Archivi annuali: 2022

Joseph Ratzinger

Il Post cita un brano del libro con la sua ultima intervista, dove il papa emerito Benedetto XVI nega decisamente di essersi dimesso a causa dello scandalo “Vatileaks” sulla gestione delle finanze del Vaticano. Probabilmente è almeno in parte così: ma sono convinto che la serie di scandali (pensate solo alla pedofilia) era diventata un peso sempre più grande, e le forze di Ratzinger stavano scemando. Devo però dire che le sue dimissioni me l’hanno fatto diventare più simpatico.

Ho ancora oggi forti dubbi sulla sua capacità di fare il papa (“il pastore tedesco”, come titolò il Manifesto alla sua elezione); ma quei dubbi ce li ho anche su Paolo VI, altro uomo fondamentalmente di Curia, anche se Giovanni XXIII l’aveva mandato a Milano “a farsi le ossa”. Ratzinger è però sicuramente stato uno dei più grandi teologi contemporanei, ma anche una persona di spirito, anche se a prima vista non appariva: la presa per i fondelli nella sua risposta alle domande di Odifreddi era da incorniciare.

Resta solo da capire cosa farà ora Bergoglio. Le voci di sacrestia dicevano che avrebbe voluto dimettersi anche lui, ma non voleva un pianeta con tre papi: vedremo entro fine marzo se era davvero così.

Ultimo aggiornamento: 2022-12-31 22:45

La tempesta in un bicchiere (libro)

Io e la fisica non siamo mai andati molto d’accordo. All’università il mio “senso fisico” era un predittore abbastanza infallibile, purché lo considerassi come correlazione inversa, nel senso che se tra le possibilità A e B io ritenevo giusta A, allora dovevo usare B per arrivare alla soluzione corretta.
Questo libro mi sarebbe servito parecchio ai tempi: non tanto per imparare le formule – non ce ne sono, nei ringraziamenti Czerski termina menzionando il suo vecchio mentore e sperando che non si lamentasse perché ci sono troppe PAROLE e troppo pochi DIAGRAMMI – quanto per riuscire a vedere le cose in modo più comprensibile. Forse le parole che usa sono sin troppo banali: ma almeno riescono a dare un’idea di base di cosa c’è dietro la fisica, parlando di cose che possiamo vedere accanto a noi. Credo che questo libro sia perfetto per un ragazzo più o meno curioso. La traduzione di Alberto Agliotti è generalmente buona, con un paio di cadute (non stai “a Rhode Island” e l’ingenuity non è l’ingenuità).

(Helen Czerski, La tempesta in un bicchiere : Fisica nella vita quotidiana [Storm in a Teacup], Bollati Boringhieri 2017 [2016], pag. 281, € 22, ISBN 9788833927589, trad. Alberto Agliotti)
Voto: 5/5

Ultimo aggiornamento: 2023-05-10 15:40

Poste Italiane e il codice BB1

La badante di mio suocero doveva attivare l’app di BancoPosta e non ci riusciva. Chiamano me, recupero username e password, mi accingo a inserire la sua carte… e mi trovo un “errore BB1”. Le ricerche su web non sono molto utili: in effetti tra i loro consigli c’era quello di aggiornare l’app, cosa che ho fatto ma senza risultati, e quindi siamo bloccati. Decido allora di chiamare PosteItaliane. Dopo un dialogo surreale con la loro AI più stupida della media, parlo con un’operatrice che mi dice che BB1 è un errore di sistema, con ogni probabilità dovuto ai troppi errori (e fin qui ci siamo), e che bisognava aspettare 24 ore per riprovare. Ecco, qui invece non ci siamo per nulla. Capisco che in caso di errori il sistema si premunisca e faccia un blocco, ma che il blocco non sia eliminabile da un supervisore, poprio no. Sì, ci sono soldi in gioco, ma non stiamo parlando di un caveau. Ma chi ha scritto quel software?

