Archivi annuali: 2020

la colpa non è tua ma di chi ti intervista

quanti sono gli asintomatici?Venerdì scorso il Corsera ha pubblicato un’intervista a Giorgio Palù: «un’autorità indiscussa nel campo della virologia, professore emerito dell’Università di Padova e past-president della Società italiana ed europea di Virologia.» (tradotto: un pensionato.) Palù comincia affermando «Ecco, parliamo di “casi”, intendendo le persone positive al tampone. Fra questi, il 95 per cento non ha sintomi e quindi non si può definire malato, punto primo.»

Bene. Come scrive per esempio su Twitter Lorenzo Ruffino, basta andare a prendere il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità al 13 ottobre (PDF) e a pagina 21 si legge che a quella data gli asintomatici erano il 55,9%. Non esattamente il 95%, nemmeno sommando i paucisintomatici (che non capisco perché separare da quelli con i sintomi lievi), che sono il 15,7%. È comprensibile che a Palù mancasse il frisson dell’intervista, e quindi si sia subito fiondato a rispondere. È deprecabile che non abbia neppure controllato i dati reali prima di parlare. Ma è inaccettabile che una giornalista del principale quotidiano italiano non abbia pensato di verificare i dati prima di pubblicare l’intervista, dati che per l’appunto non erano poi così difficili da trovare. Ed è inammissibile che a questo momento – e ormai direi in saecula saeculorum – la versione web dell’articolo non abbia una nota in cui si avvisi l’incauto lettore che i dati ivi riportati non corrispondono a verità, nonostante la polemica sia divampata su Twitter. Sì, è anche vero che non è affatto detto che chi ha davvero potere al Corsera legga Twitter, o gliene importi alcunché. Però capite anche voi che non è che si possa piangere per il giornalismo morente quando abbiamo già gli zombie…

brancolare nel buio dopo otto mesi

Le misure decise ieri dal governo saranno inutili nella migliore delle ipotesi. E lo sarebbero state anche se prese due settimane fa, quando era chiaro a tutti quelli che hanno un minimo di dimestichezza con i numeri cosa sarebbe successo oggi. Dico “nella migliore delle ipotesi” per l’ottima ragione che sicuramente sono esiziali per chi è colpito, senza nessuna evidenza che siano loro gli untori. Cinema, teatri, palestre erano controllatissime. Su bar e ristoranti ho il sospetto che la situazione fosse molto più variegata, ma nella maggior parte dei casi le misure fossero rispettate. Poi è ovvio che io ho continuato a trovarmi sui mezzi pubblici gente con mascherina giù, mascherina che lascia il naso fuori, che mangiava (!). Ma nessuno si è messo a sanzionare questa gente, che ha molte più probabilità di portare contagio di chi va al cinema. A questo giro era l’Italia ad avere qualche settimana di tempo in più per stringere le maglie: e tutti quelli che contavano hanno preferito dire “visto come siamo bravi?”. Non solo non c’è un piano B e un piano C da attivare immediatamente a seconda di quanto l’indice di contagio cresca, ma si è visto benissimo che non avevamo nemmeno un piano A. Tutto questo era comprensibile a marzo. A ottobre no. Vedrete che succederà a novembre.
(Parlo male del governo perché sono loro che avrebbero dovuto avere in mano la soluzione. Dell’opposizione taccio per carità di patria)

Ultimo aggiornamento: 2020-10-26 10:43

Quizzino della domenica: in media stat virtus

Un numero è composto da tre cifre diverse, nessuna uguale a zero. Esso è uguale alla media aritmetica dei sei numeri che si ottengono permutando l’ordine delle sue cifre; inoltre è il più grande con questa caratteristica. Qual è il numero in questione?


sei permutazioni

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p480.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Prisma, settembre 2020.)


Armonia e accompagnamento al pianoforte (libro)

[copertina] Premessa: io amo dire di avere studiato armonia sulle canzoni dei Beatles. In realtà una quarantina abbondante di anni fa avevo letto una buona metà del Rimsky-Korsakov, senza capirci davvero molto. Insomma si può dire che sono un falso principiante. Il mio problema con questo libro (Massimo Colombo, Armonia e accompagnamento al pianoforte : guida a stili ed arrangiamenti pop, rock, jazz e latin, Dantone 2019, pag. 172, € 21,89, ISBN 9788863887549) è che non mi sono trovato un percorso logico spiegato delle funzioni dell’armonia. I collegamenti logici ogni tanto me li facevo io, ma semplicemente perché mi ricordavo qualcosa di quello che avevo letto in passato. Alla fine mi sa che possa andare bene per chi vuole provare a fare qualcosa al pianoforte (la seconda parte del libro) oppure vuole semplicemente sapere come si formano gli accordi.

papa Francesco e gli omosessuali

Non è che di per sé sia così strano che un papa chieda una copertura legale per le coppie omosessuali. La cosa non ha nulla a che fare con la fede e la dottrina, ed è un secolo e mezzo che il papato non ha più un potere temporale e quindi non si deve preoccupare di fare leggi terrene.

