L’altra settimana è partita una raccolta di soldi perché il nostro capo se ne va via. Un collega torinese (il gruppo dove lavoro è sparso tra Torino, Milano e Trento) ha lanciato l’idea di mandare i soldi via Satispay, indicando come riferimento milanese un’altra collega. (Ok, uno può chiedersi perché non mandare tutti i soldi direttamente a lui, ma tant’è). Dopo aver mandato i soldi alla mia collega, lei mi fa “Ma io Satispay mica ce l’ho, e non mi interessa farlo!”. Ho così scoperto che l’app permette di inviare soldi a un qualunque tuo contatto: se il contatto non ha Satispay, gli arriva un messaggio che lo invita a iscriversi. Se si iscrive, tutto bene: altrimenti i soldi vengono rimborsati al mittente dopo 14 giorni.
Ora io non sono un grande esperto di usabilità, ma da un sistema di questo tipo mi sarei aspettato due feature. La prima è un check alert, che ti avvisi che il contatto non è ancora su Satispay (ricordo a chi non lo usa che l’account è sì legato al codice fiscale, ma associato al numero di telefono…) in modo da potere annullare la transazione; la seconda è la possibilità di cancellare l’invio dopo l’esecuzione ma prima dell’accettazione da parte del destinatario, come del resto capita già se si paga un negoziante. Sono io a essere un malpensante, se dico che la mancanza di queste due funzionalità non dipende da sciatteria nella programmazione?
È vero. Bompiani, anche se per abitudine ha messo il DRM su questo ebook, non lo fa pagare (la Treccani l’avrebbe subito messo a un euro). Ma non riesco davvero a capire il senso di pubblicare un libro, con ISBN e quant’altro, il cui testo vero e proprio è lungo 9829 caratteri, in pratica un (lungo) articolo. Carino, interessante visto che ci ho imparato qualcosa di nuovo, ma pur sempre un articolo. Diciamo che sono i misteri dell’editoria italiana. Come scrivevo, nulla da eccepire sul ricordo di Vonnegut fatto da Vincenzo Mantovani: alcuni flash sulla sua difficoltà a farsi conoscere, anche se comunque riusciva a guadagnare; il fatto che non sia in realtà un autore di fantascienza ma più che altro uno scrittore che ha usato le sue conoscenze scientifiche; infine la genesi di Mattatoio n. 5. Non una biografia, appunto, ma dei flash.
Potrei parlare a lungo della doppia mossa dell’attuale governo, che da un lato ha alzato a 60 euro il limite sotto il quale non è obbligatorio accettare pagamenti non in contanti e dall’altro ha eliminato il credito di imposta sulle commissioni bancarie sui pagamenti con carta (che quindi al commerciante non costavano nulla); ma stavolta preferisco focalizzarmi su un classico errore che si trova praticamente sempre sui giornali ma non solo. 

Un punto positivo di questo libretto è la ricerca di esempi della vita reale, e non semplicemente dalla necessità di completare le operazioni, per spiegare come mai il sistema numerico è stato ampliato dai numeri naturali agli interi ai razionali. (Il passaggio agli interi con il dare e avere è tra l’altro tipicamente indiano: i numeri negativi sono nati proprio in questo modo). A parte questo, però, ho trovato il libro piuttosto confusionario, mischiando livelli diversi; non lo consiglierei per capire come si è arrivati ai complessi.
Il Fibonacci Day (il 23 novembre, 11/23 in americano) è passato senza molti clamori. Ma il pi greco resta sempre. Fino al 30 novembre potete acquistare il mio libro