Archivi annuali: 2019

Battisti, Wu Ming e confessioni

Molti dei commenti nella mia bolla alla notizia odierna secondo cui Cesare Battisti avrebbe ammesso di avere commesso i quattro omicidi di cui è imputato sono stati del tipo “Ecco, adesso i Wu Ming si dovrebbero vergognare del supporto datogli”. Io non riesco proprio a capire il perché.

Chi mi conosce sa benissimo che la mia stima verso Battisti è nulla, e quella verso i Wu Ming non molto più alta: in quest’ultimo caso soprattutto per i loro metodi, anche se ho il sospetto che la spiataffiata di testo che scrivono ogni volta giochi un ruolo non secondario. Però quando in passato avevo rapidissimamente scorso quanto da loro scritto al riguardo, mi pareva che più che di innocenza nel senso giuridico del termine loro parlassero di una sorta di innocenza “politica”, un modo per chiudere una stagione che ormai è passata. Io non sono assolutamente d’accordo, e anzi sono convinto che questa confessione così tardiva sia dovuta al tentativo appunto di uno sconto di pena a posteriori: ma ciò non toglie che la loro posizione sia logicamente sostenibile e la confessione sia appunto irrilevante nel contesto. Per una volta mi sento più a disagio con i loro detrattori che con loro :-)

Ultimo aggiornamento: 2019-03-25 19:48

Addio ICQ

logo ICQ

logo ICQ (da Wikimedia Commons, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Papirus-64-apps-icq.svg )

Vent’anni fa andava tantissimo di moda ICQ (che si leggeva “I seek you”, “ti cerco”), uno dei primi sistemi di instant messaging. Io come tanti avevo un’utenza ICQ, anzi un UIN, che era 2464356. Almeno fino al 2016 ce l’avevo, mettiamola così.

L’altro giorno si parlava di ICQ e ho provato a connettermi: niente da fare. Ho scritto all’assistenza che mi ha risposto “Ah, l’utenza è stata cancellata per inattività e non si può più recuperare nulla. Se vuoi, fatti un’altra utenza.” Capisco la cancellazione dei (non molti, credo) dati, ma il numero potevano anche lasciarlo disponibile… come avrebbero potuto mandarmi un avviso (l’email ce l’avevano) Ma ora l’azienda è russa, ed evidentemente hanno idee diverse. Direi che potrò sopravvivere anche senza.

L’ineducazione civica via social media

Lasciamo perdere la profezia in stile Fassino. Segnalo solo en passant che il commento di Matteo Salvini su Rami Shehata («A Rami piace lo Ius Soli? Lo potrà fare quando sarà eletto in Parlamento») mostra il solito stile del Capitano, forte con i deboli. (Per completezza, le lacrime di coccodrillo di Graziano Del Rio sono assolutamente ipocrite.)

Il mio punto è un altro. Perché ci sia una legge non serve “essere eletto in Parlamento”, ma serve che il Parlamento voti quella legge. Al più, nella becera deriva di questi ultimi anni, serve andare al governo e promulgare una legge che venga poi votata a colpi di fiducia dal Parlamento. Detto in altre parole, quello che bisogna fare è agire sull’elettorato attivo (chi vota) convincendolo a eleggere come propri rappresentanti persone e partiti che ritengano giusto avere lo ius soli: partiti tra i quali non ci sono certo quelli attualmente al governo (e probabilmente nemmeno la maggior parte di quelli all’opposizione, il che significa che forse prima di farsi eleggere occorre cambiare il pensiero all’interno dei partiti). Tutto questo dovrebbe essere assolutamente banale: né me la sarei presa più di tanto se Salvini avesse detto qualcosa tipo “Noi riteniamo lo ius soli errato come concetto: non è che un singolo atto possa fare eccezione”. In fin dei conti sarebbe stato qualcosa che ci si aspetta da lui. Invece, come al solito, l’ignoranza probabilmente voluta regna sovrana.

Ultimo aggiornamento: 2019-03-24 17:50

_Achille e la tartaruga_ (libro)

C’è un concetto molto bello che apre questo libro (Joseph Mazur, Achille e la tartaruga : il paradosso del moto da Zenone a Einstein [Zeno’s Paradox], Il Saggiatore 2009 [2007], pag. 266, € 12, ISBN 9788856503272, trad. Claudio Piga, link Amazon). Generalmente si afferma che i paradossi di Zenone siano banalmente stati risolti quando i matematici hanno formalizzato i concetti del calcolo infinitesimale. Peccato che questo non sia affatto vero: quello che abbiamo è un formalismo matematico che è in accordo con la nostra esperienza macroscopica, ma che non può dirci nulla su cosa succede a livello ultramicroscopico. Insomma, saper sommare una serie infinita non ci dice nulla se spazio e tempo siano continui o discreti, né cosa succede effettivamente. Mazur, ben tradotto da Claudio Piga, racconta come i paradossi di Zenone siano stati trattati nei secoli, con una serie di divagazioni che solo a posteriori mostrano la relazione con il tema del libro. Insomma, un lato diverso dal solito per la trattazione dei paradossi, che ci ricorda come la matematica, pur essendo indispensabile, non è totalizzante.

