istigazione all’odio?

Con un tempismo perfetto (non solo a urne chiuse, ma dopo che la prima ondata dei commenti ai risultati stava calando) Facebook ha deciso di rimuovere il video di Salvini che citofona chiedendo se l’inquilino fosse uno spacciatore, perché “incita all’odio”.

Non ho voglia di contare quanti post incitino all’odio, ne vedo già troppi riportati dai miei contatti. Penso solo che se proprio Facebook pensa di dover dare pubblicità a posteriori che almeno faccia anche un esposto in procura.

Il tunnel del Frejus (quello vecchio)

Stavo cercando informazioni sulla linea storica del Frejus, scoprendo tra l’altro che a differenza di quanto pensavo non sono stati gli abitanti di Susa a chiedere che la linea non passasse dalla loro città ma corresse più in basso a Bussoleno; e ho scoperto questo articolo di tre anni e mezzo fa che afferma che per una legge italiana del 2005 il tunnel del Frejus diventerà fuorilegge a fine ottobre. Non parliamo delle leggi europee che sono ancora più restrittive. E insomma che facciamo? Chiudiamo tutto, indipendentemente da Tav o No Tav?

Analisi post voto

Per la Calabria, penso si possano prendere a prestito le parole che don Lisander usa a proposito della morte di donna Prassede: quando si dice che si è votato, è detto tutto. Il risultato in Emilia-Romagna è più interessante. Che i pentastellati avrebbero fatto meglio a seguire l’intuizione di Renzi e non presentarsi nemmeno, è evidente: meno evidente è capire quanti voti siano passati alla Lega (o a Fratelli d’Italia) e quanti al centrosinistra.

La regione appare divisa, come del resto si immaginava, tra uno zoccolo duro sinistrorso nella pianura centrale e una forte componente di destra negli appennini e agli estremi, non solo Piacenza ma anche Rimini; il Papeete conta. L’altro risultato interessante è che Bonaccini non ha avuto il contraccolpo della riconferma, il che mi fa immaginare che in fin dei conti la regione non era stata governata così male anche se non si poteva fare gli esami ospedalieri di domenica.

I confronti con il 2014 mi paiono poco utili, perché c’era stata un’affluenza così bassa che i numeri sono completamente cambiati; ricordate inoltre che nel 2014 Salvini stava ancora preparando la sua rincorsa. Guardiamo invece le europee dell’anno scorso, dove l’affuenza era praticamente la stessa (67,3% contro il 67.7% di ieri). Bene: si vede che nonostante la lista Bonaccini (che potrebbe avere intercettato il voto dei pentastellati non di destra) il PD ha incrementato i consensi di tre punti percentuali, mentre la Lega ha perso quasi due punti; nonostante l’ulteriore crollo di Forza Italia, chi ci ha guadagnato di più è FdI. Immagino che nei social si parlerà poco di questi dati specifici, ma ho come il sospetto che nelle segreterie saranno molto considerati; non so a cosa porteranno nella Lega, mentre immagino che la strategia dell’opossum di Zingaretti continuerà.

(Una volta o l’altra dovrei dire qualcosa sulla campagna elettorale di Giorgia Meloni che ha deciso di cavalcare consapevolmente la campagna “fate i memi contro di me, che così guadagno voti”…)

Giovanni Filocamo

Ieri pomeriggio è morto Giovanni Filocamo, dopo alcuni anni in cui ha combattuto contro un tumore al cervello: due operazioni, la seconda molto invasiva tanto che dovette imparare da capo a parlare e scrivere, riuscendo comunque a ottenere il dottorato in matematica dopo aver completato il lavoro che aveva dovuto abbandonare a causa della malattia.

Giovanni, anche se si faceva chiamare “il matematico curioso”, in realtà era fisico di formazione, ma poi si era avvicinato alla matematica soprattutto per il suo interesse nella didattica e nella divulgazione. Ci siamo conosciuti nel 2011, quando partecipai per la prima volta al Festival della Scienza; lui era nel comitato scientifico del festival e aveva approntato nei sotterranei di Palazzo Ducale una mostra di matematica interattiva. Purtroppo non siamo mai riusciti a fare nulla insieme. Avrei dovuto collaborare alla rivista MATE, ma lui fu defenestrato da direttore responsabile prima ancora che uscisse il primo numero (onestamente, credo che fosse tagliato esattamente come me a fare quel lavoro, cioè zero: ciò non toglie che non è stata una bella mossa, e comunque la rivista naufragò lo stesso); tecnicamente sono anche stato parte del consiglio scientifico del progetto MathFitness che aveva fondato dopo che aveva lasciato il quasi omonimo Matefitness, ma la sua malattia non ci ha permesso di fare nulla. Ci restano i suoi libri e il ricordo del suo essere tanguero, l’altra grande passione che aveva oltre alla matematica.

