Sembra impossibile, ma esistono (esistevano) ancora Grandi Vecchi della fantascienza. Lunedì, alla bella età di 94 anni, è morto Frederik Pohl. Gli amanti della fantascienza eroica si ricorderanno sicuramente dei libri scritti in coppia con Cyril M. Kornbluth (uno dei pochi che, poverino, è morto giovane) negli anni ’50; gli amanti della fantascienza classica sapranno che nel 1977 il suo La porta dell’infinito, primo libro della saga degli Heechee, ha fatto il grande slam vincendo il Premio Hugo, il Premio Nebula, il Premio Campbell ed il Premio Locus (e dite poco); il tutto mentre fondava le riviste di fantascienza Galaxy e If, e con quest’ultima vinceva per tre volte di fila lo Hugo.
Quello che non sapevo – ma magari avrei dovuto immaginare, visto il suo ruolo di editor – è che amava scrivere in collaborazione; con Jack Williamson (un altro mostro sacro, morto a 98 anni…) aveva scritto la saga dei Fantasmi dello spazio, mentre nel 2007 aveva preso gli appunti di Arthur Clarke e li aveva rimessi insieme per scrivere The Last Theorem, che mi sa dovrò leggermmi.
Direi che ora i più grandi vecchi sono Niven-Pournelle, Gene Wolfe e Harlan Ellison, o sbaglio?
C’è vita su Google+
Non uso così tanto Google+, se non per il gruppo Dewdney+ (che è l’ennesima incarnazione di un’entità proteiforme…) e per inviare le segnalazioni ai post che scrivo su Voices e sul Post. (occhei, poi se mi scrivete là io rispondo, ma questa è semplice educazione).
Stasera mentre stavo rientrando a casa ho visto sul furbofono un commento all’ultima segnalazione. Era scritto TUTTO IN MAIUSCOLO, quindi ho dato una scorsa alle prime due righe e ho pensato di lasciar perdere, nel senso che sembrava più che altro un’autopubblicità per cui non faccio valere la nota di cui sopra. Arrivato però a casa l’ho letto tutto e ho visto che il testo andava molto più vicino allo spam (softporno) di quanto immaginassi, al che ho pensato bene di rimuoverlo e segnalarlo: non credo che la segnalazione servirà a qualcosa, ma tant’è.
Quello che però mi ha stupito è che la segnalazione cancella completamente il messaggio: non solo non c’è più su G+, ma anche la copia che avevo tenuto su Gmail è sparita. Intendiamoci: tecnicamente non c’è nulla di complicato. Ma mi preoccupa molto questa cosa, e mi sa che dovrò riprendere la sana vecchia abitudine di fare una copia automatica di tutto, e non solo delle cose importanti…
Microsoft-Nokia: brutti presagi
Stamattina Microsoft ha annunciato di avere acquistato Nokia.
Oggi ho attaccato al pc dell’ufficio (Microsoft) il cellulare (Nokia), usando il cavetto USB Nokia originale. Il pc è immediatamente crashato, non ha avuto nemmeno il tempo di mostrare un BSOD.
Tutto questo vuol sicuramente dire qualcosa.
Il campionato più noioso del mondo
L’altra settimana ero a Chiavari. La mattina di domenica 25 sono sfuggito per qualche istante alle grinfie familiari e sono andato a prendermi un cappuccino (qui, per la cronaca) e comprare il giornale (La Stampa, per la cronaca: la mia sabaudità ogni tanto spunta).
Prendo il quotidiano, pago, faccio per uscire ma il giornalaio mi ferma, tenendo in mano un foglietto plastificato e dicendomi “un momento, oggi con la Stampa c’è questo in omaggio!”. Dimostrando un’incredibile capacità reattiva dei miei neuroni nonostante l’ora appena postlucana, gli rispondo “no, grazie: io e il calcio non andiamo proprio d’accordo”. Ero riuscito a intuire che il foglietto era un calendario del campionato di calcio che era appena iniziato. Il giornalaio ha commentato “è già il secondo stamattina che non lo prende”. Fine dell’aneddoto.
Mi piacerebbe poter dire “oh, finalmente il calcio non è più l’unico pensiero dell’italico maschio (e di molte italiche fanciulle)”, ma vedendo i paginoni con le quotazioni del fantacalcio su Repubblica mi sa che non sia ancora così…
disperato erotico spam
Quizzino della domenica: Domino e frazioni
Prendente le 28 tessere del domino e togliete quelle che hanno almeno uno zero: ve ne rimangono 21. Ciascuna di queste tessere, se messa in verticale, indica una frazione: per esempio il doppio sei vale 6/6=1, mentre la tessera due-tre vale 2/3 o 3/2 a seconda di come la posizionate. Riuscite a costruire un triangolo come in figura, con in cima il doppio sei, in modo tale che la somma dei valori di due tessere vicine sia pari al valore della tessera sopra di esse?
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p122.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Gifted Mathematics. Immagini di molumen da OpenClipArt)
_Cronaca di un suicidio_ (libro)
Ritorna l’ispettore Ferraro. Sempre milanese, anche se il giallo (Gianni Biondillo, Cronaca di un suicidio, Guanda 2013, pag. 193, € 14,50, ISBN 978-88-235-0411-0) inizia a Roma, dove era andato in vacanza con la figlia per qualche giorno. Ferraro sente la mezza età che ormai incombe, sente che la figlia Giulia ormai sta per crescere davvero, ma soprattutto si sente uno sbirro dentro, anche sfortunato tra l’altro; a chi capita di trovare in mare una barca con effetti personali di una persona e una lettera in cui costui afferma di stare per suicidarsi?
Il libro alterna il punto di vista di Ferraro con quello delle ultime settimane di Giovanni Tolusso, sceneggiatore che come tante, troppe persone si è rimprovvisamente ritrovato fagocitato dalla crisi di questi anni. E biisogna dire che Biondillo ci va giù sul pesante, non sono pagine da leggere così a cuor leggero. Si vede Tolusso perdere rapidamente tutto, anche la propria dignità, fino ad arrivare a un suo gesto estremo. Come dicevo, sono pagine scritte molto bene, direi meglio di quelle con protagonista l’ispettore. Però una cosa da dire c’è: questo libro mi ha ricordato i tempi in cui scrivevo le mie tesi, o se preferite i romanzi di Andrea Vitali. Più che un romanzo è un racconto lungo: e per allungare il numero di pagine si è ricorsi ai vecchi trucchetti di fare tanti capitoletti brevi che finiscono all’inizio di una nuova pagina, per non parlare delle sezioni che lasciano anche una pagina bianca. Su, siamo ormai tutti grandi…
Quizzino della domenica: Ti tirano le pietre
Su un tavolo ci sono tre mucchi di pietre: il primo ne ha 51, il secondo 49, il terzo 5. Avete a disposizione due tipi di mosse: unire due mucchi per ottenerne uno solo, oppure, se c’è un mucchio con un numero pari di pietre, dividerlo in due parti uguali. Dimostrate che non è possibile trovare una successione di mosse che faccia arrivare a 105 mucchi, ciascuno con una singola pietra.
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p121.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema dalla Moscow Mathematical Olympiad 2001, via Futility Closet); Immagine di Mark, da OpenClipArt