Ieri pomeriggio a un certo punto ho visto che l’app Whatsapp desktop non si connetteva al telefono. Mi sono detto “sarà il solito problema, il telefono ha perso la connessione al PC”; invece era proprio Whatsapp a essere giù, insieme a tutto il resto dell’ecosistema Facebook.
Ho dato una scorsa a un po’ di commenti tecnici, e se non ho capito male il problema non è stato tanto il fatto che qualcuno ha fatto una minchiata con le tabelle di rotta (routing, se siete anglofili) che fanno arrivare ai server di Zuckerberg; quello capita più spesso di quanto pensiate. Il problema è che non c’era una connessione di backup completamente diversa per la gestione, e quindi i tecnici sono dovuti andare di persona nei luoghi dove stanno i server per rimettere a posto la configurazione, con l’aggravante che le competenze erano distribuite e quindi ci voleva più gente.
Dal mio punto di vista le cose non sono cambiate più di tanto, invece. Io non ho neppure installato Messenger – vedo i messaggi solo quando sono al PC e attacco Facebook. Whatsapp non è la mia app primaria di messaggistica istantanea, uso di solito Telegram; credo che sia un anno e mezzo che non posto nulla su Instagram, per l’ottima ragione che non ho ancora idea di cosa dire di interessante in quel formato; quanto a Facebook è come il Tg1, lo si tiene acceso per abitudine ma non lo si guarda più di tanto. E comunque il mio socialino di nicchia era tranquillamente su :-)
Ovvio che in un mondo perfetto tutti questi sistemi avrebbero una modalità di interscambio dati tale che anche se alcuni di essi non funzionano le comunicazioni potrebbero comunque svolgersi. Ma la Power Law applicata all’informatica ci ha fatto capire che chi vince piglia tutto, e sono in molti a non sapere nemmeno come trovare una soluzione alternativa. Per questa volta non c’è stata l’apocalisse, ma in futuro?