Il Post cita un brano del libro con la sua ultima intervista, dove il papa emerito Benedetto XVI nega decisamente di essersi dimesso a causa dello scandalo “Vatileaks” sulla gestione delle finanze del Vaticano. Probabilmente è almeno in parte così: ma sono convinto che la serie di scandali (pensate solo alla pedofilia) era diventata un peso sempre più grande, e le forze di Ratzinger stavano scemando. Devo però dire che le sue dimissioni me l’hanno fatto diventare più simpatico.
Ho ancora oggi forti dubbi sulla sua capacità di fare il papa (“il pastore tedesco”, come titolò il Manifesto alla sua elezione); ma quei dubbi ce li ho anche su Paolo VI, altro uomo fondamentalmente di Curia, anche se Giovanni XXIII l’aveva mandato a Milano “a farsi le ossa”. Ratzinger è però sicuramente stato uno dei più grandi teologi contemporanei, ma anche una persona di spirito, anche se a prima vista non appariva: la presa per i fondelli nella sua risposta alle domande di Odifreddi era da incorniciare.
Resta solo da capire cosa farà ora Bergoglio. Le voci di sacrestia dicevano che avrebbe voluto dimettersi anche lui, ma non voleva un pianeta con tre papi: vedremo entro fine marzo se era davvero così.
Ultimo aggiornamento: 2022-12-31 22:45