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matematto non praticante

Todos expertos (per Linkedin)!

"You’re part of an exclusive group of new experts"
Io LinkedIn lo uso ben poco. Posto le recensioni di libri, i quizzini della domenica, e ora anche i mercoledì matematici: una volta al mese o poco più può capitare che faccia un commento. Eppure venerdì scorso mi è arrivato un messaggio da “The LinkedIn Team” con questo testo:

You’re part of an exclusive group of new experts

Hi maurizio, we’re bringing together top experts to share their knowledge in an exciting new way: collaborative articles. Because of your expertise, we’ve selected you to be one of the early contributors.

Join in by adding an example from your experience, sharing a different opinion or expanding on an idea, contributing directly into the body of one of these articles:

How can you use mobile technology to improve project scheduling? [link]

What KPIs should you track to measure mobile payments success? [link]

Maria from The LinkedIn Team

Ho controllato. Il mio profilo LinkedIn dice «quadro at Telecom Italia – M.NSP.SS, divulgatore matematico, portavoce di Wikimedia Italia». Non avevo neppure verificato la mia mail lavorativa. Non che del resto saprei rispondere a quelle domande, se non con qualche supercazzola. Occhei, forse in qualche modo potrebbero avere scoperto che lavoro nel mobile, ma da qui a venire selezionato come esperto ce ne vuole. Detto in altri termini, voi vi fidereste di articoli collaborativi dove la gente è scelta così?

PS: Spulciando la mia home visto che tanto ero lì, ho scoperto che due giorni prima ero stato selezionato come uno dei pochi esperti invitati all’articolo collaborativo How can you balance workloads when automating IaaS? (articolo “Powered by AI and the LinkedIn community”). Ho capito, è tutta colpa delle AI)

Fine della pubblicità comportamentale in Europa?

logo edpb Ho finalmente trovato il motivo per cui Facebook e Instagram hanno introdotto l’abbonamento a pagamento. A fine ottobre l’European Data Protection Board aveva emesso una “decisione urgente vincolante” che imponeva a Meta di abbandonare l’uso della pubblicità comportamentale, quella che cioè guarda cosa hai visitato per suggerirti pubblicità che dovrebbe interessarti. La cosa interessante è che la procedura che ha portato (dopo sette mesi…) alla decisione d’urgenza. La cosa buffa è che invece la procedura è partita dal Garante norvegese! In effetti Islanda, Liechtenstein e Norvegia fanno parte dello Spazio Economico Europeo e su alcuni temi, come appunto la protezione dei consumatori, seguono le stesse regole dell’Unione Europea, e quindi l’EDPB ha al suo interno anche quelle tre nazioni (non la Svizzera che pure fa parte del SEE; non parliamo del Regno Unito che dopo Brexit ha deciso di proteggersi per conto suo). La procedura imponeva entro due settimane di fare qualcosa, e Meta l’ha fatto.

A questo punto resta però da capire se la scelta “sei libero di pagare e non avere nessuna pubblicità, quindi nemmeno quella comportamentale” farà o no partire un’altra procedura. A rigor di logica probabilmente la soluzione immaginata dall’EDPB era il dover far chiedere se uno vuole la pubblicità comportamentale, un po’ come fa per esempio Microsoft condendotela in maniera insinuante “se non la vuoi avrai lo stesso numero di annunci pubblicitari, ma probabilmente non ti interesseranno”. Diciamo che il prossimo futuro ci potrebbe dare nuove soddisfazioni!

Quizzino della domenica: Alhambra

In un settore chiuso al pubblico dell’Alhambra c’è una parete piastrellata con le tessere che vedete in figura. Il quadrato ha lato 7; i quarti di cerchio centrati sugli angoli hanno raggio 3, mentre i semicerchi centrati in mezzo ai lati hanno raggio 2. Qual è la differenza tra le aree colorate in arancione agli angoli e quelle colorate in azzurro vicino al centro dei lati?

la piastrella
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p673.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Mind Your Decisions.)

