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matematto non praticante

Invalsi: Chi è che non sa leggere e far di conto?

Il Giornale: Un maturando su due non capisce ciò che legge
Corriere: in italiano e matematica insufficiente uno studente su due
Repubblica: Metà dei maturandi insufficiente nella lingua nazionale

In rete oggi c’è una polemica sul fatto che i giornalisti che hanno commentato il rpporto Invalsi 2023 non hanno capito nulla di quello che c’è scritto, e non è vero che metà dei maturandi non sappia comprendere un testo. (Vedi per esempio il post di Leonardo su FB).

Ma che dice efettivamente il rapporto Invalsi? Potete leggerlo da voi. Il testo incriminato è a pagina 75. Quello che il rapporto non dice è che si può anche non raggiungere il livello 1, o almeno in terza media c’è scritto così sul foglio degli esiti. Quindi, se vogliamo chiederci chi non sa comprendere per nulla un testo in italiano, il rapporto non ti dà quei dati. (E lasciatemi aggiungere che se in quinta superiore non raggiungi il livello 1 sei messo molto, molto male. Posso capirlo fino in seconda superiore, visto che c’è l’obbligo scolastico ed è preferibile mantenerti nell’ambiente scolastico anche se purtroppo hai pesanti deficit cognitivi, perché hai comunque dei vantaggi; ma dopo?)

Datto questo, al livello 1 lo studente «Coglie il punto di vista dell’autore e lo scopo di un testo se chiaramente espressi e ripetuti in più punti» mentre l livello 2 «Se guidato, coglie il senso del testo, ad esempio scegliendo tra formulazioni sintetiche alternative». In nessuno dei due casi si può dire che è un analfabeta funzionale; ma allo stesso tempo il rapporto stesso afferma che « il livello 3 rappresenta la soglia minima di adeguatezza, mentre i livelli 1 e 2 indicano livelli di risultato non adeguati» ribadendo quanto specificato nella pagina precedente:

Sulla base delle descrizioni contenute nella tavola 4.1.1, considerando il Paese nel suo complesso senza distinzioni in base agli indirizzi di studio (tavola 4.4.1), si può affermare che solo poco più della metà delle studentesse e degli studenti raggiunge almeno il livello 3 in Italiano (50,7%), ovvero il livello che rappresenta gli esiti in linea con gli aspetti essenziali previsti dalle Indicazioni nazionali.

Tecnicamente sarebbe stato insomma più corretto scrivere “uno studente su due non raggiunge una comprensione sufficiente di un testo”, come hanno fatto Repubblica e Corriere; ma per una volta non posso lamentarmi più di tanto della semplificazione del Giornale. Quello su cui mi lamento sul serio (e che fa il paio con quello che scrissi lunedì) è il solito svarione matematico dell’ANSA, dal cui lancio tanto avranno copiato praticamente tutti. Ecco cosa scrive:

Metà dei giovani che termina le superiori non è in grado di comprendere quel che legge; solo il 51% raggiunge il livello base, con un divario tra Nord e Sud di 23 punti; in Matematica il 50% degli studenti (invariato rispetto al 2022) raggiunge il livello base con un divario tra le aree fino a 31 punti. In Inglese il 54% degli studenti raggiunge il B2 nella prova di reading (+2% rispetto al 2022) e il 41% in quella di listening (+3% sul 2022 e + 6% dal 2019).

Ho il sospetto che chi arriva a livello 1 e 2 degli Invalsi (ma forse anche al 3) non abbia gli strumenti necessari per capire che i punti di divario sono calcolati rispetto al punteggio dei test, che hanno una media che al momento si aggira sul 185. Questi “23 punti” non significano nulla al lettore, a meno che non vada a leggere il rapporto a pagina 83 dove è spiegato che sono “pari all’apprendimento presunto di oltre due anni di scuola”. Ecco: se vuoi proprio rimarcare la differenza tra nord e sud perché non lo dici così? hai paura che la gente si spaventi davvero, mentre scrivere il numero è opaco? O all’opposto pensi che così la gente creda che la differenza sia ancora maggiore? Sono questi gli (ab)usi della matematica che mi rendono triste.

