Antonio Pavolini segue da una vita il mondo dei media classici, soprattutto per quanto riguarda la scelta e la distribuzione delle notizie. In questa sua ultima opera (Antonio Pavolini, Unframing, Ledizioni 2020, pag. 116, € 6,99 (cartaceo: €14,90), ISBN 9788855263788) si dedica a quello che lui chiama “unframing”, vale a dire la necessità di “scorniciare” il modo in cui le notizie ci vengono solitamente presentate. La sua tesi, con la quale concordo pienamente da tempo, è che nonostante le visibili differenze di ideologia tra i media ciò che capita è che le notizie presentate sono fondamentalmente le stesse, come se ci fosse un accordo sotterraneo per spostare l’attenzione dell’opinione pubblica su certi specifici temi, tralasciando gli altri. Nella prima parte – che a mio giudizio sarebbe potuta essere un po’ più asciutta – Pavolini mostra vari esempi degli ultimi mesi; la seconda parte è invece la pars costruens, dove alla fine dà anche un utile ennalogo di buone abitudini che noi lettori dovremmo prendere per fare il nostro unframing. Ho molto apprezzato che Pavolini abbia rilassato il suo mantra sulla disintermediazione: in fin dei conti è vero che dobbiamo cercare di evitare l’intermediazione dei soliti noti, ma non è che se cerchiamo noi le notizie con gli algoritmi dei motori di ricerca si guadagni qualcosa… Molto meglio scegliere chi intermedierà per un certo argomento!
Whamageddon 2020 del Friendfeed
Friendfeed è uno stato dell’anima. Dopo anni dalla fine di quel social network, siamo ancora così pazzi (e un po’ solari) da fare cose come frenfini. Anche quest’anno la Flauta ha preparato una versione “personalizzata” di Last Christmas, la canzone del Whamageddon (ah, non preoccupatevi, quest’anno sono sopravvissuto). Stavolta ha arrangiato il famigerato brano a cappella a sei voci, con noi che a volte la cantavamo, a volte no. Potete vedere il video; per non rovinare il tutto, io appaio solo per qualche secondo verso l’inizio, ma c’è la mia voce più o meno dappertutto (con MOLTO Autotune, mi sa, perché io sono sì un basso, ma il mio range è Mi2-Fa#4, e quella parte usa come base il Re2: insomma ho fatto una fatica boia). Ho anche cantato la parte di basso vero e proprio, ma non garantisco sui risultati :-)
L’altro vaccino
Ieri sera mi sono vaccinato contro l’influenza. È la seconda volta in vita mia: la prima fu nel 2009, quando i gemelli erano appena nati e prematuri. Io in genere prendo l’influenza una volta ogni cinque anni, ma quest’anno ho deciso di non rischiare.
Inutile dire che la Premiata Ditta Fontana&Gallera non ha nulla a che fare con la mia vaccinazione, che è arrivata dalla mia grande azienda con le modalità che le sono abituali. Il 22 settembre l’amministratore delegato ci ha scritto dicendo che l’azienda «sta organizzando una campagna di vaccinazione antinfluenzale cui si potrà aderire su base volontaria»; poi più nulla fino al 17 dicembre quando alle 19:31 mi è arrivata una mail dicendo che se volevo partecipare alla campagna avevo tempo fino al 18 dicembre per accettare. Il 22 dicembre è arrivata la seconda mail, che mi dava due possibilità di scelta: il 23 o il 29 dicembre. Insomma l’inerzia aziendale è enorme, ma quando parte parte :-)
Pubblicità a basso prezzo e gente che ci casca
Capisco che l’avvocato Edoardo Polacco stia cercando di racimolare soldi. Non trovo per nulla strano che abbia denunciato il comune di Bugliano. Però mi stupisco che Open caschi nella trappoletta da quattro soldi e scriva un articolo infiocchettato di dotti termini come «bias di conferma» e «fake news». Anzi no, forse non dovrei stupirmi.
In odium fidei
Leggo sul Post della beatificazione del giudice Rosario Livatino, con una procedura non standard. Tipicamente la chiesa richiede un miracolo per la beatificazione e un altro per la santificazione (i “segni” indicati in fondo a questo articolo di Avvenire), che sono controllati molto attentamente. La motivazione di un’uccisione “in odium fidei” è quella legata al martirio, che in Occidente non è più molto comune nonostante gli attentati fondamentalisti; in questo caso la decisione è stata presa perché la mafia avrebbe ucciso il magistrato, definito incorruttibile proprio perché molto religioso.
