[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Non è banale mettersi a leggere il terzo volume di una trilogia senza sapere nulla degli altri due. Confesso che ho passato le prime 40 o 50 pagine piuttosto sperso: non capivo praticamente nulla di cosa stava succedendo. Do però atto a Martin Matthews di essere riuscito a inserire nel corso della trama abbastanza riferimenti per farmi entrare nella storia, il che mi ha permesso di avanzare poi molto rapidamente nella seconda metà del libro, che è un continuo susseguirsi di eventi. È rimasto qualche filo che non si è ritrovato – a me piace finire un libro e vedere che tutti i tasselli abbiano un senso nell’opera. Matthews porta il concetto di realtà virtuale a conseguenze piuttosto estreme, pur rimanendo in un futuro non troppo lontano e con parecchi ricordi del mondo degli arcade. Direi che gli appassionati di fantascienza di azione apprezzeranno il libro, anche se consiglierei loro di partire dal primo volume, Moria Versus The Nightmare Machine :-)
(Martin Matthews, Moria Versus the Universe, Black Rose Writing 2021, pag. 423, € 6,79, ISBN cartaceo 9781684338290)

A dire il vero Giovanni Sebastiani è un fisico e non un matematico, lo dice anche lui nel libro. Ma a parte che lavora in un istituto matematico del CNR, conoscenti comuni mi assicurano che la sua forma mentis è in effetti più da matematico che da fisico. Ad ogni modo, in questo libro Sebastiani racconta una sua giornata – spero non “tipo”… – mostrando come la matematica ne faccia parte per il suo lavoro ma anche su cose di cui tipicamente non ci accorgiamo. Lo stile molto colloquiale lo rende ideale per chi si è sempre chiesto che cosa mai possa fare un matematico nella vita: tante cose, ve lo assicuro.