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matematto non praticante

Letta non ne imbrocca una

Mah. Sono ormai abituato a vedere campagne elettorali all’insegna del “facciamo in modo di perdere” (ricordate quando Veltroni non nominava mai Berlusconi ma parlava del “leader dello schieramento avversario”?). Ma le mosse di Letta, dal chiedere voti perché la destra non ottenga la maggioranza qualificata al lamentarsi perché è stato ridotto il Parlamento senza fare una legge elettorale (chi è che ha votato in parlamento per quella riforma? E chi è che governava ma non ha fatto una legge elettorale?), stanno superando ogni record, e fanno rimpiangere la strategia dell’opossum. Diciamo che alla fine voterà PD giusto lo zoccolo duro dei vecchietti, mi sa.

il mistero del magnetino scomparso

Io ho un ciclocomputer (wired, l’unica volta che ho provato un wireless mi dava dati casuali; inoltre non ho voglia di usare il telefono anche per questo). Alcuni mesi fa il magnetino che si attacca a un raggio della ruota e che permette al sensore di calcolare la distanza percorsa tirò gli ultimi, e così ne comprai uno da Decathlon. A inizio agosto, l’ultimo giorno di ufficio, dovetti uscire a metà pomeriggio per andare dal medico: mentre pedalavo mi accorsi che il contachilometri non funzionava. Vabbè, si sarà sfasato il sensore, ho pensato: arrivato dal medico mi sono però accorto che il magnetino mancava proprio, mentre ero certo che al mattino c’era ancora.

È possibile che il magnetino sia caduto, ma la cosa mi pare molto improbabile: sarebbe stato molto più probabile trovarlo sceso in basso perché si era svitato un pochino. Insomma, se dovessi scommettere immagino che qualcuno me l’abbia tolto mentre avevo la bici parcheggiata in ufficio. Belle cose, vero?

Chi la dura la vince

Magari ricorderete che alcuni anni fa andai in causa contro la mia azienda perché parte di un aumento contrattuale non ci era stato dato perché assorbito nei superminimi: quella parte però non era pensionabile né generava TFR, e quindi il nostro stipendio totale in pratica si riduceva di qualche euro. In primo grado vincemmo, ma il giudice di appello (che non era un giudice del lavoro) ribaltò la sentenza. Amen.

A fine luglio scoprii per caso che una sentenza a Roma diede ragione ad altri miei colleghi, ma ormai mi ero scottato una volta. Però allegata a quella sentenza c’era anche un documento che avevo inutilmente cercato: l’accordo di armonizzazione che nel 2004 normò il passaggio da Saritel (contratto grafici editoriali) a IT Telecom (contratto telecomunicazioni). In quel’accordo c’era scritto che la differenza tra i minimi contrattuali e il nostro stipendio diventava un superminimo non assorbibile. Visto che dal 2004 non ho più preso nessun aumento ad personam, presi il PDF dell’accordo e lo mandai alla mia HR. L’altro giorno mi arrivò la risposta: «La voce Ad Personam Ass che è stata registrata in sap non è corretta. Ho provveduto a rettificare con “AD Personam Non Assorbibile” come da accordo Saritel e ripristinare l’importo iniziale».

Non che sia una cifrona, se non ho fatto male i conti sono una trentina di euro netti al mese, ma tutto fa brodo; soprattutto, giustizia è fatta :-)

commuting time

In questi giorni non posso andare in ufficio in bicicletta (tempo tipico di viaggio: 17 minuti da casa alla timbratrice). Ieri sono andato con i mezzi: 35 minuti. Oggi sono andato a piedi, camminando a buon passo: 35 minuti per circa 3700 passi. Banalmente, devo prendere tre linee diverse di metropolitana per tre, due e una fermata rispettivamente, oltre a un pezzo a piedi per raggiungere la prima linea – l’alternativa è una fermata di tram, ma l’attesa prevista lunedì era cinque minuti) e uno dall’ultima linea all’ufficio. Se vado a piedi posso seguire una linea abbastanza retta.
Il problema è insomma il fatto che Milano è una città a pianta radiale e oltre la 90-91 non ci sono linee tangenziali nella parte nord della città…

