Archivi autore: .mau.

Informazioni su .mau.

matematto non praticante

Lewis Carroll e le funzioni trigonometriche

I simboli proposti da Lewis Carroll Come sapete, Lewis Carroll non fu solo uno scrittore di narrativa, ma con il suo vero nome Charles Dodgson pubblicò anche testi matematici. Solo che per quanto serio potesse essere mentre faceva matematica, continuava sotto sotto a essere Lewis Carroll: così ideò una serie di simboli per le funzioni trigonometriche, che pubblicò nell’opuscolo The Formula of Plane Trigonometry. I simboli sono quelli che vedete in cima a questo articolo. Se dovessi indovinare la logica seguita da Dodgson/Carroll. a parte il caso del senoverso che credo di aver sentito per la prima volta, tutte le funzioni trigonometriche sono costruite con un semicerchio e un segmento: per il seno il segmento è verticale nel centro (e sin 90° = 1); per il coseno è orizzontale in basso (e cos 0° = −cos 180° = 1); per la tangente è, beh, tangente in alto, e la cotangente è la tangente invertita.

La rivista The Athenæum pubblicò una recensione non esattamente positiva, dove si vedono questi simboli: non sono purtroppo riuscito a trovare una scansione dell’opuscolo. La cosa buffa è che uno potrebbe pensare che sia stata la lobby dei tipografi a remare contro l’introduzione di nuovi simboli, ma pochi decenni dopo Peano riuscì nello stesso intento. Diciamo insomma che forse Lewis Carroll non era poi considerato così tanto (a torto o a ragione) come matematico…

Certa gente ci è o ci fa?

numero di prenotazione

no, non era il mio numero…

Jacopo ha perso per l’ennesima volta la sua tessera ATM, e quindi oggi sono passato all’ATM Point di Loreto per rifarla e pagare l’obolo all’azienda. Avevo prenotato via app e avevo il numero A82, teoricamente per le 12:45. In pratica c’era un po’ di gente non necessariamente italiofona che doveva fare cose complicate (tra l’altro un’impiegata parlava un ottimo inglese) ed è passato qualche minuto. Chiamano il numero A081, che però non c’è: al che una signora fa “beh, visto che non c’è il numero chiamato, passo io”. Ah: la signora in questione aveva il numero A110, appuntamento per le 14:30 (aveva il bigliettino cartaceo, probabilmente era il primo slot libero). Mi sa che purtroppo ha comunque saltato tutto il resto della coda…

Grandi scoop

abbiamo un concetto di alta velocità diverso Repubblica ha un incredibile scoop sul semaforo dell’incrocio dove Ciro Immobile è riuscito a schiantarsi contro un tram con il suo suv. Il contenuto è riservato agli abbonati premium, e quindi non posso leggerlo, ma nella loro lungimiranza a Gedi ci consentono di vedere il video in esclusiva.

Il video è stato girato dieci giorni dopo l’incidente, quindi con l’incidente non ha nulla a che fare. Si vede il semaforo spento che diventa poi lampeggiante e rosso: io non lo definirei malfunzionamento ma comportamento standard quando viene acceso. Diamo comunque per buona la definizione di malfunzionamento. Gli è che secondo Rep «due autobus hanno già attraversato la strada a gran velocità come se fossero passati con il verde.» Non so quale sia la loro idea di “gran velocità”, ma a me pare tanto che i bus siano partiti a bassa velocità e poi accelerato dopo. Per confronto si può vedere l’accelerazione della macchina che arrivava da destra, ha girato a destra e ha accelerato.

Mi sapreste spiegare a cosa serve questo video, oltre a incrementare gli accessi?

Pulsanti, anyone?

pulsanti Ho letto sull’Atlantic questo articolo sul ritorno dei pulsanti nei device (più sui cruscotti delle auto che nei telefoni, purtroppo).

