Archivi annuali: 2013

_L'(n+1)esimo libro della fantascienza_ (ebook)

[copertina] Del libro (Marco Manicardi (ed.), L'(n+1)esimo libro della fantascienza, Barabba edizioni 2013, pag. 622, gratis) ne avevo già parlato sul mio blog. Però non l’avevo ancora recensito, per l’ottima ragione che dovevo ancora leggerlo… Ora che sono arrivato al fondo delle 622 pagine, posso dire qualcosa in più.
Partiamo innanzitutto con le dolenti note. Il libro è una raccolta senza alcun filo conduttore (tranne il NO FANTASY) e quindi di una varietà estrema, sia di tema (e fin qui va bene) che di lunghezza (dalle dieci righe alle 45 cartelle, e va un po’ meno bene). Inoltre non ha visto nessun editor, il che significa che molte delle idee sarebbero da ripulire per diventare più allettanti per i lettori, e altre sarebbero probabilmente da cassare del tutto. Ciò detto, a mio parere il libro si può leggere tranquillamente, esercitando al più il diritto del lettore a non terminare una storia che non gli piace. Su Google Drive ho lasciato una microrecensione di tutti i racconti: è molto personale, ma qualche idea ve la può dare.
Infine, come scrissi a suo tempo, la raccolta contiene ben quattro miei racconti. I due col nome di Turing nel titolo li potete tranquillamente saltare, sono divertissement molto brevi (nemmeno una pagina); Questione di margini è indubbiamente per matematici, e forse potreste non capire l’idea dietro il racconto, mentre Telecomando quantistico è quello più mainstream. Sapevàtelo.

Ultimo aggiornamento: 2013-10-26 07:00

Zuzzurro

Andrea Brambilla è sempre stato per tutti Zuzzurro, il commissario in trench. Non importa che abbia fatto non so quanto teatro con Nino Formicola (“Gaspare”), oltre a tutte le altre cose. Ma in fin dei conti quello non era nemmeno chissà che tragedia, diciamo che era un marchio di fabbrica. La cosa bella del duo è che erano tra i pochi a fare comicità basata sul nonsense: nonsense verbale, dal tormentone “ce l’ho qui la brioche!” alle improbabili associazioni mentali sparate a tutta velocità per giungere alla risposta da lui voluta. Ma anche nonsense “fisico”, coi suoi passaggi davanti alla telecamera e la sua aria persa in chissà cosa. Rispetto a tanti altri “comici” mi è sempre sembrato una persona piacevole di suo, il che non è facile (pensiamo a uno indubbiamente bravo come Teocoli, ma che ha un caratteraccio…)
Non so quanti sapessero che era anche un autore, né quanti abbiano mai sentito parlare della trasmissione televisiva Dido Menica, trasmessa in tardissima serata su RaiUno e credo l’unico caso nel palinsesto della rete ammiraglia Rai dove tra il pubblico si vedevano donne tette al vento (si fa per dire, avevano al massimo la prima). No, il regista non indugiava :-)
Che la terra ti sia lieve.

Ultimo aggiornamento: 2013-10-25 12:53

Allagamenti

Stamattina il portone di ingresso nella nostra sede è sbarrato.
Non ci hanno (ancora) licenziato: semplicemente l’ingresso – che è un metro e mezzo sotto il livello stradale – si è allagato. Siamo entrati dal portoncino generalmente chiuso, con la guardia che ci controllava i badge :-)

Ultimo aggiornamento: 2013-10-23 11:26

Test: emisfero destro o sinistro?

[emisfero sinistro: 44% - emisfero destro: 56%] Il test che impazza quest’oggi arriva nientemeno che da un’agenzia pubblicitaria tedesca, la Sommer&Sommer. Scopo? Valutare se l’emisfero cerebrale predominante è quello sinistro (razionalità) oppure quello destro (creatività).
In realtà alcune delle domande che vengono fatte mirano più che altro a scoprire se sei mancino dentro oppure no, e mi sa che io, in qualità di ambisinistro, abbia confuso le acque; inoltre la prima parte del test – quella con la silhouette della ballerina che piroetta – potrebbe dare dei problemi a qualcuno. Io per esempio posso farle cambiare direzione, ma solo concentrandomi: non so se per voi valga lo stesso.
Ad ogni modo, il mio risultato finale sembra un po’ strano, con una leggera predominanza dell’emisfero destro. Visto che la matematica non è poi così razionale come sembra?
(ps: non accetto commenti del tipo “no, sei tu che fai sballare tutto”. Questo lo sapevo anche senza fare il test)