Night, Rain, and Neon (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Leggendo questo libro, ho finalmente capito perché a me il cyberpunk non piace. Banalmente, molti autori pensano che sia sufficiente aggiungere nanobot, ambienti post-apocalittici, un lessico pieno di abbreviazioni più o meno comprensibili e roba simile per costruire un racconto. Mah: più che altro puoi riempire un po’ di pagine, ma nulla più. Tanto per dire, ho abbandonato vari racconti, cosa che non faccio praticamente mai: “Tabula Rasa” di Danie Ware mi era assolutamente incomprensibile, per esempio. Alcuni racconti meritavano un po’: “Assets” di Keith Brooke ed Eric Brown, “The Still Small Voice” di Louise Carey, ci sarebbe stato anche “A Game Of Clones” di Justina Robson, se solo avesse aggiunto un po’ di profondità. Insomma, potevo tranquillamente farne a meno.

(Michael Cobley (ed.), Night, Rain, and Neon : All New Cyberpunk Stories NewCon Press 2022, pag. 318, € 5,75, ISBN 9781914953224)
Voto: 2/5

con i loro tempi

ieri sera (domenica 4 settembre) alle 23:11 Enjoy ha risposto a una mia domanda sulle tariffe, domanda che avevo inviato il 30 giugno. A onor del vero, anche se l’inizio della mail era precotto, nel resto del messaggio la risposta è stata puntuale, quindi qualcuno ha effettivamente letto la mia mail.

Ma la cosa più interessante è che il titolo del messaggio (che è un reply a quello che avevano ricevuto loro) è “RE: [Suspicious email sender] Customer: Enjoy Milano – Richiesta Informazioni – Info Generali”. Cos’ha di così brutto il mio indirizzo email per essere considerato sospetto?

Countle

Tra le versioni per così dire “numeriche” di Wordle, Countle potrebbe ricordare qualcosa ai vecchietti come me che guardavano Paroliamo e contiamo su Telemontecarlo. La schermata è davvero minimalista: in alto a destra c’è un timer che va inesorabilmente avanti, in alto a sinistra un punto interrogativo che dà le spiegazioni, in mezzo un numero (l’obiettivo), sei altri numeri (i mattoncini) e le quattro operazioni. Scopo del gioco è ottenere il numero obiettivo usando i sei mattoncini e le quattro operazioni.
Il mio primo tentativo è durato un’ora: arrivavo a un’unità dall’obiettivo, ma non riuscivo proprio a completarlo… tanto a quanto vedo non ci sono statistiche né altro, quindi cambia relativamente poco.

Quizzino della domenica: ciapanò

Un’urna contiene 80 palline: 4 arancioni, 10 rosse, 16 verdi, 22 gialle, 28 azzurre. Se ne tirano fuori 40, e il punteggio che si ottiene è il seguente: 1 punto per ogni pallina arancione, fino a un massimo di 2 punti (quindi se si sono pescate tre o quattro palline arancioni si guadagnano solo due punti); 1 punto per ogni pallina rossa, fino a un massimo di 5 punti; 1 punto per ogni pallina verde, fino a un massimo di 8 punti; 1 punto per ogni pallina gialla, fino a un massimo di 11 punti; 1 punto per ogni pallina azzurra, fino a un massimo di 14 punti. Il massimo punteggio che si può sperare è 40 punti, se per ogni colore si pesca esattamente la metà delle palline di quel colore. Ma qual è il minimo punteggio possibile che si può ottenere?

[cinque palline]
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p607.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Dai Problem of the Week di Stan Wagon: immagine di pnx, da OpenClipArt.)