Non entro nella scelta della beatificazione, ci mancherebbe altro. QUello che però trovo strano è che mi sarei aspettato che una scelta del genere venisse molto più pubblicizzata dalla Chiesa, in quanto è una presa di posizione molto netta dal punto di vista cattolico. Sappiamo bene che ci sono dei sacerdoti conniventi con mafia, ‘ndrangheta, camorra; occorre che i fedeli sappiano che quella non è la linea ufficiale della Chiesa. Serve anche quello: perché allora non pubblicizzarlo?
Un sito e un raccontino
Cominciamo con il sito. Anzi: qualcosa in più di un sito, perché Forevera Books è un editore che pubblica libri. Di fantascienza. NON di fantasy, ci tengono a far sapere molto chiaramente.
Tra i fondatori di Forevera Books c’è Salvatore Mulliri, che conosco (virtualmente) dai bei tempi di Friendfeed. Il sito, oltre alle presentazioni dei loro libri, contiene anche raccontini di fantascienza (NON di fantasy, se non l’avete ancora capito); a seguito di una call for short stories, ho tirato fuori uno dei miei microracconti, due cartelle e mezzo: Razza di stonati (titolo e immagine sono di Salvatore). Per una volta, non ho usato la matematica come spunto di una storia: ma non garantisco che riusciate a capire lo spunto, almeno fino alla frase finale e forse anche dopo :-)
Buona lettura (non solo del mio raccontino)!
I gradi sono tanti, milioni di milioni
Se leggete questo articolo della Stampa, non trovate nulla di particolare, a parte la chiosa “vuoi vedere che i Magi finirono attratti proprio da questa, e non dalla Cometa di Halley?” che non ha un grande senso (la cometa di Halley passò nel 12 a.C., quindi ben prima delle date possibili per la nascita di Cristo). Del resto, l’ipotesi di una congiunzione stellare e non di una cometa c’era già quando ero ragazzo io. Anche dire “Ma il fenomeno si potrà osservare con in mano il telescopio giusto” è un po’ fuorviante: qui a Milano secondo me non si vede nulla in ogni caso, ma in un posto con meno inquinamento luminoso basta l’occhio nudo per accorgersi dei due pianeti vicini.
Ma come mi ha segnalato Fernando Fiorenzano, questa non era la versione iniziale dell’articolo, che potete trovare su Web Archive. Le differenze? Principalmente due. La prima è che non era indicato da nessuna parte che il post era una scopiazzatura, ehm, ripresa del lancio di agenzia AGI, che oggettivamente era fatta molto meglio; la seconda è che l’ignoto estensore, per mostrare che c’era anche farina del suo sacco, ha aggiunto la frase «inezia tra le migliaia di milioni di miliardi di trilioni di gradi per i quali spazia la nostra capacità di scrutare l’immensità». Forse sono un po’ tanti, non trovate? (E anche immaginando che l’ignoto estensore abbia fatto confusione con le distanze intergalattiche, forse bisognerebbe ricordargli che i pianeti si trovano tutt’al più a qualche miliardo di chilometri di distanza tra di loro…)
Ma a parte i pensieri piuttosto confusi, quello che trovo inqualificabile è che questi articoli vengano modificati silenziosamente, senza nemmeno una frasetta tipo “in una versione precedente dell’articolo era stata inserito un valore errato” che non dice nulla se non la correttezza degli editor. Chissa se tra migliaia di milioni di miliardi di trilioni di modifiche ce ne sarà mai qualcuna evidenziata…
Quizzino della domenica: Catena di domino
Le tessere del domino sono composte da due numeri affiancati, compresi tra 0 e 6. Nel gioco occorre formare una catena dove due tessere possono essere unite solo quando hanno lo stesso numero sui due lati.
Nella figura qui sotto vedete una catena con sette tessere, unite secondo le regole del domino; la cosa interessante è che la somma S dei valori nelle due righe e nelle due colonne è sempre la stessa. Sapete trovare qual è la catena?
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p488.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Louis Thépault, Le chat à six pattes et autres casse-tête.)