Ma da quanto ho capito, la cosa interessante è che qui da noi tutti parlano di questa “apertura” come se fosse pensata per l’Italia, quando nel documentario Bergoglio parla in spagnolo…

Ultimo aggiornamento: 2020-10-23 16:54

Reading 5×5 x2 – Duets (ebook)

copertina [Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Metaphorosis è davvero un bell’esperimento per la pubblicazione di racconti di fantascienza e fantasy contemporanea – purtroppo più la seconda che la prima, ma non è colpa loro. Questo libro del loro editore Verdage (B. Morris Allen (ed.), Reading 5×5 x2 – Duets : Verdage 2020, pag. 374, € 7,16, ISBN 9781640760455), il secondo con questo tema, raccoglie “duetti”: cinque scrittori formano tutte le coppie possibili tra di loro (sono 10, se ve lo chiedeste) per scrivere un racconto, e in più ci sono cinque racconti “solisti”. Inoltre, come nell’abitudine di Metaphorosis, gli autori parlano del loro processo creativo e di cosa succede a scrivere in coppia. Ciò detto, non sono sicuro che il risultato sia all’altezza delle aspettative. Non è facile scrivere insieme: me ne sono accorto scrivendo un saggio con un amico, e non voglio neppure pensare a come possa essere scrivere racconti. Ci sono però alcune storie che sono interessanti, soprattutto verso la fine del libro (dulcis in fundo): The Relic, di J. Tynan Burke e L’Erin Ogle; Titanotheosis, di David Gallay e Evan Marcroft; Project Blackbook, di J. Tynan Burke e David Gallay; The Blood Dance of Ape and Mouse, di Evan Marcroft e L’Erin Ogle; The Firmament di Douglas Anstruther; e soprattutto Infernal® Policies and Procedures Have Changed, di Douglas Anstruther e J. Tynan Burke. Come vedete, ci sono tutti e cinque gli autori, più o meno con lo stesso numero di opere: insomma è proprio l’alchimia che è difficile da ottenere!

Ultimo aggiornamento: 2020-10-23 08:50

eh, i sondaggi (italiani)

Come sapete, in Italia è vietato diffondere sondaggi elettorali nelle due settimane precedenti al voto. Come anche sapete, per qualche anno abbiamo visto corse di cavalli, qualificazioni di Formula 1, e financo conclavi che davano nomi stranamente simili a leader di partito e dati incongrui con quanto indicato ma compatibili con percentuali di voto. Poi c’è stata una stretta anche su quei post. Solo Fabrizio Rondolino ha sempre continuato imperterrito a postare, senza nemmeno far finta di nascondere i dati. Prima delle elezioni mi ero salvato una schermata – qui a fianco – e ora mi è venuta voglia di controllare cosa è successo. Vediamo:

In Campania il sondaggio diceva De Luca 48,5-52,5, Caldoro 28,5-32,5, Ciarambino 14-18; i risultati sono stati De Luca 69,5, Caldoro 18,1, Ciarambino 9,9.

In Liguria avevamo Toti 52-56, Sansa 36-40; i risultati danno Toti 56,1 e Sansa 38,9.

In Puglia, Fitto 39,5-43,5, Emiliano 36-40, Laricchia 14-18; invece Fitto 38,9, Emiliano 46,8, Laricchia 11,1.

In Veneto, Zaia 72-76, Lorenzoni 16-20, Cappelletti 1,5-5,5; i risultati danno Zaia 76,8, Lorenzoni 15,7, Cappelletti 3,2.

Nelle Marche, Acquaroli 48-52, Mangialardi 35-39, Mercorelli 7-11 contro Acquaroli 49,1, Mangialardi 37,3, Mercorelli 8,6.

In Toscana, Ceccardi 41,5-45,5, Giani 40,5-44,5, Galletti 8-12; alla fine, Ceccardi 40,4, Giani 48,6, Galletti 6,4.

Che possiamo dire? In Liguria, Veneto, Marche i sondaggi ci hanno più o meno preso, nel senso che siamo nei limiti della forchetta. Occhei, tecnicamente Zaia è al 77 contro un 76 teorico, ma non stiamo a sottilizzare. In Campania era stato indovinato il vincitore, ma i dati sono completamente sballati (De Luca +17%, Caldoro -10%, Ciarambino -4% sui limiti della forchetta). Nelle altre due regioni, che benignamente potremmo considerare definite Too close to call, gli errori sono stati comunque importanti: in Toscana abbiamo Ceccardi -1, Giani +4, Galletti -1,5 (sempre sugli estremi della forchetta, non sulla media; altrimenti a che serve dare una forchetta?) e in Puglia Fitto -0,5, Emiliano +7, Laricchia -3.

In pratica, Opinio può tecnicamente dire di avere indovinato tutti i risultati, nel senso che nei quattro casi in cui ha indicato un vincitore sicuro costui ha effettivamente vinto. Ma dal punto di vista del lettore digiuno di statistica i suoi risultati sono stati piuttosto mediocri, se non addirittura erronei. Chi è che sbaglia? Tutti, direi :-) Credo che sarebbe davvero necessario un corso accelerato di lettura dei dati, ma anche una taratura maggiore dei sondaggisti…

Ultimo aggiornamento: 2020-10-22 09:49