Una mia regola aurea sulla qualità dei libri da leggere è “se sono in carta patinata, lascia perdere”. Diciamo che sono più attento al contenuto che alla forma del contenitore; la regola chiaramente non si applica ai libri d’arte o di fotografia dove c’è la necessità di una carta di migliore qualità per vedere le immagini, ma per l’appunto queste sono le eccezioni e non la regola.
In questo caso (Jeremy Stangroom, Einstein’s Riddle, Bloomsbury 2009, pag. 144, Lst 9.99, ISBN 978-1-4088-0149-9) la regola è stata regolarmente rispettata. Bisogna dare atto a Stangroom di avere creato delle nuove storie intorno ai classici problemi e paradossi in quel mare magnum che sta tra la matematica e la filosofia; è però anche vero che tutti i problemi presenti dovrebbero essere ben presenti a chi è avvezzo a questi temi. Per quello che mi riguarda – anche se probabilmente io non faccio testo – l’unico paradosso che non conoscevo è l’ultimo, quello sulla bella addormentata. Se però il paradosso di Simpson e quello di Newcomb vi sono sconosciuti, forse può valere la pena di procurarvi il libro.
gioco della domenica: Ice Cube Bear XP
Ricordate Ice Cube Bear, il giochino in cui bisognava capire come scongelare gli orsi polari facendoli finire in acqua? (che poi non ho mai capito come l’acqua artica possa scongelare qualcosa, ma fa lo stesso). Bene, quelli di Demonically hanno creato altri venti livelli, sempre con le stesse regole. Buono scongelamento!
(via Passion for Puzzles)
Arrestate quella cripta!
Ora, io riesco a capire che la polizia belga faccia una retata durante una riunione della conferenza episcopale locale. In fin dei conti, se stai cercando di capire se i vescovi hanno coperto casi di pedofilia, quale migliore occasione che prenderli tutti insieme in un colpo?
Però qualcuno mi dovrebbe spiegare cosa siano andati a rovistare a fare nelle tombe di due ex-primati belgi. Pensavano li avessero seppelliti con qualche fanciullo a fianco? O che ci fosse una copia della loro confessione in articulo mortis, perché non si sa mai che avessero ragione gli egizi e ci fosse il processo post-mortem?
Ma che gli è preso a Nappy?
Sono convinto, come credo la maggior parte degli italiani che si sono accorti della storia, che la promozione di Aldo Brancher da sottosegretario alle Riforme a ministro non-si-sa-bene-a-che-cosa non sia dovuta a uno scatto di anzianità ma sia stata un regalino del PresConsMin in modo che A.B. potesse invocare il legittimo impedimento e non essere interrogato nel processo Antonveneta in cui è imputato.
Detto questo, il comunicato odierno del Quirinale è assolutamente anticostituzionale. Lo cito in toto, visto che tanto è breve.
A proposito dell’incarico di ministro senza portafoglio all’on. Brancher
Nota
In rapporto a quanto si è letto su qualche quotidiano questa mattina a proposito del ricorso dell’on Aldo Brancher alla facoltà prevista per i ministri dalla legge sul legittimo impedimento, si rileva che non c’è nessun nuovo Ministero da organizzare in quanto l’on. Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio.
Roma, 25 giugno 2010
Per prima cosa, notate l’ironia: “Ho letto sui giornali una cosa e mi preme far notare che”. Questa non può essere del sacco di Napolitano. Non gli crederebbe nessuno. Cossiga sì che era capace di dire queste cose con una faccia da poker, anche se probabilmente avrebbe scritto in prima persona. Ciampi avrebbe forse fatto qualcosa del genere, ma non si sarebbe mai nascosto dietro la scusa “l’ho letto sul giornale”. Ma Napolitano no. Un funzionario PCI, per quanto della corrente migliorista, non è geneticamente in grado di essere ironico.
