Ed ecco di nuovo le mie analisi tipicamente sballate sul voto degli italiani! Occhei, qui non avevamo grandissime città, ma qualcosa si può comunque vedere. Il Post afferma che chi ne esce peggio è la Lega, sorpassata da Fratelli d’Italia anche in molte città del nord. Mah. È chiaro che Salvini è sempre più in difficoltà e che non gli riesce affatto bene fare il leader di lotta e di governo; e non può uscire dal governo perché gli altri leghisti fanno uscire prima fuori lui. Però mi chiedo cosa dire allora di M5S, che mi sembra sciolto come neve al sole sia dove ha corso da solo sia dove era alleato al PD.
Per quanto riguarda il PD, Sky potrà anche dire che è vincente; a me non pare affatto così. Diciamo che è più o meno riuscito a galleggiare, fors’anche a prendere qualche cosa in più rispetto a cinque anni fa, ma mi pare chiaro che il trend del passato che vedeva il centrosinistra vincere le elezioni locali e perdere quelle nazionali ormai non c’è più. L’unica sua speranza è che nei ballottaggi si litighi ancora dall’altra parte, e quindi la maggioranza (molto) relativa dei primi turni regga. Ma ho dei dubbi. Meloni invece ha vinto, e qui dubbi non ce ne sono. Vedremo se riuscirà a mantenere questo vantaggio fino all’anno prossimo: abbiamo visto che i pochi elettori che votano ancora sono parecchio volatili…


![[la piazza di Dominosa]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2022/06/q590a.png?resize=422%2C422&ssl=1)
Marco Ferrari è una garanzia. Non fidatevi quando si schermisce e dice di non essere poi chissà quale esperto: potete essere certi che il testo che leggerete non è solo scientificamente corretto, ma anche piacevole, oltre che istruttivo. Ma cosa vuol dire “costruire un alieno”? Semplice, si fa per dire. L’evoluzione ci ha fatti diventare (non solo noi, ma la biosfera tutta) quello che siamo: ma quanta parte dello sviluppo della vita potrebbe essere per così dire inevitabile e quanta invece il frutto del caso? Ferrari, tralasciando di solito concetti come la vita basata sul silicio per i quali abbiamo troppi pochi dati per fare ipotesi che non siano del tutto campate in aria (“Potevamo stupirvi con gli effetti speciali: ma questa è scienza, non fantascienza!”) fa una storia di come la vita è apparsa e si è sviluppata sull’unico pianeta che abbiamo a disposizione, e a ogni passo mostra come un cambiamento delle condizioni di base porterebbe a una linea evolutiva del tutto diversa.