Ah: siamo poi andati all’ufficio postale e lì miracolosamente è funzionato tutto al primo colpo. Sarà stata l’aria di casa.

Eataly Genova, ottima attenzione al cliente

Ieri siamo stati a Genova, e come ci capita spesso siamo stati a mangiare a Eataly. Mi sto ancora chiedendo che sia l’insalatina primavera simbiotica insieme al mio hamburger, ma tant’è. Cecilia e Jacopo avevano ordinato una pizza alla diavola: mentre la cameriera le stava portando, glien’è caduta una e così il povero Jacopo ha dovuto aspettare un po’, neanche poi troppo, perché gliela rifacessero. Alla fine, quando abbiamo pagato, per scusarsi dell’inconveniente non ci hanno fatto pagare quella pizza.

Non me lo aspettavo: in fin dei conti non è che ci sia stato chissà quale problema. È vero che il loro costo marginale non era così alto, ma quello che conta è il principio, e a Eataly si sono comportati davvero bene.

L’invecchiamento di Wikipedia


Questo è un frammento della voce attuale di Wikipedia sulla rete tranviaria di Nizza. Tutto bene, se non fosse per il fatto che la linea 2 è in funzione dal 2019 (sono un po’ più veloci di noi, mi sa).

Non è la prima volta che mi è capitato di trovare voci create e poi lasciate lì a vegetare senza aggiornamenti. È ovvio che nessuno è obbligato a mantenere a vita una voce: però casi come questo fanno capire che non bisogna mai dare per scontato quello che si trova scritto…

(L’altra faccia della medaglia è la cancellazione immediata dei cosiddetti “recentismi”, aggiunte su fatti del giorno che tra qualche mese saranno giustamente considerati inutili…)

Jetpack Social a pagamento

Io scrivo i post sui miei blog, e poi generalmente li condivido su Twitter e Facebook, a volte anche su Linkedin, raramente su Tumblr. Per farlo, usavo Jetpack Social (di Attomatic, quelli di WordPress). L’altro giorno mi sono accorto che c’era una scritta “You currently have 21 shares remaining”, e ho scoperto che da qualche settimana la condivisione è limitata a 30 item al mese, a meno che non voglia pagare 12 euro al mese e arrivare a 1000 condivisioni al mese. Non che te lo dicano sul sito… anzi lo danno ancora free.

Sto cercando di capire quali sono le alternative possibili: NextScript, Social Media Auto Publish o Blog2Social parrebbero le migliori. Ma ci penso con calma.

il customer care Autogrill lavora anche la vigilia di Natale

Venerdì 23 mi sono fermato a pranzarwmo all’autogrill dei Giovi mentre andavamo a Chiavari. Era una pausa usuale prima del covid, perché ci trovavamo molto bene. Stavolta l’esperienza è stata bruttissima. Ho scritto un reclamo venerdì sera tardi e mi hanno risposto sabato a pranzo. Nulla di eclatante, ma a meno che non usino una AI così sofisticata da chiedere se era Giovi ovest oppure est significa che un poveretto lavora la vigilia di Natale… (io mi aspettavo un’eventuale risposta martedì, in effetti)

Aggiornamento (29 dicembre) A santo Stefano mi era arrivata una chiamata da un numero mobile che non conosco, e l’ho lasciata. Stamattina il numero mi ha richiamato, e io l’ho persa. Poi ha chiamato un fisso, ed era la sede di Autogrill, che oltre a scusarsi mi hanno detto che appunto quel numero era del punto vendita, se volevo parlare con il capo area (no, che me ne faccio?) E che mi offrivano un “coffee drink” (no grazie, messa così sembra tanto una presa per i fondelli). La mia domanda è se il mio reclamo fosse stato così assertivo, per evitare altri termini, oppure non ci siano poi così tanti reclami…

Ultimo aggiornamento: 2022-12-29 11:41