Se sapete che $\frac{17}{10} = 1 + \frac{1}{a + \frac{1}{b + \frac{1}{c}}}$, quanto valgono $a, b, c$?
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p699.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Mind Your Decisions.)
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Le geometrie oltre Euclide (libro)
Comincio subito con un disclaimer: conosco Alberto da tanti anni, e prima di lui conoscevo suo padre, visto che lavoravamo entrambi in Cselt (oltre che essere entrambi matematici in un posto dove gli ingegneri la facevano da padroni). Ma indipendentemente da questo, non ho nessuna remora a consigliarvi di leggere questo libro, soprattutto se siete rimasti scioccati dall’esistenza delle geometrie non euclidee. Il bello è che la spiegazione di come sono nate queste geometrie è solo l’inizio di un viaggio che ci porta a capire come il concetto di geometria per un matematico moderno e contemporaneo è molto diverso da quello che abbiamo studiato a scuola. Per esempio, non è solo il quinto postulato di Euclide che è caduto, ma proprio il concetto stesso di geometria, che con il progreamma di Erlangen diventa lo studio delle trasformazioni che rendono equivalenti alcuni tipi di figure, e la stessa definizione assiomatica di Euclide. David Hilbert si è accorto che i cinque postulati di Euclide, anche aggiungendo quelle che lui chiamò nozioni comuni perché non erano solamente legate alla geometria, non bastavano, e creò un sistema di ben 21 assiomi, che per esempio permette di capire come sia possibile costruire una geometria che rispetti i cinque postulati euclidei ma non il postulato di Playfair che afferma che per un punto esterno a una retta passa una e una sola parallela a quella retta. (No, non vi spiego il trucco; in compenso posso dirvi che il libro di testo di mia figlia in prima liceo artistico enuncia tutti gli assiomi di Hilbert anziché quelli euclidei, ma in un modo incomprensibile per chi non sa già di che cosa si parli. Le cose non sono mai così facili come sembra). Ma ci sono anche altri modelli di assiomi, come quello di Birkhoff, che sono più spartani perché sfruttano le proprietà dei numeri reali.
Non è un caso che il titolo del libro parli di geometrie al plurale, ma bisogna subito aggiungere che Saracco in realtà mostra come tutte queste geometrie (persino quella differenziale, che è anche accennata brevemente) possano essere viste come manifestazione di un’unica geometria, come dice il titolo di un capitolo del libro. Insomma un ottimo testo che permette di avere una visione d’ insieme della geometria (o delle geometrie) più ampia di quella che si trova negli usuali libri divulgativi, anche perché Saracco sceglie un approccio a tutto tondo con temi più semplici e altri più complicati.
(Alberto Saracco, Le geometrie oltre Euclide : Misurare la Terra, descrivere l’Universo, Scienza Express, pag. 190, € 19, ISBN 9791280068811, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me)
Voto: 5/5
Che potrà andare storto?
Leggo dal Post che Meta sta usando i post (ma soprattutto le immagini) che gli utenti postano su Facebook e Instagram per addestrare la propria AI. In Europa (e in UK, per gli strascichi pre-Brexit) gli utenti possono dire che non vogliono che il loro materiale venga usato, sempre che si trovi la pagina nascosta dietro il link “Attenti al leopardo”; gli altri si attacchino.
Io capisco l’uso delle immagini, ma se pensate davvero di usare un’AI addestrata sui testi scritti su Facebook siete davvero ottimisti :-)
La mia brutta faccia a Roma
Domani (venerdì 7 giugno) alle 14 sarò a Roma a raccontare delle tribolazioni del curatore di una collana di libri di matematica. Mi troverete insieme ad alcuni degli autori alla facoltà di economia di Uniroma 3, metro San Paolo. qui il post ufficiale, con il programma. Partecipa numeroso!
Poste Italiane, una garanzia
Un paio di settimane fa mia mamma mi dice di avere perso il cavetto di carica del suo MiBand. Vabbè, penso io, nessun problema: vado su Amazon con l’account Prime di Anna, ne ordino uno (assieme a un carichino, che non si sa mai) e glielo spedisco. Naturalmente il corriere Amazon non arriva lassù negli sperduti paesini di montagna: Bezos ha fatto un accordo con Poste Italiane, ed è il postino che arriva con i pacchetti. Nema problema, ci mette giusto un giorno in più.
Io poi mi dimentico della cosa: ma lunedì, quando sono andato su da lei, vedo lo smartwatch sul comodino e le chiedo se è arrivato il cavetto; mi risponde di no. Do allora un’occhiata sul sito Amazon e vedo quanto scritto in figura.
Ho riordinato il cavetto (è arrivato ieri, stavolta ho controllato) e mi sono fatto rimborsare l’altro acquisto (anche se non capisco perché una volta che lo stato è “non può essere consegnato” non parta dal lato Amazon una procedura automatica). Resta il fatto che non è possibile che un pacchetto si perda così.
