La Lega degli Straordinari Gentlemen – vol. 1 (libro)

[copertina] Cominciamo subito a dire una cosa importante: il film tecnicamente tratto da questo libro (Alan Moore e Kevin O’Neill, La Lega degli Straordinari Gentlemen – vol. 1 [The League of Extraordinary Gentlemen], Magic Press 2002 [2000], pag. 192, € 15, ISBN 978-88-87006-24-7, trad. Leonardo Rizzi) non c’entra nulla, e soprattutto è una schifezza. Il libro, anzi la graphic novel (racconto a fumetti, se volete essere autarchici) è una delizia. L’idea è quella di radunare nella Londra tardovittoriana un gruppo di personaggi immaginari della letteratura dell’epoca. Abbiamo così il capitano Nemo, Alain Quatermain, il dottor Jekyll (e Mr. Hyde, naturalmente) e l’uomo invisibile, guidati da Mina Murray che è la protagonista femminile di Dracula. Ma non ci sono solo loro: tra le comparse troviamo il professor Cavor e la sua cavorite, un cameo di un vecchissimo Auguste Dupin, e l’agente dell’MI6 di nome Campion Bond (nonno di James, anche se per ragioni di copyright non lo si dice ufficialmente). E il capo di Bond è M, vale a dire… no, non posso svelarvi tutto. Lo stile di Moore, ottimamente reso da Leonardo Rizzi, è puramente vittoriano, come si vede anche nel racconto d’appendice allegato alla storia e che è un prequel della storia a fumetti vera e propria; O’ Neill ha un tratto un po’ troppo gotico per i miei gusti, ma indubbiamente suggestivo. Lettura ampiamente consigliata.

per far matematica bisogna parlare ad alta voce!

L’altra settimana il Corsera raccontava di una ricerca condotta da ricercatori dell’Università di Granada, che veniva riassunta come «Pensare ad alta voce e schematizzare: ecco come affrontare la matematica».
Il riassunto di per sé non è errato, almeno leggendo il riassunto corrispondente su AlphaGalileo. Il guaio è un altro; la ricerca è stata fatta su 3 (tre) studenti dell’ultimo anno di matematica. Non esattamente grandi numeri, vero? Che poi schematizzare faciliti l’apprendimento, e che quando si dice una cosa ad alta voce sia più facile ricordarsela e/o capirla credo lo si sappia da duemilacinquecento anni o giù di lì. Insomma, la matematica qua c’entra come i cavoli a merenda, ma volete mettere uno studio che spieghi “come imparare la matematica”?

Carlo Sgorlon e Giulio Bosetti

Il Natale 2009 ci ha portato via due uomini di cultura coetanei (entrambi della classe 1930) ma con una storia diversa. Di Sgorlon penso ne abbiate sentito parlare più o meno tutti: scrittore sempre attento alle tradizioni friulane, tanto da avere riscritto in quella lingua il primo suo romanzo, Il vento nel vigneto che divenne Prime di sere (ah, anche lui era un normalista, anche se naturalmente della classe di Lettere). Vorrei spendere però due parole in più su Bosetti, proprio perché meno noto, tanto che neppure Wikipedia scrive molto su di lui. Bosetti ha fatto un po’ di televisione negli anni ’60, ha fatto parecchio cinema – ad esempio impersonava Eugenio Scalfari in Il Divo, ma soprattutto era un grande uomo di teatro. Attore, ma anche impresario: dalla stagione 1997-98 era direttore artistico del Teatro Carcano, ma soprattutto a fine 2003 si mise alla guida di un gruppo di attori per comprarsi il teatro, che rischiava di chiudere definitivamente. Ecco, vorrei ricordare proprio questo amore (fortunatamente corrisposto) per il teatro che l’ha fatto rischiare del suo per portarlo avanti.

gioco della domenica: Ice Breaker – The Gathering

A dire il vero è il terzo gioco della serie, dopo Ice Breaker e Ice Breaker – The Red Clan. Anche in questo Ice Breaker – The Gathering lo scopo è recuperare i vichinghi congelati, tagliando opportunamente il ghiacchio o facendo scoppiare le bombe tagliando il tutto col mouse. Io ci ho perso un bel po’ a capire anche solo il primo livello, giusto per dire…
(via Passion for Puzzles)

Buon Natale!

considerando che questi ultimi mesi sono stati pesantucci, e che nella casa nuova non c’è ancora linea telefonica, spero che mi capirete se in questi giorni staccherò. Conto di postare un po’ di roba arretrata che arriverà automaticamente, giusto per non lasciare il blog triste e sconsolato.
Che voi possiate passare un Natale sereno e avere qualche giorno di riposo… e che lo stesso augurio valga per me, Anna, Cecilia e Jacopo!

La Freccia (rivista promozionale)

Credo siano passati dieci anni da quando avevo visto l’ultima rivista patinata marchettara, al tempo sugli aerei – vi ricordate Alitalia e la sua Ulisse? Ebbene, le FS hanno pensato di rinverdirne i fasti e pubblicare il mensile La Freccia con lo stesso scopo: fornire un mezo per dare un po’ di soldi a gente per scrivere sciocchezzuole che fanno sembrare i miei parti letterari dei capolavori, e prendere un po’ di soldi da chi vuole (deve?) farsi pubblicità. Ho guardato il numero 1 di novembre e il numero 2 di dicembre, e non ho trovato un articolo degno di nota, se non forse il primo editoriale dove l’amministratore delegato si vantava che il conto economico era in leggero attivo e quindi erano i migliori d’Europa… anche se purtroppo ci sono varie centinaia di milioni di debiti pregressi, terminava quasi piangente. Non perdo neppure tempo a commentare: il mondo ha anche di queste cose.