Sommare anni ed euro

Da ieri vedevo girare su Facebook questa tabella di ItaliaOggi. Mi era chiaro che i totali non avevano senso, ma non riuscivo a capire come fossero stati ottenuti. Ho dovuto leggere un commento postato su Twitter per capire cosa era successo: l’ignoto preparatore della tabella aveva sommato tutti i numeri delle colonne, compreso quello dell’anno. Tra gli innumerevoli danni portati da Excel dobbiamo insomma anche aggiungere l’incapacità di accorgersi di cosa si sta facendo quando si applica una funzione. Che il tutto sia stato pubblicato sul secondo quotidiano finanziario italiano aggiunge solo tristezza.

Ah: nel contesto è un bruscolino, ma sommare il gettito previsto in quattro anni per fare un titolo più a effetto è qualcosa che dovrebbe essere vietato dalla legge prima che dal buonsenso. Ma d’altra parte è la stessa ragione per cui si continuano a finanziare costi strutturali con gettiti una tantum…

Quizzino della domenica: due fratelli litigiosi

In casa Brambilla ci sono sei figli. Il padre vorrebbe fare loro una foto con tutti in fila, ma non può mettere vicini Gianni e Pinotto perché altrimenti partirebbe una rissa. In quanti modi diversi potrà disporre i ragazzi?


(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p426.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Futility Closet; immagine da FreeSVG.)

Tutti in festa per pi greco (libro)

Come raccontare pi greco a bambini dalla quinta elementare in su? Anna Cerasoli lo fa in questo libro (Anna Cerasoli, Tutti in festa per pi greco, Editoriale Scienza 2015, pag. 96, € 13,90, ISBN 9788873077213), partendo dalla storia antica e arrivando a mostrare come il numero è sempre stato vicino agli uomini. La parte di geometria solida è più adatta ai ragazzi delle medie, ma ci sono anche tante notizie e attività per i più piccoli, oltre che una parte destinata agli insegnanti – o ai genitori che non hanno paura della matematica… – per dare sufficiente contesto da cui partire per dare altre informazioni. Un libro atamente consigliato.

Byte persi come lacrime al vento

Ogni tanto mi viene voglia di riprendere un mio vecchio progetto: un libro sulla filosofia di Wikipedia. In fin dei conti sono quindici anni da quando ho cominciato ad averci a che fare e quasi dieci da quando faccio il portavoce di Wikimedia Italia, quindi ho avuto tutto il tempo per pensarci… e soprattutto per scriverci su.

Recuperando il materiale da me postato in questi anni qui sulle Notiziole e su altri blog, ho trovato tante ripetizioni – il che non è poi tutto quel male, perché significa che la mia visione dell’enciclopedia non è cambiata troppo ma si è semplicemente affinata – ma ho anche scoperto che molti dei link che avevo messo portano a una pagina di errore. A volte c’è semplicemente stata una modifica dei link interni al sito: tanto per dire, quando da Movable Type sono passato a WordPress tutti i link sono cambiati. Io ho fatto una copia esplicita di tutti i miei post perché restassero disponibili con il vecchio nome, ma io sono probabilmente un’eccezione. Altre volte non esiste proprio più il sito: pensate per esempio a tutti i post che avevo scritto per Voices. (Occhei, me li sono salvati in un altro mio blog qui su xmau.com, ma di nuovo io sono un’eccezione. A volte si riesce a recuperare le informazioni passando dagli amici dell’Internet Archive; qualche volta un attento uso dei motori di ricerca permette di trovare una copia fatta da chissà chi oppure la nuova URL nel sito originale; ma capita che certo materiale sia perso definitivamente. E non parliamo dei commenti su Facebook, che tanto non si riesce a recuperare nemmeno a distanza di un giorno o due, quanto di articoli che probabilmente avevano avuto un certo interesse.

Viviamo insomma una contraddizione. Si dice che si produce una quantità incredibile di informazione, in un giorno tanta quanta era stata prodotta dall’invenzione della scrittura al 2000 o giù di lì, ma la stragrande maggioranza pare essere effimera. E notate che sto parlando di testi, quindi di materiale che occupa relativamente poco spazio. Certo, potremmo obiettare che anche la nostra conoscenza dei documenti del passato è assai lacunosa; ma allora c’era una ragione pratica per questa scarsezza, ragione che oggi manca. Non pensate che sia una sciagura, indipendentemente dall’importanza di quanto scriviamo?