Archivi annuali: 2019

“mittenti” dello spam

È un triste segno dell’età avanzante che i messaggi di spam “Enlarge Your P-nis” stiano lasciando il posto a quelli “Nuovo rimedio per la Prostata”. Però è buffo vedere che il nome scelto casualmente per il mittente sia “Alessandro Gilioli”…

Ultimo aggiornamento: 2019-11-04 09:36

statistiche del sito per ottobre 2019

Ottobre ha visto una leggera risalita nel numero di visitatori, ma un calo ancora maggiore nel numero di accessi e pagine. Ci sono stati 15.067 visitatori per 33.783 visite, le pagine accedute sono state 80.148 e gli accessi 188.571. La Top 5 è sempre asfittica: spicca la presenza di un vecchi

  1. Eupnoico: 476 visite
  2. Codice bianco all’Ikea: 306 visite
  3. Amazon non vuole la mia recensione di Baricco!: 287 visite
  4. Instapaper: 266 visite
  5. Google e la direttiva copyright: chi l’avrebbe mai detto?: 265 visite

Degni di nota i 289 accessi a un’immagine dagli Archivi di .mau., i 229 alla pagina dei libri e i 195 alla prova del nove.

Quizzino della domenica: divisione del quadrato

Siete in grado di dividere il quadrato mostrato qui in figura in due parti della stessa area, usando i tre segmenti lì mostrati che hanno la stessa lunghezza del lato del quadrato? I segmenti non possono ovviamente essere spezzati né sovrapposti in tutto o in parte, né uscire dai bordi del quadrato: possono però incrociarsi.

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p414.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Serhiy e Peter Grabarchuk, da WSJ Brain Games.)

Ultimo aggiornamento: 2019-11-21 22:09

_I teoremi di incompletezza_ (libro)

[copertina] A Lolli piace parlare dei teoremi di incompletezza di Gödel, principalmente perché sa che vengono mal compresi. In questo ultimo suo libretto (Gabriele Lolli, I teoremi di incompletezza, Il Mulino 2019, pag. 153, € 12, ISBN 9788815283689) non parla però proprio dei teoremi, quanto di tutto quello che sta loro intorno. A me per esempio è molto piaciuta la parte sugli “anticipatori”: conoscevo naturalmente i paradossi di Berry e di Richard, ma non sapevo che Post fosse andato vicino all’esposizione – e non avevo mai sentito parlare di Finsler. Un altro punto di forza è la considerazione di quei teoremi dal punto di vista della computabilità: in effetti la tesi di Church-Turing semplifica parecchio il contesto del teorema, e permette una via più semplice alla dimostrazione. Ah, dimenticavo: Penrose e (il secondo) Wittgenstein vengono blastati, come si suol dire.
Le osservazioni di Lolli non sono mai banali, e quindi la lettura è piacevole: l’unico problema che ho trovato è quando parte con il formale, perché assume una serie di conoscenze tecniche, anche a partire dal formalismo, che non sono banali. Io per esempio non riesco a recuperare tutto. Il lettore è avvisato.

Ultimo aggiornamento: 2020-03-05 10:21

Troppa grazia, sant’ATM!

Ieri mattina la tratta della metropolitana gialla tra Maciachini e Comasina era bloccata perché un mezzo per il lavaggio gallerie si è bloccato nella notte, e fino a mezzogiorno non sono riusciti a toglierlo dai binari. A volte capita: bisogna dire che la comunicazione è stata completa: a parte il sito, venivano diffusi messaggi più o meno ovunque nelle stazioni della metropolitana, e alle fermate della metropolitana c’era un esercito di uomini ATM. Ieri ero a casa in solidarietà e dovevo andare ad Affori, portandomi dietro i bambini; quindi ho visto la situazione in diretta, essendo partito verso le 10:30.

