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matematto non praticante

Genio guastatori

la gattaiola In questi giorni a Milano era piovuto abbastanza forte e di stravento: abbiamo così spostato la cassetta dei bisogni dei gatti dal balcone della cucina in un bagno, e abbiamo contestualmente chiuso la gattaiola, che ha un sistema apposito di blocco con delle manopoline da ruotare. Ovviamente i gatti hanno visto dove si trovava la cassetta, e non avevano alcun bisogno di uscire: ma evidentemente la nostra imposizione è stata vista come una Grandissima Mancanza Di Rispetto (GMDR).

La sera Anna sente dei rumori in cucina. Dopo un po’ si alza e va a vedere: le due manopoline erano state divelte, mentre i due malfattori stavano guardando il risultato del loro lavoro. (La mia ipotesi è che l’effrazione sia stata principalmente eseguita da Annika: Tommy non è mai molto interessato a qualcosa che non sia edibile)

(Immagine della gattaiola Staywell da Amazon: se l’acquistate dal link qualche centesimo va a me)

Quizzino della domenica: Onesto, bugiardo o spia?

Anna, Bice e Chiara sono tre amiche. Una di loro è onesta, dice cioè sempre la verità: una è bugiarda, mente sempre; una è una spia, e non sappiamo se quando parla dice la verità oppure mente. Anna dice che non è onesta; Bice dice che non è una spia; Chiara dice che non è bugiarda. Sapete dire che tipo di persona è Chiara?

una spia
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p682.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Mind your decisions; immagine di liftarn, da OpenClipArt.)


Dieci piccoli indiani (ebook)

copertina Anche questo libro l’ho dovuto (ri)leggere causa compiti di scuola di mio figlio. A questo punto, sapendo già come la storia finisce, ho fatto molto più caso ai dettagli e a come Agatha Christie è riuscita a nascondere il colpevole davanti agli occhi di tutti. La traduzione di Beata della Frattina rende il testo in maniera ottima: verificatelo con l’inizio del primo capitolo, dove il lettore è portato a pensare che la frase “Constance Culmington era proprio il tipo di donna capace di comprare un’isola, circondandosi di mistero” sia dovuta al chiedersi perché Constance avesse scritto. Ciò detto, l’impianto è perfetto, e doveva sembrarlo ancor di più quando il libro uscì, perché la modernità della casa elimina tutte le allora classiche ipotesi di fantasmi o altro, e ci costringe a cercare una soluzione razionale. Insomma, la lettura è godibile anche sapendo già come va a finire.

(Agatha Christie, Dieci piccoli indiani [Ten Little Niggers], Mondadori 2010 [1939], pag. 208, € 4,99 (cartaceo: 12,40), ISBN 9788852014574, trad. Beata della Frattina)
Voto: 5/5

Travolta qua qua

paperela Chi mi conosce lo sa: sono generalmente impervio al festival di Sanremo. Non solo non lo guardo da decenni, ma sono poche le cose che mi colpiscono anche di rimbalzo: l’ultima penso fosse stata la morganata con il povero Bugo. (Delle canzoni nessuna traccia, claro). Pertanto a differenza del Tondelli che Sanremo lo guarda eccome non è che possa fare un pippone lungo sul siparietto di John Travolta che è costretto a fare uno sketch con il ballo del qua qua e poi non dà la liberatoria.
C’è però una cosa che mi lascia abbastanza perplesso da anni: Sanremo è la quintessenza della televisione per vecchi, eppure sono tutti lì a guardarla. Certo, c’è il secondo e il terzo schermo, la parte televisiva vera e propria fa giusto da sfondo a tutto il resto (no, delle canzoni non ci sono tracce nemmeno nella parte social che frequento, se non per commenti per dire da dove è copiato un certo brano o cose simili); ma resta comunque un collante. Altro che novità.

Immagine di oksmith, da OpenClipArt)

Statistiche del sito per gennaio 2024

Cerchiamo di tornare più o meno sui tempi non biblici di posting. A gennaio, rispetto a dicembre, qualche visitatore e visita in meno, ma più pagine accedute.

Visitatori unici 17.160 (-810)
Numero di visite 44.620 (-620)
Pagine accedute 154.528 (+11070)
Hits 308.028 (+13326)
Banda usata 3,98 GB (-0,46 GB)

Nessun giorno sotto le 1000 visite: il minimo si è avuto sabato 20 e domenica 21 con 1049, il massimo mercoledì 31 con 2097. La top 5:

  1. Codice bianco all’Ikea:: 890 visite
  2. Alphageometry: 736 visite
  3. Semicerchio inscritto: 727 visite
  4. Dopo il dottor Sottile: 697 visite
  5. Carnevale della matematica #16 : 659 visite

Ci sono altri cinque post oltre le 500 visite, tra cui inopinatamente quello con le statistiche di dicembre :-) Tra gli evergreen, romanaccio è sempre lì, stavolta con 1266 visite.


Query Google: abbiamo 3368 clic da mobile (+73), 1036 da desktop (+144) e 63 da tablet (-6). Ecco le prime 10 query (tra parentesi le impressions, per capire quanto la mia pagina sia piaciuta a chi cerca: più il rapporto è basso, meno sono stato ritenuto interessante).

