato il modo in cui il software funziona? In quest’ultimo caso, ha senso premiare l’AD di DeepMind? È chiaro che continuerò a dormire la notte, ma trovo questi punti interessanti.

Chi conosceva i Nobel per la letteratura?

Il titolo dell'articolo del Post Fino a due giorni fa non avevo mai sentito parlare del vincitore del premio Nobel per la letteratura Jon Fosse. Poi ho letto l’articolo del Post che diceva che secondo i bookmaker era il grande favorito. (Per la cronaca, la BBC aveva puntato sul cavallo sbagliato).
Che morale si può trarre da tutto questo, oltre al fatto che io sia un perfetto ignorante della letteratura mondiale? Direi che è abbastanza chiaro che il Nobel per la letteratura sia un affare geopolitico (oltre naturalmente che avere alcuni nomi che sono nella lista nera: tra i morti Borges, Roth, Yehoshua sono i primi che mi vengono in mente), e quindi non è così difficile per gli esperti di scommesse andarci abbastanza vicino…

regione Lombardia e i vaccini Covid

Vorrei tanto vaccinarmi per il Covid. Sono over 60 (oltre che fragile), quindi la simpatica pagina della Regione Lombardia mi scrive “Certo che puoi vaccinarti! Metti il numero di tessera sanitaria e il tuo codice fiscale e sono subito da te!” Io li scrivo, e ottengo solo un errore. Ricontrollo: sempre errore. Casualmente mi accorgo che nel mio file salva-dati non avevo ancora cancellato il vecchio numero di tessera sanitaria, scaduta a luglio: metto quello, e miracolo!, funziona tutto.
Funziona tutto si fa per dire: metto provincia, comune e CAP e ottengo la schermata qui sopra. Parliamone.

L’intelligenza artificiale e la morte della matematica

Sunil Singh

Sunil Singh

Sunil Singh ha scritto vari libri sul “lato umano” della matematica. Non è dunque così strano che su Medium stia pubblicando una serie di articoli nei quali traccia il percorso che sta portando alla morte della matematica, o almeno in quella che si insegna a scuola. (Lui ha insegnato in Canada, ma almeno parte del discorso si applica anche da noi).

La tesi che espone in The “Climate Crisis” In Math Education: There Is No Mathematics è fondamentalmente “Stiamo insegnando sempre meglio ma con sempre meno contenuto”. In pratica i programmi cercano di introdurre i concetti di base (e non solo) della matematica secondo tutti i crismi e seguendo le nuove scoperte pedagogiche per semplificare l’assorbimento della conoscenza, dimenticandosi però la parte fondamentale della matematica: la curiosità. È inutile avere una modalità perfetta di insegnamento, se poi la materia viene vista come qualcosa di noioso. A.I. Is Helping Accelerate Math Education Towards Its Final Resting Place: Dehumanization spiega qual è il vero pericolo dell’intelligenza artificiale, almeno per quanto riguarda la matematica: che l’accesso rapido e illimitato a infiniti contenitori di conoscenza sarà il canto di morte per la curiosità, il fascino e l’umanità che si aveva nell’imparare.

Vero o falso? Come sapete, io non sono per nulla bravo a insegnare, nel senso che parlo di matematica ai convertiti. Me ne accorgo quando (sin troppo spesso) sono costretto a spiegare matematica ai miei figli. Io vedo le cose in un certo modo, di solito diverso da quello riportato nei testi, ma non riesco comunque a passare loro questa mia visione. Ma sono anche convinto che sia una questione ben più ampia che la sola matematica! Io mi perdo a saltare tra le voci di Wikipedia proprio come da ragazzo mi perdevo – con maggior lentezza, ovvio – tra le voci di un’enciclopedia. La curiosità insomma non è tanto legata alla matematica ma è un approccio generale alla conoscenza; i contenitori sono solo un punto di partenza, non di arrivo come paventa Singh. Per quanto riguarda la pedagogia, i libri attuali mi sembrano semplicemente malfatti in modo diverso rispetto a quelli che usavo quasi cinquant’anni fa. Quelli avevano una serie infinita di dati, questi vorrebbero avere un approccio più interattivo ma non ci riescono. Non che io abbia idea di come fare a migliorarli, come scrivevo sopra; però ho il forte sospetto che il problema non sia solo dell’insegnamento della matematica ma sia su tutte le materie. Dovremo forse ripensare tutto l’insegnamento, e non limitarci al nostro orticello. Ma come?

Nobel per la medicina: pronti con gli alti lai?

i Nobel per la medicina Non so se sia vero, come scrive Andrea Casadio su Domani, che era facile prevedere che il Nobel per la medicina sarebbe stato assegnato ai creatori dei vaccini a mRNA, per la precisione a Katalin Karikó e Drew Weissman. È però vero che praticamente di colpo questo tipo di vaccino è passato dall’essere una curiosità di laboratorio a trovarsi iniettato in centinaia di milioni di persone: nessuno l’avrebbe immaginato quattro anni fa. Insomma mi pare che il riconoscimento sia più che comprensibile anche a chi come me non è certo del ramo.

Mi chiedo solo come la prenderanno i novax…

Immagine: Niklas Elmehed, © Nobel Prize Outreach

Aggiornamento: (9:30) per amor di precisione il Nobel è stato assegnato perché i due scienziati hanno scoperto che sostituendo all’uracile un’altra molecola l’mRNA (che non è più tale…) non veniva distrutto immediatamente dal nostro sistema immunitario, che poteva preparare con calma gli anticorpi corretti.