Ultimo aggiornamento: 2019-08-08 11:27

Ottimizzazione del corriere

Sono appena tornato dalla biblioteca di zona, dove sono andato a recuperare un libro in prestito interbibliotecario. Mentre passavo sul controviale di viale Zara, c’era un camion di Bartolini (anzi BRT come in uso da qualche anno) parcheggiato subito dopo l’Esselunga. Il corriere è poi salito e si è piazzato su un passo carraio (bloccando del tutto il marciapiede, per la cronaca). Mentre uscivo dalla biblioteca ho visto che stava ripartendo… dopo aver lasciato il camion al largo di via Budua. Nella cartina di OpenStreetMap qui a fianco ho indicato i tre punti in cui ha sostato, e ho lasciato la scala per darvi un’idea delle distanze.

Io capisco che i corrieri debbano consegnare pacchi e pacchetti a tutte le ore e in fretta e furia. Non pretendo che si arrivi al livello di UPS che vieta agli autisti di girare a sinistra. Ma non trovate che magari si potrebbe evitare di muovere un furgone a cinquanta metri per volta, e pensare a lasciarlo fermo in uno solo di quei tre posti?

Ultimo aggiornamento: 2019-03-22 18:18

Ma voi lo sapete cos’è un aggregatore di news?

Mercoledì vi ho raccontato di come la direttiva europea sul copyright – ovviamente secondo chi la ha fortemente voluta, tanto che spiegano come l’articolo 13 serva semplicemente per operare sul divario di valore (“value gap”) tra chi detiene i diritti sulle opere creative (attenzione, non sugli autori…) e i grandi player come Google e Facebook. Oggi voglio invece parlare dell’articolo 11, la “snippet tax” che fa la stessa cosa ma per quanto riguarda le notizie. (Nota: nella versione che sarà votata l’articolo è diventato il 15, mentre il 13 è diventato il 17.)

Rispetto alla vecchia formulazione di settembre, qualcuno si è accorto che scrivere che si stava aggiungendo un nuovo diritto “sui generis” (no, non è un copyright) non era una gran bella mossa politica e quindi il testo è diventato ancora più involuto con citazioni e controcitazioni a direttive passate. Ma la cosa che ho trovato più interessante è la definizione di che cosa entra nell’articolo. Ci è stato spiegato sino alla nausea che il problema è che i cattivoni aggregatori di news sfruttavano il lavoro dei fornitori di notizie per guadagnarci su. Peccato che l’articolo ora reciti

Member States shall provide publishers of press publications established in a Member State
with the rights provided for in Article 2 and Article 3(2) of Directive 2001/29/EC for the
online use of their press publications by information society service providers.

Non vi pare che manchi qualcosa? Proprio così. Non si parla da nessuna parte di aggregazione. Detto in altri termini: bontà del legislatore, io – che sono un individuo e ho un blog non commerciale – sono graziosamente esentato dalle richieste di questo articolo; ma una qualunque entità commerciale che fa tutt’altro ma cita un singolo articolo di giornale con qualcosa in più di un “very short extract” (qualunque cosa sia un brevissimo estratto… come vedete, la terminologia è indiscutibilmente ambigua) potrebbe essere citata per non avere chiesto una licenza. L’avvocato De Angelis che martedì faceva gli onori di casa alla riunione sul copyright spiegava che probabilmente in Italia potremmo cavarcela con il diritto di cronaca, ma in altre nazioni UE questo non sarà possibile, alla faccia della direttiva che dovrebbe essere per un mercato unico digitale.

L’altra cosa che De Angelis ha notato è la durata di questo nuovo diritto: due anni (più il periodo fino al capodanno successivo, che per una notizia postata a gennaio significa quasi tre anni) dalla pubblicazione. Anche accettando il principio che un aggregatore di news tolga traffico ai siti, direi che siamo tutti d’accordo che dopo un mese a dir tanto nessuno cerchi più la notizia come “novità” e quindi il rischio di perdere traffico non c’è più. (Ve lo vedete voi qualcuno che pubblicizzi un servizio “è accaduto un mese fa”?) Peggio ancora, terminato questo periodo potrebbe entrare in gioco il diritto all’oblio: quello che insomma si potrebbe avere è una censura nei confronti di certe notizie.

Tra l’altro, pur non essendo certo chissà quale risultato – per esempio non si parla per nulla della libertà di panorama – il resto della direttiva ha raggiunto dei compromessi accettabili. Io sono una Brutta Perzona (TM), e ho come la sensazione che questo sia stato fatto per raccogliere consenso da una serie di enti che l’anno scorso erano contrari: vedi per esempio l’Associazione Italiana Biblioteche. Personalmente, anche se forse Wikipedia non sarà toccata (a me non piace che nei considerando si parli di “senza fini di profitto” e non “senza fini di lucro”), cerco sempre di vedere le cose da un punto di vista più generale: e anche se apprezzassi il razionale dietro questi due articoli non posso accettare la loro formulazione che non mette in pratica la teoria.

Poi è chiaro che il mio parere scritto qua conta zero, ma almeno i miei ventun lettori possono conoscerlo e farsi un’idea loro, dato che a questo giro la stampa non si è nemmeno data cura di postare le veline a favore di questa bellissima direttiva…

sicurezza atlantica

Tra i siti rogue che offrono – immagino a pagamento – link a libri in commercio ho trovato http://mail.housing.nama.nato.int/rompicapo_matematici.pdf . Spero che la NATO gestisca meglio gli altri suoi server.

Ultimo aggiornamento: 2019-03-21 11:49