L’amico ritrovato (libro)

Non avevo mai letto questo libro, e avrei continuato a non leggerlo se non fosse che è stato assegnato mio figlio e io sono stato costretto a controllare che lo leggesse e comprendesse. Devo dire che nonostante la piccola dimensione ci sono alcune lunghe descrizioni che io avrei tagliato; ma nel complesso ritengo che dalle interazioni di Hans e Konradin si ricavi un’idea molto viva di cosa possa essere stato l’avvento del nazismo in una comunità che almeno all’apparenza pareva pacifica e ancora ferma alla situazione che si aveva all’inizio del secolo. L’ultimo capitolo però è straordinario, a partire dal comportamento del padre di Hans per finire con la chiusa. Avevo letto un riassunto e quindi sapevo cosa sarebbe successo; ma Uhlman riesce a ricreare un’intera storia con le ultime due righe, lasciando al lettore la necessità di completarsela. E forse il titolo italiano è anche più azzeccato dell’originale Reunion. La traduzione di Mariagiulia Castagnone forse soffre un po’ nelle descrizioni, ma è generalmente scorrevole.

(Fred Uhlman, L’amico ritrovato [Reunion], Feltrinelli 2012 [1971], pag. 96, € 8,50, ISBN 9788807880735, trad. Mariagiulia Castagnone)
Voto: 4/5

Avvoltoi energetici

Un effetto collaterale della fine del mercato tutelato dell’energia è l’essere bombardati da call center che vogliono segnalarci la cosa e farci offerte che non possiamo rifiutare. Ho usato il plurale, ma a casa nostra le bollette sono intestate ad Anna e così è lei che si cucca le telefonate.

Ieri mattina ci sarebbe stata una chiamata dalla provincia di Viterbo (a cui non ha nemmeno risposto) e poi un’altra, che è andata avanti con un copione ormai consolidato.

(Callcentrista) La signora Anna T.?
(Anna) Chi la desidera?
(C) Ci risulta che il suo attuale gestore elettrico sia il Servizio Elettrico Nazionale.
(A) Come fa ad avere avuto questo dato?
(C) Il dato ci è stato fornito.
(A) Da chi vi è stato fornito?
(C) Ci è stato fornito.
(A) Bene. Potrebbe passarmi il suo team leader?
(C) Scusi, non ho capito.
(A) Il team leader del call center dove lavora.
(C) Certo, subito.

Ecco, non ci crederete. Ogni santa volta a questo punto la linea cade. Evidentemente c’è qualche problema strutturale di inoltro della chiamata. È proprio vero che il nostro sistema di telecomunicazioni ha qualche falla…

“opzioni di fine vita”

Patagonia non è certo un negozio economico, ma ha sempre avuto un’attenzione particolare per i propri capi. Qualche anno fa si era rotta la cerniera del mio megamarsupio, l’ho portato in negozio e dopo qualche settimana il marsupio mi è tornato con una nuova cerniera. Il tutto gratuitamente (o se preferite, inserito nel costo dell’acquisto iniziale).

L’altra settimana prendendo la giacca a vento più pesante mi sono trovato il gancio della zip in mano. Guardando bene, la cerniera si era rotta. (Ok, io e le cerniere evidentemente non andiamo d’accordo). Mi sono preso un’altra giacca a vento Patagonia nell’armadio – confesso di averne tre, una nera, una rossa e una azzurra – e non appena ho potuto sono passato dal negozio di corso Garibaldi a portare il capo, scoprendo che dall’anno scorso hanno messo la sartoria in loco al posto dell’area bimbi. Consegno il capo, mi dicono che ci vorranno un paio di settimane – nessun problema, ovviamente – e mi danno il tagliando.

Il giorno dopo mi è arrivata una mail che comincia con «in occasione della tua visita presso il nostro negozio, hai fatto una cosa incredibile! La cosa migliore che possiamo fare per il pianeta è utilizzare più a lungo i capi che già abbiamo. Grazie per aver scelto di riparare il tuo capo.» (vabbè, una retorica che posso capire). Ma il punto 3 dice appunto «Se il tuo articolo non può essere riparato ma non vuoi dirgli addio, il nostro team ti illustrerà le opzioni di fine vita che hai a disposizione.» Non è leggermente esagerato?

