Il tangram immagino lo conosciate tutti: è un quadrato diviso in sette parti che possono venire riassemblate per formare tante figure diverse. Se volete mettervi alla prova nella risoluzione di vari problemi, Way Of The Tangram è il gioco che fa per voi. La cosa piacevole, oltre alla possibilità di avere vari hint, è che si può riprovare a risolvere uno schema per ottenere un tempo minore e quindi un bonus maggiore.
(via Passion for Puzzles)
vento
La casa nuova è molto più luminosa di quella vecchia, ed è bello non avere bisogno della luce artificiale anche a quest’ora durante l’inverno.
Ma c’è il rovescio della medaglia: in una giornata di vento come oggi qualunque cosa ci sia nel terrazzo viene spazzata via. Mi sono scocciato di tirare su la pianta: adesso se ne sta lì a terra fino a quando il vento calerà e inventerò un modo perché rimanga abbarbicata da qualche parte (o meglio lo farò inventare ad Anna, è lei che ha il pollice verde :-) )
_Trattato dei tre impostori_ (libro)
I tre impostori di questo libro (Baruch Spinoza (attr.), Trattato dei tre impostori [Traité des trois imposteurs], Piano B edizioni 2008, pag. 14, € 11, ISBN 978-88-6007-102-6, trad. ??) sono Mosè, Gesù e Maometto; a dire il vero, proprio come i moschettieri, sono quattro perché l’autore parla anche di Numa Pompilio, che diede la religione agli antichi romani. Perché è della falsità della religione che parla questo libello, apparso in Europa nel 1719 e attribuito al famoso filosofo ebreo d’Olanda con l’aggiunta di brani di Charron e Naudé. La tesi di base del libro è che l’unica religione con un minimo di senso è quella naturale, e che tutte le altre consistono in una serie di fole tirate fuori dai sedicenti profeti che nel migliore dei casi non sanno quel che dicono e nel peggiore mentono artatamente; fole a cui nessuna persona dotata di raziocinio potrebbe mai credere.
Il testo naturalmente contiene i classici artifici retorici di un’opera filosofica classica ed è tradotto in modo pesantissimo, non si sa da chi (paura di essere messo all’Indice o semplice inadempienza da parte dell’editore?) Più scorrevole la seconda parte, forse perché comsiste di due saggi e non di un pamphlet.
Tribunali stakanovisti?
Carlo Rienzi, il presidente-factotum del Codacons, l’avete sentito nominare in tanti, soprattutto se seguite le mie notiziole. Indubbiamente sa farsi tanta pubblicità.
Però mi chiedo come sia riuscito, come riporta il loro primo comunicato del 2010, a ottenere questo: «Proprio oggi, data di entrata in vigore dell’azione collettiva nel nostro Paese, il Codacons ha notificato due citazioni in Tribunale contro due colossi bancari: Unicredit e Intesa Sanpaolo». Oggi è Capodanno. Si fa fatica a trovare un bar aperto. E Rienzi ha trovato un tribunale aperto, anzi due (Torino e Roma)? E poi osate dire che la magistratura è piena di fannulloni?
gioco per Capodanno: Continuity
Inizio l’anno con un gioco di quelli dove non ci sono le istruzioni, che dovete ricavarvi da soli. Come aiuto, vi dico che “Continuity” qui significa “contiguità”. Buon divertimento!
(via SmartKit)
UCIGOS
Quando due settimane fa sono andato alla sede della Polizia di via Spallanzani a Milano per consegnare la denuncia di fine occupazione della nostra vecchia casa milanese (e poi dite che non siamo in uno stato di Polizia?) mi hanno mandato nell’ufficio 18, dove attaccato alla porta c’era un cartello U.C.I.G.O.S.
Ora, se il nome vi ricorda la DIGOS avete perfettamente ragione: l’Ufficio Centrale per le Investigazioni Generali e le Operazioni Speciali, creato durante gli Anni di Piombo, era il punto centrale da cui dipendevano le varie DIGOS regionali. Sono però quasi trent’anni che l’ufficio ha cambiato nome, e ora è la Direzione centrale della polizia di prevenzione, e quel foglio fotocopiato aveva sicuramente molto meno di trent’anni. Insomma: che cosa ci sta sotto? (Domanda assolutamente retorica, NON VOGLIO SAPERE LA RISPOSTA! anche perché ho provato a chiederlo a una delle persone nell’ufficio e mi è stato detto “lasci perdere, è troppo lungo”: e certe cose, anche se con calma, le capisco)
teletrasporto di parole
La settimana scorsa Martino mi segnalò questo articolo del Corsera, che non merita di restare nell’oblio. Non mettiamo becco sull’esperimento, ma sull’italiano sì. Già l’incipit, «Nei fantascientifici esperimenti di teletrasporto che Star Trek ci ha già fatto conoscere nella dimensione fantastica ora gli scienziati tentano il colpo grosso», non è male: il senso è più o meno chiaro ma la frase zoppica vistosamente. Il meglio è però, almeno a mio giudizio, la frase «Limpresa è ardua ma già è sulla carta preparata»: una via di mezzo tra una poesia di Sandro Bondi e un bigliettino della fortuna…. o forse l’esperimento non riguardava una sferetta di silicio ma le parole di un testo!
operazioni ad alto rischio
Bisogna dire che i tipi che hanno preparato l’ultimo phishing per PosteItaliane sono indubbiamente italiani e probabilmente con qualche conoscenza di legalese, tanto che persino il filtro antispam di Gmail è stato fregato. Una frase come «Le operazioni da Lei effettuate fino ad oggi sono state classificate come “operazioni ad alto rischio” per la suddetta motivazione» è perfettamente in linea con quanto potremmo trovarci scritto in un messaggio della nostra banca; anche la successiva «Nell’impossibilità di Posteitaliane di verificare la veridicità dei Suoi dati la preghiamo di procedere come di seguito descritto.» non è affatto male.
Per fortuna i nostri non hanno conoscenze informatiche decenti. Basti vedere che hanno mandato la mail da 151.23.72.49 all’indirizzo disnet@disnet.it, e che il sito di “autenticazione” era http://digilander.libero.it/posteitalia/ (già rimosso, quelli di Libero sono stati veloci :-) ) Non si può in effetti pretendere tutto dalla vita, no?