Ma passiamo al merito: la legge sul legittimo impedimento non parla affatto di ministri con o senza portafoglio; l’articolo 1 comma 2 dice semplicemente «Per i Ministri lesercizio delle attività previste dalle leggi e dai regolamenti che ne disciplinano le attribuzioni, nonché di ogni attività comunque coessenziale alle funzioni di governo, costituisce legittimo impedimento, [omissis]». Ma se anche non fosse così, Napolitano non avrebbe alcun titolo per fare una constatazione del genere; sarà anche il capo del CSM, ma questi sono giudizi che deve dare il giudice. Prassi vuole ormai che il Presidente della Repubblica dica in maniera più o meno ufficiosa cosa pensi delle varie leggi e leggine, ma scrivere una nota del genere non si era mai visto.
Considerato che formalmente questa nota non è contro Berlusconi ma che tutti la vediamo tale, che è successo al presidente più silente della storia della Repubblica Italiana? Dobbiamo preoccuparci che una qualche entità aliena si sia impossessata di lui?
Tempi proprio lunghi
Ricordate che due mesi e mezzo fa mi erano arrivati i bollettini per il riscatto della pensione, e che contemporaneamente mi era stato detto che i bollettini non erano quelli giusti, e mi avrebbero rispedito quelli corretti? Bene, ieri sono passato in INPS e mi hanno tranquillamente detto “no, non siamo ancora riusciti a stamparli”.
D’altra parte se ci hanno messo ventidue anni per accettare la mia domanda, cosa volete che sia qualche mese?
(dal punto di vista positivo INPS mi ha detto che posso anche fare un RID per pagare comodamente. Visto che non sono poi così arretrati?)
antiPorcellum
Libertà e Giustizia propone una raccolta di firme per una legge popolare che cancelli l’attuale legge elettorale e ci faccia tornare a quella precedente (il Mattarellum). Occhei, la pagina inizia con la barzelletta del mese («La presidenza di Libertà e Giustizia lancia un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento affinché si impegnino a restituire al cittadino il potere previsto dalla Costituzione di eleggere propri rappresentanti alla Camera e al Senato»: chi glielo fa fare a tutti i parlamentari a tornare da un parlamento nominato da cinque persone a uno dove l’elettore può scegliere?). Occhei, sappiamo tutti che una proposta di legge popolare serve a poco o a nulla, visto che il Parlamento può farne quello che vuole… e inoltre vedi sopra. Però se LeG mettesse su un banchetto andrei anche a firmare, per asserire il mio punto di vista.
Ma la raccolta di firme online no. Mi spiace, ma quella non serve davvero a nulla, se non ad autocompiacersi.
Crackers rimarchiati
Dopo il caso dei biscotti Ital d’Oro (che sono prodotti dalla Balocco) alla Lidl e del caffè Esselunga che è in realtà della Kimbo, la catena di Bernardo Caprotti ci offre un altro esempio di prodotto “rebranded”.
Anche stavolta è stata Anna ad accorgersene, mentre comprava i crackers; su quelli dell’Esselunga c’è infatti scritto «Prodotto per Esselunga® Limito di Pioltello (Milano) da MAVERY® Stabilimento di Viale Orobie, 9 Cosio Valtellino (SO)». Dove sono stati prodotti i crackers Galbusera che erano esposti lì vicino? Avete indovinato? Nello stabilimento di Viale Orobie, 9 Cosio Valtellino (SO).
Per la cronaca, i Galbusera costano il 60% in più degli Esselunga.
Alex Badalic
Non so quanti dei miei lettori l’abbiano mai conosciuto. Io credo di averlo perso di vista quasi vent’anni fa; il punto è che ci eravamo conosciuti de visu, ma solo dopo anni di chiacchierate in rete (ai tempi, Fidonet). Ai tempi era nato persino un neologismo in suo onore, “badalicco“. Il pensiero di quanti “esperti di comunicazione sociale” si siano fatti molta più pubblicità di lui con se va bene un quinto della loro esperienza mi rende ancora più triste.
Buon viaggio a te e condoglianze alla tua compagna Sara.
(vedi anche il messaggio sul wall di Facebook)