In occasione della nuova edizione del capolavoro di Thomas Mann e del cambio di titolo, da La montagna incantata a La montagna magica (nota a latere: nel 1932 l’opera mozartiana Die Zauberflöte” era già nota come Il flauto magico: chissà perché questa scelta traduttoria…) Repubblica ha pensato bene di preparare un’infografica con una lista di libri e opere il cui titolo non è tradotto per nulla letteralmente.
Possiamo discutere sulle scelte: per quanto mi riguarda, “The Catcher in the Rye” non avrebbe avuto alcun senso tradotto letteralmente (e comunque il catcher è il ricevitore, non un semplice “giocatore di baseball”). Ma se fai una cosa del genere e metti le traduzioni letterali, magari potrebbe essere opportuno verificare che il mockingbird non è esattamente l’usignolo (che sarebbe stato il nightingale)… altrimenti qualche sorrisetto di compatimento spunterà immediatamente!
annus brevis
Lo spam che mi è arrivato ieri sulla casella di posta aziendale aveva un testo che non sono riuscito affatto a comprendere:
Dare ai nostri consulenti amichevole una chiamata ora, sono più che disposto ad aiutare a fare la maggior parte del vostro gioco.
I nostri giochi fornire intrattenimento eccezionale sia ai principianti così come i giocatori veterani – venire a dare una chance ora.
Mi chiedo se siano giochi erotici, giochi da casinò oppure qualcosa di completamente diverso, chessò roba di lavoro.
Ma quello che mi ha lasciato più perplesso è il titolo:
RE: Deliziati da un servizio clienti esemplare da uno staff di consulenti pronti a rispondere a tutte le vostre domande 24/7/265.
E gli altri cento giorni?
ospedali e computer
Stamattina ero di nuovo al Niguarda per far togliere i punti a Jacopo. Vista l’esperienza di venerdì scorso ero piuttosto tranquillo; peccato che oggi le cose non siano andate esattamente come l’altra volta. Occhei, sono arrivato alle 8:41 (come da bigliettino di prenotazione) invece che alle 8:15; però non è possibile che sia riuscito a passare all’accettazione alle 9:35. Notate che io avevo una coda separata, DB che sta per “diversamente abili – gestanti – bambini”; mentre sono arrivato chiamavano il DB-015 (io avevo lo 027) e il numero successivo è stato chiamato alle 9 passate. Dopo una decina di minuti sono passato a prendere anche un numerino di accettazione “standard”; è vero che c’erano cento persone prima di me, ma stavo rischiando di dover utilizzare quell’altro numero. Considerando che non sono servizi realmente diversi (un qualunque sportello può fare accettazione di qualunque tipo, anche se in pratica non fanno così: chissà mai perché) significa che potrebbero anche evitare di far finta di favorire i “diversamente abili”.
Ottenuto il numero, c’è stata più di un’ora e mezzo di attesa per l’ambulatorio, fino a quando Anna (che a un certo punto è venuta a darmi il cambio portandosi dietro Cecilia) ha gentilmente fatto notare che i bimbi stavano finendo l’autonomia: a quel punto miracolosamente sono passati immediatamente, molto all’italiana. Ciliegina sulla torta: non è stato fatto il foglio di dimissioni, perché “non c’era la rete funzionante”. Senza parole.
buon compleanno Ruby
Oggi Ruby compie diciott’anni, e subito Repubblica (dove evidentemente non sanno che si diventa maggiorenni a diciott’anni e un giorno) si affretta a pubblicare la foto non pixelata della fanciulla. Ma d’altra parte ieri sul giornale cartaceo hanno messo tutta la documentazione della questura pecettata per coprire i nomi della minore, salvo “dimenticarsi” di avere scritto chiaro e tondo nome, cognome e domicilio (non residenza, che paradossalmente sarebbe stata meno problematica).
Ogni tanto ho il sospetto che in realtà De Benedetti si adoperi con tutte le sue forze per tirare fuori dagli impicci Berlusconi.
giochi per i Santi: Halloween Pairs, Brain drop
Essendoché è la festa di Ognissanti, vi lascio questo semplice Halloween Pairs da Smart-Kit. Il gioco è un classico Memory, salvo che se si perde troppo tempo le caselle iniziano a muoversi e ci si perde.
Se preferite qualcosa di più logico, sempre Smart-Kit propone Brain Drop: muovete i blocchetti per far cascare la pallina gialla senza che le grigie caschino a loro volta.
gioco della domenica: Wallaces Workshop
Ricordate Wallace e Gromit? Ricordate le macchine costruite e (più o meno) funzionanti nelle animazioni? Bene, con questo Wallaces Workshop (da Smart-Kit) potrete divertirvi a farle anche voi! Provate la vostra abilità nel Meccano, e non fate come me che non riesco a passare il secondo livello di test!
(p.s.: se vi piace il duo, c’è anche questo gioco che però è parecchio sponsorizzato…)
Il ballista
È chiaro che chi vorrebbe denunciare Silvio Berlusconi per falso per aver telefonato alla questura di Milano e detto al capo di gabinetto che Ruby «ci è stata segnalata come parente del presidente egiziano Mubarak» è prevenuto e cerca di rimestare nel torbido.
Ma voi ci credereste davvero, a quello che dice Silvio?
_e: the Story of a Number_ (libro)
Il pi greco lo conoscono tutti o quasi; ma non è il solo numero “molto interessante” per i matematici. Secondo a ben poca distanza c’è infatti il numero e, che vale circa 2,718 e appare anch’esso nei punti più diversi della matematica; dal calcolo dell’area sotto un’iperbole a quello degli interessi composti, dai logaritmi alle funzioni trigonometriche. Nella sua bella collana a basso prezzo che recupera varie opere di storia della matematica, la Princeton University Press ha recuperato questo testo (Eli Maor, e: the Story of a Number, Princeton University Press 2009 [1994], pag. 227, $15.95, ISBN 978-0-691-14134-3) dedicato per l’appunto a e. Il libro è scritto molto bene; richiede qualche competenza matematica ma risulta facilmente leggibile e interessante. La parte storica è molto completa e parte dalla nascita dei logaritmi, con divagazioni all’indietro verso Archimede e i problemi della quadratura, per arrivare alla scoperta della trascendenza del numero. I concetti vengono spiegati in maniera molto chiara, oserei dire meglio che quanto viene fatto a scuola da noi. Naturalmente ci sono anche divagazioni su altri numeri famosi, π e i prima di tutti; d’altra parte tutti questi numeri sono (stranamente?) correlati tra loro…