La base fattoradicale (I)

si può anche andare oltreSe vi dicessi che ho scritto l’anno 2023 in una certa base e mi è venuto fuori 2441010, mentre il 2024 si rappresenta come 2441100, riuscireste a indovinare la base? Probabilmente no, a meno che non abbiate visto e studiato la vignetta qui a fianco. Ho infatti scritto i numeri in base fattoradicale; un modo indubbiamente fantasioso, come vedremo. La base fattoradicale è un sistema a base mista: le posizioni da destra a sinistra corrispondono ai multipli dei successivi numeri fattoriali, con la regola aggiuntiva ma logica che non è possibile che nella posizione $n$ da destra non si possa usare un coefficiente maggiore di $n$; a differenza delle usuali basi numeriche si può però usare $n$. (Ricordo che $n! = 1 \cdot 2 \cdot \ldots \cdot n$; per convenzione 0! = 1, ma nel nostro caso tutti i numeri naturali in base fattoradicale finiscono per 0). Pertanto $2441010_{!} = 2(6!)+4(5!)+4(4!)+1(3!)+0(2!)+1(1!)+0(0!)$, il che in effetti non è molto semplice da leggere. Come in genere si scrive $2023_{10}$ per dire che il numero è in base 10, per la base fattoradicale si usa un punto esclamativo come pedice.

Non è difficile dimostrare che ogni numero naturale si può scrivere in un solo modo in base fattoradicale; il trucco è notare che quando il coefficiente relativo alla posizione $n$ arriva a $n+1$ abbiamo esattamente $(n+1)!$ e quindi possiamo fare il riporto esattamente come nelle basi di numerazione usuali; l’unica differenza è che il riporto cambia a ogni nuova posizione, invece che arrivare allo stesso valore. Non è nemmeno troppo difficile convertire un numero dalla base 10, o se per questo da qualunque base fissa, alla base fattoradicale. La cifra più a destra, come dicevo sopra, è sempre 0; poi si comincia a dividere il numero per 2, 3, 4… e il resto della divisione è la cifra da aggiungere man mano a sinistra. Abbiamo così
$$
\begin{array}{c c c}
(2023/1 & = 2023) & 0 \\\hline
2023/2 & = 1011 & 1 \\\hline
1011/3 & = 337 & 0 \\\hline
337/4 & = 84 & 1 \\\hline
84/5 & = 16 & 4 \\\hline
16/6 & = 2 & 4 \\\hline
2/7 & = 0 & 2
\end{array}
$$

Ma a che serve scrivere un numero in fattoradicale, considerando che come dice xkcd se superi la posizione corrispondente a 9! devi inventarti dei nuovi simboli? Per esempio per un trucco di magia matematica, come racconta Tom Edgar. Mischiate un mazzo di carte, chiedete a un membro del pubblico di prendere un mazzetto di 24 carte e sceglierne una mentre non guardate, e di mischiare di nuovo il mazzatto. A questo punto vi girate verso il pubblico e chiedete a una seconda persona di dire qual è il numero che preferisce tra 1 e 24. Prendete il mazzetto e fate due file di 12 carte alternando da una fila all’altra, e chiedete alla prima persona in quale fila si trova la carta da lui scelta. Mettete una fila sopra l’altra e fate stavolta tre file di 8 carte, chiedendo sempre dove si trova la carta scelta; infine fate quattro file di sei carte e chiedete ancora una volta dove si trova la carta scelta. Prendete le carte, rimettetele insieme e cominciate a girarle: la carta prescelta dalla prima persona sarà esattamente nella posizione corrispondente al numero detto dalla seconda persona!

Come è possibile? Potete facilmente immaginare che il trucco sia legato alla base fattoradicale. In effetti i numeri da 0 a 23 possono essere scritti con al massimo quattro cifre fattoradicali, dove l’ultima è sempre 0 e possiamo toglierla. Se ora per esempio il secondo membro del pubblico ha scelto il numero 14, togliamo 1 e otteniamo 13, cioè $2010_{!}$. Tolto lo zero di destra, le cifre da destra a sinistra sono 1, 0, 2; sommiamo a ciascuna 1 e otteniamo 2, 1, 3. Questo vuol dire che dopo la prima fase il mazzetto con la carta scelta deve essere messo in seconda posizione, dopo la seconda fase il nuovo mazzetto deve stare in prima posizione e dopo la terza fase in terza posizione. Abbiamo in pratica scritto il numero prescelto in base fattoradicale, e se contiamo a una a una le carte lo troviamo. Con un po’ di allenamento e di memoria per calcolare a mente la conversione in base fattoradicale il gioco riesce facilmente: e non avere un numero prefissato di file a ogni passo rende più difficile scoprire il trucco.

Ma c’è qualche proprietà più utile dei numeri in base fattoradicale? Lo vedremo la prossima volta! (no, quello non è un simbolo di fattoriale)

(immagine di xkcd, CC-BY-NC 2.5)