Non ho dubbi sui 50 bus messi sul percorso: per dire, ne era partito uno mentre eravamo arrivati, siamo saliti su quello dopo che è partito dopo neanche due minuti. Però erano le 10:30, appunto: il bus dove eravamo noi era praticamente vuoto. Inoltre l’asse Imbonati – Pellegrino Rossi – Astesani è un imbuto, con auto che parcheggiano in mezzo alla strada: in pratica gli snodati andavano a passo d’uomo e spesso si fermavano per far passare i bus in direzione opposta. Aggiungiamo il vecchietto che è salito a Dergano senza guardare la scritta M3 e si è lamentato perché il bus non ha fatto la fermata della 70 (oggettivamente, visto che tanto si andava avanti a passo d’uomo, ATM poteva anche dire agli autisti di fare quelle fermate; chiaramente senza un ordine specifico l’autista non l’ha fatto). Insomma, cinquanta bus avevano senso alle 8 del mattino, ma forse si poteva rimodulare il servizio a metà mattinata…

Ultimo aggiornamento: 2019-11-01 18:24

_Le cose portate dall’acqua_ (fumetto)

[copertina]

Ogni tanto la collana Science&Comics del CNR prepara numeri “sponsorizzati”: nulla di male, considerando che lo scopo non è certo fare soldi ma avvicinare grandi e piccini ai temi scientifici. In questo caso, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo e con la sponsorizzazione di MM – che nonostante il nome “Metropolitana Milanese” è in realtà la multiutility del comune di Milano – è uscito questo piccolo albo (Giovanni Eccher, Le cose portate dall’acqua, Edizioni CNR 2019, pag. 32, ISBN 9788880803447), con una storia scritta da Giovanni Eccher e illustrata da Giuseppe Palumbo che ha come protagonisti Leonardo… e l’acqua. La presentazione del libro è stata proprio in una vecchia centrale dell’acqua che MM ha riconvertito in spazio pubblico. Il racconto è ben scritto e ben disegnato (e colorato), e in effetti può essere letto come un CSI ante litteram, con uno sguardo interessante alla Lombardia di mezzo millennio fa (compreso il Duomo in costruzione…).

Ultimo aggiornamento: 2019-11-01 11:30

non sono proprio un influencer

L’altro giorno il signor Amazon mi ha mandato una mail dal titolo “Iscriviti ora: Influencer Program di Amazon” che magnificava il programma per gli influencer di Amazon e mi invitava a iscrivermi.

Ho provato a iscrivermi con i miei account Twitter, YouTube e Facebook – con Instagram non mi ci sono nemmeno messo – e come immaginavo ho sempre avuto la risposta “Ti ringraziamo per l’interesse mostrato nel programma Amazon Influencer. Purtroppo, in questo momento il tuo account non soddisfa i requisiti di idoneità.” Intendiamoci, non avevo alcun dubbio al riguardo. Chi diavolo volete che io influenzi? La mia domanda è però diversa. Ammettiamo pure che Bezos sia pescando a strascico, e quindi mandi quella mail iniziale a cani e porci. Ma non farebbe più in fretta a dire subito quali sono i limiti minimi che stabilisce perché la persona sia da lui considerata un influencer? I dati che controlla sono pubblici, quindi non gli ho detto praticamente nulla…

Volete proprio dare ragione a Marattin?

Ricordate il mio post di ieri sulla proposta di Marattin di obbligare a fornire un documento di identità per connettersi ai social? Bene: a quanto pare Marattin ha promosso una raccolta di firme al riguardo. Peccato che ci si possa iscrivere con nomi fasulli… Oltre a quelli indicati lì, ho sentito “Napo Orso Capo” e “Fabius Planciadis Fulgentius”. Ah: pare anche che questa raccolta di firme non rispetti le leggi attuali, nella fattispecie il GDPR.

Il punto che però mi pare sia sfuggito ai commentatori e soprattutto ai postatori di indirizzi fasulli è che così si sta solo facendo il gioco di Marattin, mostrando che la Rete ha davvero bisogno di un Controllo Attento perché possa essere un Luogo Positivo. Non mi sembra un grande risultato: probabilmente dovevo tacere anch’io ieri, per evitare di amplificare certe idee.

Ultimo aggiornamento: 2021-06-11 11:41