La serie di Kempner
Immagino conosciate tutti la serie armonica, cioè la somma degli inversi dei numeri naturali: $ 1 + \frac{1}{2} + \frac{1}{3} + \frac{1}{4} + \cdots $. Immagino anche sappiate che la serie diverge, come già sapeva Oresme nel medioevo: basta raggruppare $ \frac{1}{3} + \frac{1}{4} $, $\frac{1}{5} + \frac{1}{6} + \frac{1}{7} + \frac{1}{8}$,
$\frac{1}{9} + \frac{1}{10} + \cdots + \frac{1}{16}$ e così via, e notare che la somma di ogni raggruppamento è maggiore di 1/2. Per i curiosi, come si può intuire dalla figura qui a fianco, il valore parziale della serie armonica da 1 a $n$ si può approssimare con $\textrm{ln}\; n$, cioè con il logaritmo naturale. (E addirittura l’errore tende alla costante di Eulero-Mascheroni $\gamma$).
Chiamiamo ora diabolico un numero che contiene al suo interno la successione 666, e sommiamo gli inversi di tutti i numeri che non sono diabolici. Bene: questa somma invece converge. Quello che forse non è noto a tutti è infatti che se si eliminano dalla somma tutti i numeri che contengono una certa cifra allora il risultato è finito. La cosa fu scoperta da A. J. Kempner nel 1914, e le serie così costruite si chiamano serie di Kempner, appunto. La dimostrazione che quelle successioni sono finite ricorda un po’ quella di Oresme che abbiamo visto sopra. Togliamo per esempio tutti i numeri che contengono il 9. Dato un numero naturale $n$, i numeri di $n$ cifre che non contengono il 9 sono $8 ⋅ 9^{n−1}$, poiché ci sono 8 scelte possibili (da 1 a 8) per la prima cifra, e 9 scelte indipendenti (da 0 a 8) per ognuna delle altre $n−1$. Ma ciascuno di questi numeri senza 9 è maggiore o uguale di $10^{n−1}$, quindi il contributo di questo gruppo alla somma dei reciproci è minore di $8(9/10)^{n−1}$. Facendo la somma di tutti i contributi dati dai numeri di 1, 2, 3, … cifre si ottiene che la somma è minore di 80. (Il valore effettivo è circa 22,92067: diciamo che in questo caso la stima era molto grossolana.) Qualcuno potrà lamentarsi perché la dimostrazione parla di numeri di una cifra che vengano tolti, e non di 666: ma il ragionamento qui sopra si può fare con una qualunque base e una qualunque cifra in quella base tolta. Se lavoriamo in base 1000 e togliamo la “cifra” 666 otteniamo una serie che ha più termini di quella che cerchiamo (per esempio conterrà 426660, visto che il numero si divide come 426-660) ma che comunque converge.
Ah: può sembrare incredibile, ma la somma degli inversi dei numeri primi invece diverge. Cresce in modo davvero lento: l’ordine di grandezza della somma dei primi $n$ primi è $O(\textrm{ln}\; \textrm{ln}\;n)$, ma comunque diverge.
(immagine di Baszoetekouw, da Wikimedia Commons)
MATEMATICA – Lezione 17 – La matematica della relatività
Tutti sanno che tutto è relativo, come disse Einstein. Peccato che il grande fisico non disse nulla del genere, e anzi la teoria della relatività ristretta parte da un principio opposto: che esiste una velocità assoluta, quella della luce nel vuoto. Da lì parte tutta la logica, nemmeno troppo complicata da un punto di vista matematico, che ci conduce alla teoria che tutti facciamo finta di conoscere. Christian Casalvieri in questo volume della collana fa solo qualche accenno alla relatività generale, che in effetti è davvero più complicata, e spiega dall’inizio quali sono le conseguenze logiche dell’assunto einsteniano e quali sono gli altri assoluti (a partire dal tempo) che perdiamo.
Sara Zucchini ci parla di Riemann, grande matematico purtroppo morto giovane (e di cui la fantesca dopo la morte ha buttato via gli appunti…) ma che era decenni avanti rispetto al suo tempo: anche la teoria della relatività ha almeno in parte a che fare con i suoi lavori sulla geometria differenziale. Infine i miei giochi parlano del principio dei cassetti, un teorema tanto semplice quanto potente.
Christian Casalvieri, La matematica della relatività, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.
C’è una cosa che non capisco
Ci deve essere un motivo per cui l’sms di phishing mi arriva da un numero di telefono ma mi si dice di mandare un whatsapp a un altro numero, ma io non riesco a capirlo. Il mittente dell’sms magari è farlocco, ma al numero whatsapp qualcuno deve pur rispondere. Avete delle idee?
(per la cronaca, ho anche risposto su whatsapp, scrivendo “Brutto stronzo, ridammi i 5000 euro che ti ho prestato il mese scorso, o ti faccio mandare la polizia”…)