Concorso esterno in associazione mafiosa

Probabilmente stavolta il mio pensiero si discosterà da quello dei miei ventun lettori, ma sono d’accordo almeno in linea di principio con le affermazioni di Carlo Nordio secondo cui bisogna “rimodulare” (qualunque cosa ciò significhi, e il problema è al più quello) il concorso esterno in associazione mafiosa.

Tipicamente c’è la partecipazione attiva a una associazione a delinquere, la partecipazione passiva (si fa parte dell’associazione ma non si fanno azioni specifiche) e il favoreggiamento (non si fa parte dell’associazione, ma si aiutano i suoi membri pur sapendo che così si favorisce l’associazione). Cosa sarebbe il concorso esterno in associazione mafiosa? Non è dato di saperlo, e quel che è peggio non c’è nemmeno uniformità tra i giudici. Ecco: diciamo che se Nordio avesse detto “normiamo in maniera chiara e certa le condizioni di appartenenza a un’associazione mafiosa” forse sarebbe stato meglio per tutti, tranne ovviamente che per il Fatto Quotidiano…

Sensori per angoli ciechi: adelante con juicio

angolo cieco

se volete, potete cliccare e comprarvi gli adesivi

E così il comune di Milano ha deciso: i camion e i bus che circolano in città dovranno avere il sensore per gli angoli ciechi (e gli adesivi come quelli francesi, sia mai che qualcuno non si accorga che un camion può tagliarti la strada senza vederti).
Premesso che non credo che il risultato cambierà molto, c’è una cosa che non capisco. Posso capire che anche se l’obbligo per i mezzi più grandi parta da ottobre ci sia una deroga di 14 mesi (fino al 31 dicembre 2024) per chi l’ha comprato e non ancora installato. Ecco, forse sei mesi sarebbero stati sufficienti, ma magari in due mesi e mezzo non si possono costruire abbastanza sensori e quindi si sono tenuti i tempi più lunghi. Ma mi spiegate perché per i mezzi grandi-ma-non-troppo per cui l’obbligo dei sensori scatta a ottobre 2024 c’è questo periodo di grazia fino a fine dicembre 2025? Non c’è abbastanza tempo per portarsi avanti col lavoro?

Statistiche del sito per giugno 2023

A giugno visitatori e visite sono rimasti stabili, mentre sono state viste meno pagine.

Visitatori unici 13.834 (+231)
Numero di visite 37.487 (+316)
Pagine accedute 134.609 (-21606)
Hits 317.158 (-14914)
Banda usata 4,53 GB (-0,29 GB)

Solo sabato 18 giugno sotto le 1000 visite (890), il massimo martedì 13 con 1578 visite. Media 1249. La Top 5:

  1. Alessandro Orsini, Wikipedia e querele: 1556 visite
  2. Quizzino della domenica: Vela: 713 visite
  3. Le prese per i fondelli di Trenitalia: 583 visite
  4. Eupnoico: 523 visite

Per le pagine evergreen, sopra le 500 visite c’è il solito romanaccio (823).

Nelle statistiche Google: 3001 clic da mobile (-222), 1067 da desktop (-155) e 87 da tablet (-8). Le prime 10 query:
161 zolva1 sms
128 insulti romani
86 alessandro orsini wikipedia
50 zolva1
50 il salto del cavallo soluzione settimana enigmistica
48 paziente eupnoico
48 xmau
45 indovinello 100 prigionieri cappelli bianchi e neri
42 problemi di logica
39 orsini wikipedia

Mi stupiscono le ricerche (errate, del resto) su un gioco del 2012 e quelli che cercano xmau senza andare direttamente su xmau.com :-)

L’attivazione dei libri scolastici


Devo aver già scritto tre anni fa di come le case di editoria scolastica affossino il dettato di legge che prevede che tutti i libri debbano essere consultabili digitalmente. Certo, lo si può fare. Ma mai direttamente con un pdf o un epub, metti caso che qualcuno cominci a copiare le edizioni digitali. (Non che io abbia mai visto uno studente studiare su un libro in formato elettronico, ma lasciamo perdere). Quindi ci sono le app per PC, con un fattore di usabilità che tende asintoticamente a zero. Le app, non una singola app. Accordarsi per usare un’unica app sarebbe stato evidentemente un rischio. (E non parlatemi dello zaino digitale. Ci ho perso mezz’ora per capire quale fosse la scuola di Jacopo, e alla fine ho tirato a indovinare. (Per la cronaca, dovevo scegliere “Istituto Tecnico Settore Tecno”. Sì, l’ho copincollato tutto.) Ah, non è nemmeno possibile scrivere qualche lettera, tipo “tecnico”: bisogna scorrere la lista).