A me personalmente i pulsanti piacciono, ma per un motivo che non è contemplato nell’articolo: non rovino lo schermo con le mie ditate tipicamente sporche. Oggettivamente non capisco la differenza che ci sarebbbe tra l’app a video che può tranquillamente essere aggiornata e il pulsante per cui deve essere buona la prima; e ho dei dubbi che il pulsantone sulla scrivania di Donald Trump fosse uno status symbol, ma con Trump non si può mai sapere. Quello che però è probabilmente vero è che alle aziende conviene evitare i pulsanti fisici, perché costano di più: e quindi le aziende hanno fatto in modo da convincerci che i pulsanti siano roba vecchia…

Memo: non scrivere alla pubblica amministrazione

Ci sono cascato un’altra volta. Volevo capire se era possibile arrivare in anagrafe (a Milano, probabilmente in altri posti in Italia sì) per rinnovare la carta d’identità portandomi una chiavetta usb con le foto. Forse se avessi telefonato avrei avuto una risposta diversa dal copincolla del testo della pagina web (anzi no, peggio ancora, perché scrivono “è necessaria la presenza di entrambi i genitori” quando sul sito del Comune c’è l’apposito modulo di delega.)

E il brutto è che il titolo del mio messaggio è “foto in formato elettronico”…

Aumenti assoluti e costi medi

extracosti

costo medio dei voli più aumento assoluto del carburante

Leonard Berberi ci rende edotti sul Corriere Economia che «la legge sui carburanti verdi per l’aviazione (ReFuelEu) è destinata a far salire il costo dei biglietti aerei in Europa già dal 2025 e fino a 30 euro a tratta dal 2035 (tenendo fissi i prezzi dei voli)». Aggiunge che «Per un mercato come l’Italia — dove l’anno passato la tariffa media per un volo nazionale/europeo di sola andata è stata di 60,6 euro — significherebbe un aumento del 50%.» Ci fa anche il disegnino, che ho riportato in cima a questo articolo.

Ora, il costo del carburante è abbastanza proporzionale alla distanza percorsa. (“Abbastanza” perché a quello che so una parte consistente del carburante viene usato al decollo). E in effetti nel testo troviamo scritto che il costo dei biglietti aumenta fino a 30 euro a tratta. Come si può mischiare un aumento assoluto (i 30 euro) a un costo medio e pensare di avere un risultato sensato? E comunque se poi scrivi che secondo Lufthansa «applicando le quote di Saf ed e-kerosene imposte per il 2030 la spesa salirebbe a 6,1 miliardi, in aumento del 38%.» e questo senza considerare tutte le altre spese, mi spieghi come arrivi al 50%?

(Comunque se non capisco male ci sono altre stime che danno aumenti molto più ridotti)

Quizzino della domenica: Uguale o raddoppiato

Jacopo e Cecilia si sono inventati una nomenclatura tutta loro per i numeri, immagino per infastidire noi genitori. L’altro giorno il nonno è arrivato con un bel mucchio di caramelle che ha diviso più o meno a caso tra di loro. Inutile dire che i due si sono messi immediatamente a contarle: alla fine Jacopo, sempre goloso, dice “se il nonno avesse dato a me trupe delle tue caramelle, ne avrei il doppio di te!” Cecilia ribatte “Non importa, noi dobbiamo avere lo stesso numero di caramelle, quindi me ne devi dare trupe!” La domanda non è “a che numero corrisponde trupe”, anche perché non è possibile calcolarlo, bensì “qual è il più grande divisore possibile del numero totale di caramelle?” (Chiaramente 1 è un divisore, ma si può fare di meglio)


alcuni 'numeri'

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p641.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Katie Steckles, da New Scientist.)


Essentials of Game Theory (ebook)

Non si può negare che questo volumetto, che in realtà è un estratto di un libro più generale scritto dagli autori, sia “essenziale”. È perfino un po’ troppo essenziale per uno come me, che pure preferisce testi asciutti a chiacchiere infinite. Secondo me il testo può essere utile come manuale di riferimento per chi conosce già i temi almeno a grandi linee e ha bisogno solo di un ripasso: altrimenti è meglio scegliere qualche altra opera.

(Kevin Leyton-Brown and Yoav Shoham, Essentials of Game Theory : A Concise Multidisciplinary Introduction, Morgan and Claypool 2008, pag. 88, € 38,10, ISBN 9783031004179)
Voto: 3/5