237 (825) insulti in romano
96 (339) insulti romani
95 (155) insulti romaneschi
84 (852) codice bianco ikea
58 (103) xmau
50 (1604) paziente eupnoico
46 (748) problemi di logica
45 (250) zolva1
45 (82) il salto del cavallo soluzione settimana enigmistica
43 (4618) prova del 9

MATEMATICA: cosa ci sarà

Di cosa parlerà la collana Matematica? Un po’ di tutto quello che riguarda la matematica, ovviamente. Come potete vedere dall’elenco dei volumi, gli argomenti spaziano davvero tanto, e alcuni dei temi finali sono da corso universitario. Naturalmente non dovete aspettarvi un libro di testo, che non avrebbe senso: ma nemmeno una trattazione all’acqua di rose senza nessuna formula, che non avrebbe parimenti senso. Quello che abbiamo fatto è partire da esempi i più semplici possibili per dare un’idea di quello di cui si sta parlando, e proseguire un po’ in modo che il curioso possa vedere come un matematico parta dagli assunti iniziali per costruire qualcosa che a prima vista è astruso ma in realtà è una conseguenza logica dei punti di partenza.

Ci sono teoremi e dimostrazioni? Teoremi sì, perché la matematica non è tale senza di essi. Dimostrazioni solo alcune, quelle più semplici da seguire e che soprattutto possono dare qualche informazione in più. Per esempio, la dimostrazione euclidea del teorema di Pitagora è una “trappola per topi”, come disse Schopenhauer; ha senso nel contesto del primo volume degli Elementi, dove mostra come tutto quello fatto in precedenza serve proprio per arrivare a quel risultato, ma non è certo qualcosa da presentare così per mostrare quanto si è bravi. Molto meglio usare altre dimostrazioni più visivamente coinvolgenti.

Per il resto, come ho già detto, ogni volume racconterà la biografia di uno o più matematici, narrata da Sara Zucchini, allontanandosi un po’ dallo stereotipo “cosa ha fatto in matematica” – anche se naturalmente qualcosa lo si dirà – e guardando la sua vita e opere nel contesto del suo tempo. I miei giochi matematici sono come quelli che se mi leggete conoscete già, con una notevole differenza: leggendo il testo vi porterò verso la soluzione, spiegando qual è la strada giusta (e a volte partendo apposta da una strada plausibile ma sbagliata: un matematico mica è un oracolo!) Spero che in questo modo possiate sopportare le ambientazioni implausibili che spesso mi sono inventato, ma soprattutto non vi scoraggiate leggendo un testo dove non trovate nessun appiglio…

Wordle: teoria e pratica

which could be the solution?

Forse Wordle non ha più l’hype di un paio d’anni fa, ma continua a esserci un nutrito gruppo di fedeli giocatori. Ed è ovvio che i giocatori si interrogano su quale sia la strategia migliore di gioco. Così il New York Times, che si è comprato i diritti del gioco, ha creato Wordlebot, che analizza la partita che abbiamo giocato e mostra come lui avrebbe fatto di meglio. Tra l’altro, con il 2024 Wordlebot ha cambiato la parola iniziale da lui usata: non più SLATE ma TRACE.

Però Wordlebot non usa tutte le possibili parole inglesi di cinque lettere, 12974, ma solo un loro sottoinsieme che comprende quelle che sono effettivamente soluzioni possibili (2309) oltre a un paio di migliaia di altri termini. In Wordle infatti l’elenco delle soluzioni contiene solo quelle che dovrebbero essere le parole inglesi più comuni: che sia vero o no non lo so, posso solo dire che a volte devo cercare sul vocabolario il significato del risultato. Cosa succederebbe se il bot avesse a disposizione tutte le parole possibili e dovesse cercare una soluzione? Qui ci viene in aiuto la teoria dell’informazione, che ci permette di dare una misura quantitativa (l’entropia) alla nostra conoscenza. Più l’entropia è alta, più informazione abbiamo in media. La prima scelta migliore pare essere SOARE (arcaico per “giovane falco”), che ha circa 5,89 bit di entropia. Questo valore significa che dopo averla giocata il numero medio di possibili soluzioni si riduce di un fattore 25,89, anche se c’è chi afferma che ROATE sia meglio. Mi stupisce solo che questo acronimo sia presente tra le possibili parole inglesi… Da qua si può andare avanti a cercare una seconda parola. Se non possiamo sapere in anticipo il nostro punteggio con il primo tentativo, dopo SOARE si dovrebbe usare THILK (altra parola arcaica che può significare “this” o “that”) che aggiunte 4,11 bit di entropia; ma a questo punto esistono altre coppie leggermente migliori – so che una comincia con SLANE ma non so qual è la seconda parola.

Tutto bellissimo, ma c’è un ma. Un computer non ha problemi a scegliere quelle parole e verificare a una a una le scelte rimanenti. Noi esseri umani non vogliamo certo ricordarci a memoria tutto l’albero di combinazioni possibili a seconda del risultato del primo nostro tentativo; quindi sceglieremo una parola diversa, subottimale ma più semplice da gestire. Al momento per esempio il mio primo tentativo è STARE, che non sarà il massimo ma è abbastanza buona. La morale di tutto ciò? Ricordarsi che va bene la competizione, ma dovremmo ricordarci che in fin dei conti stiamo giocando, e non val la pena perdere tutto il divertimento!

come sempre Posteitaliane svicola


Ecco cosa (dopo un mese abbondante) Posteitaliane ha risposto al mio reclamo, dove facevo notare che Natale o non Natale vedere consegnare contemporaneamente tre copie di un settimanale forse dava qualche problema.
Notate come intraprenderanno “tutte le opportune azioni correttive volte a sensibilizzare il personale a porre la massima attenzione nell’espletamento del servizio.” Nessuna ammissione di possibile colpa: né loro (sia mai) ma nemmeno dei postini, che devono solo essere “sensibilizzati”. Il solito schifo.