Ma anche solo attivare l’app è un terno al lotto. L’editore La Scuola (che ora è con Sei) ti fa copiare gli illeggibili codici del bollino siae. Paravia – quindi Pearson, almeno per il momento, finché non diventerà Sanoma – ha messo un gratta e vinci con trentuno caratteri da digitare. Per darvi un’idea, le licenze Windows si accontentano di 25 caratteri… I trentuno caratteri sono tutte lettere maiuscole: se uno prova a scriverle minuscole l’attivazione ovviamente non va a buon fine. Alla fine mi chiedo quanti si sbattano ad attivare i contenuti digitali. (Bisogna però dire che scrivendo alle varie case editrici i problemi si risolvono quasi subito: di nuovo, mi chiedo se questo dipenda dal fatto che l’assistenza clienti non è ingolfata perché nessuno si cura di registrare le versioni elettroniche…)

Come non usare gli Invalsi

L’altro giorno ho visto questo post su Facebook. (Se non vedete FB, nema problema: c’è la figura che ho copiato e il testo “Per chi dice – specialmente a sinistra – che Invalsi non serve a niente. E‘ invece fondamentale per rivelare e misurare le diseguaglianze. Se non le conosci, come fai a combatterle?”) Il problema è che il contenuto di questa immagine è praticamente nullo. Non perché manchino dei dati, per esempio quelli degli studenti del centro Italia: possiamo immaginare che siano intorno alla media e quindi non sono stati ritenuti interessanti. Quello che manca è la definizione di quale sia la scala dei punteggi in questione. Che gli studenti di sud_isole (qualunque sia la ripartizione) abbiano 18 punti in meno della media non significa nulla: se la media è 50, quindi i valori sono da 0 a 100, 18 punti sono tanti ma se la media è 500 lo scarto non è poi così ampio.

Ho passato qualche minuto a guglare e ho trovato la fonte: il Rapporto Invalsi 2022 (la tabella è a pagina 45). Se si va a confrontare la tabella con quella a pagina 41, si scopre che il punteggio massimo possibile è 300, che il livello 3 ha un punteggio tra 190 e 210 (sotto il punteggio 100 si ottiene una specie di valore 0, e da quanto penso di aver capito quei non-risultati non vengono conteggiati) e quindi i 18 punti sono praticamente metà di un livello, il che in effetti è parecchio significativo. Però per l’appunto ho dovuto cercare altri dati per mettere quella tabella nel giusto contesto: se non lo si fa a mio parere non si fa altro che confermare la scarsa competenza statistica della gente, che è convinta che basti mostrare dei numeri per affermare la propria tesi.

Il tempismo di Enjoy

A maggio avevo bisogno di un’informazione su come veniva calcolata la tariffa giornaliera di Enjoy, perché da sito non è chiaro. Compilo il form, e quando dopo ventiquattr’ore vedo che non ho nessuna risposta telefono direttamente al call center per ottenere l’informazione.

Ieri (8 luglio, 64 giorni dopo) mi è arrivata la risposta di Enjoy. La chicca migliore è il titolo del messaggio, con [Suspicious email sender]. Io posso anche capire che il mio indirizzo email sia sospettoso, ma come vedete dalla schermata la mail è arrivata via form. D’accordo, un qualunque indirizzo email scritto in un form è sospettoso, ma proprio per quello un sistema un minimo furbo avrebbe scritto qualcosa tipo “unverified mail address” rimanendo sul neutrale. Enjoy no, vvuole farci sapere che loro sì che sono attenti ai mittenti!