Ultimo aggiornamento: 2013-10-22 11:56

pericolosi concorrenti

Quando avevo velocemente visto questo post di Mantellini, ero convinto che stesse scherzando. Poi invece il prof. Liberti mi ha fatto notare che c’era – orrore! – un link al sito di Franco Abruzzo. Insomma, il Cdr del Corriere della Sera (il primo quotidiano italiano, almeno a mia conoscenza) si è lamentato con la direzione del quotidiano perché c’era un «link al sito <linkiesta> visibile ieri sulla homepage del Corriere.it». Il Cdr scrive:

Ci sembra una iniziativa incomprensibile, specie in un momento in cui stiamo discutendo, con tutte le difficoltà che conosci, su come rendere più redditizio il nostro di sito. Ti chiediamo, dunque, di interrompere quest’operazione che ha disorientato la redazione e che per altro è stata assunta senza neanche informare il Cdr, come invece è previsto dal Contratto.

Devo dire che sarei davvero curioso di sapere cosa prevede quel Contratto, e che quello “stupore” mi ha fatto sorridere – ma questo è immagino colpa del mio essere di un’altra generazione, quel sottile strato tra i nativi analogici e i nativi digitali che si erano creati un ecosistema.
Ma la parte più interessante, almeno per me, è la conseguenza logica del loro comunicato: evidentemente sono convinti che Linkiesta.it si posiziona nella stessa categoria del sito web del Corriere, e quindi un link “alla concorrenza” farà perdere accessi e soldi. Direi che insomma è della loro percezione del sito che forse dovrebbero «continuare a discutere»
Aggiornamento: (praticamente immediato, la fregatura di cliccare troppo presto su “pubblica”) a quanto pare, la vera questione è che il Corriere avrebbe fatto un accordo con Linkiesta per lasciare un box di quest’ultimo in mezzo a tutte le altre notizie del quotidiano. Comprenderei allora la logica del comunicato, ma mi chiedo chi diavolo abbia scritto il comunicato stesso, parlando a nuora perché suocera capisca…

Ultimo aggiornamento: 2013-10-21 12:09

Quizzino della domenica: Pochi cubi

Dimostrate che non è possibile trovare un numero intero positivo x tale che sia x+3 che x2+3 siano cubi perfetti. Per esempio, 5+3=8, che è il cubo di 2; ma 52+3 = 28, che è solo “quasi” un cubo (lo sarebbe 27).
[il problema in un pub]
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p134.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Immagine di Janet McKnight, CC-BY-2.0.

Ultimo aggiornamento: 2016-06-07 14:34

_Comics & Science_ (libro)

[copertina] Non c’è più religione. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche si mette a produrre un albo a fumetti (Roberto Natalini e Andrea Plazzi (ed.), Comics & Science : Scienza e intrattenimento, CNR Edizioni 2013, pag. 36, € 4, ISBN 978-88-88485-00-3).
Gli è che “Comics & Science” è un progetto che è nato già da un anno, e che prova appunto a parlare di scienza – nella fattispecie soprattutto di matematica – in maniera diversa dal solito. È stata così contattata una società esterna, Symmaceo Communications, e si è cooptato – non so quanto a forza – Leo Ortolani di fama ratmanesca, che ha preparato una storia a fumetti rappresentante una puntata tipica di Misterius, “Il programma che va dove abita la verità, suona il campanello e poi scappa”. Potrete così leggere la biografia di Jean-Pierre Bagolot, un matematico francese piuttosto peculiare che tra le sue molte scoperte ha creato un nuovo numero intero, il “frazzo”.
Nell’albo potrete anche leggere un’intervista a Leo Ortolani, oltre ad alcune considerazioni (“Sulla Matemediatica”) della “Lady Gaga della matematica”, il matematico francese Cédric Villani. Consiglio vivamente di leggerla: è molto più seria di quanto ci si possa immaginare guardando come si veste :-) e soprattutto non parla direttamente di matematica, quindi non ci sono troppi problemi a comprenderla.
E ricordatevi: “La scienza è anche un universo affascinante! – se vi piacciono gli uomini magrolini e con gli occhiali”.

Ultimo aggiornamento: 2013-10-19 07:00