Archivi autore: .mau.

Informazioni su .mau.

matematto non praticante

Radiocontrollo kaputt?

Stamattina avevo puntato la sveglia alle 7.10, per andare in palestra. Suona la sveglia, la maledico, mi alzo, do da mangiare ai mici e vedo che è già qualcosa e mezzo. Mamma mia come sono stato lento stamattina, penso. Poi guardo meglio e il “qualcosa” erano le 6. Prendo la sveglia, che è radiocontrollata: indica che sta ricevendo il segnale, ma è 50 minuti avanti. Non si è schiodata nemmeno lasciandola un’ora all’aperto (le onde lunghe si prendono meglio così), tanto che l’ho dovuta settare a mano.

Quello che mi stupisce non è tanto l’errore: da quanto ho capito, i dati non hanno un buon algoritmo di correzione di errore e mi era capitato di vedere un orario completamente sballato. per la precisione, un impulso di 0,1 s corrisponde allo 0 e uno di 0,2 s a un 1. Lo stupore è sull’errore. Mi sarei aspettato una cifra diversa: 50 minuti sono due impulsi nemmeno vicini tra di loro (il 40 e il 10), e soprattutto dovrebbero cambiare di segno abbastanza spesso per rimettersi a posto. Evidentemente anche se la sveglia indicava che stava ricevendo il segnale c’era così tanta ionizzazione che non riusciva a beccare i due secondi di silenzio radio che indicano il nuovo minuto…

Quizzino della domenica: il terzo maggior fattore

Il terzo maggior fattore (non necessariamente primo…) di 10 è 2: infatti se li ordiniamo dal maggiore al minore abbiamo 10, 5, 2, 1. Trovate tutti i numeri il cui terzo maggior fattore è 99. (Se sono infiniti, indicateli con una formula)

il numero 99
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p655.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Puzzle Critic, da Twitter – o devo chiamarlo X?)

Writers of the Future 39

copertina[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]

Come forse sapete, Writers of the Future è un concorso sotto il nome di Ron Hubbard (che prima di fondare Scientology era uno scrittore di fantascienza…) per i migliori racconti SF e fantasy che ormai ha quasi quarant’anni di storia. Come sempre, trovo i racconti di livello molto diverso: ecco due righe per ciascuno di essi. Non giudico gli illustratori (che hanno vinto anch’essi un concorso)

◆ Kitsune, di Devon Bohm – la storia sembra una scusa per parlare di altro. Citando dall’introduzione del racconto, «What this story really is,” Bohm says, “is a feminist text that’s using an extended and surreal metaphor to help the reader reflect on particular experiences within the human condition.» 2/5
◆ Moonlight and Funk, di Marianne Connolly – racconto carino e poetico su un tipo di amore non proprio standard. 5/5
◆ Death and the Taxman, di David Hankins – nella parte centrale l’autore vuole essere divertente a tutti i costi e non ci riesce; ma in generale è un buon racconto. 4/5
◆ Under My Cypresses, di Jason Palmatier – credo di aver capito il punto del racconto, ma molto a fatica perché non è ben sviluppato. 3/5
◆ Circulate, di Ron Hubbard – Un suggerimento (buono, tra l’altro) di Hubbard per quando si ha il blocco dello scrittore. 4/5
◆ The Unwilling Hero, di Ron Hubbard – Leggendolo, a un certo punto si capisce cosa sarebbe diventato Hubbard. 4/5
◆ White Elephant, di David K. Henrickson – Umoristico, ben costruito, e con un finale inaspettato. 5/5
◆ Piracy for Beginners, di Jennifer Johnson – Una buona vecchia space opera. 4/5
◆ Prioritize to Increase Your Writing, di Kristine Kathryn Rusch – Non capisco perché tra i racconti debbano trovarsi questi interludi (a parte ovviamente quelli di Hubbard…) – n/a
◆ Fire in the Hole, di WordFire, Inc. – troppi cliché per essere interessante. 3/5
◆ A Trickle in History, di Elaine Cohen – come far sì che gli ultimi ebrei non siano gli ultimi, quando ammazzare Hitler sembra essere vietato dalle leggi temporali. Idea e realizzazione carine. 5/5
◆ The Withering Sky, di Harry Manners – buon ritmo, ma la trama non funziona. Finito di leggerlo, ti chiedi “e perché è capitato tutto questo?” 3/5
◆ The Fall of Crodendra M, di Dustin Adams – la parte centrale è interessante, ma inizio e fine sono deboli e non riescono a tenere la storia in piedi. Mischiare i wormhole e l’onnipresente copertura mediatica non è stata una grande idea. 3/5
◆ Constant Never, di S. M. Stirling – Il finale è interessante, ma la storia non mi ha detto nulla. 2/5
◆ The Children of Desolation, di Spencer Sekulin – racconto postapocalittico, parte lento ma si riprende bene. 4/5
◆ Timelines and Bloodlines, di Laurance Davis – buon modo, anche un po’ umoristico, per gestire i paradossi temporali. 5/5
◆ The Last History, di Samuel Parr – In genere non amo il fantasy, ma questo mondo che ricorda un po’ l’impero cinese è raffigurato molto bene. 4/5

(AA.VV., Writers of the Future Volume 39], Galaxy Press 2023, pag. 513, € 6.54, ISBN 9781619867659 )
Voto: 4/5

Riuscite a convincere una AI a fornirvi la password?

Ivo segnala questo sito dove dobbiamo convincere un’intelligenza artificiale a rivelarci la password. Ci sono sette livelli, sempre più complicati. (C’è scritto che c’è anche un ottavo livello bonus, ma non l’ho trovato)
Le tecniche per carpire la password sono un misto tra il social engineering e il trattare l’AI come un bambino per fregarla. Poi metto nei commenti le frasi che ho usato per i livelli dal quarto in su (per quinto e sesto ho usato la stessa). È interessante notare i guai di un LLM senza controlli a posteriori: puoi chiedere la password in ROT13 o scritta all’indietro, almeno nei primi livelli, ma la risposta è sbagliata. Buon divertimento, o buona rabbia!

PS: chi usa Firefox non vede il testo finale, deve evidenziare lo spazio bianco in basso.
Aggiornamento: Il livello 8 è bastardissimo. Ci ho perso mezza giornata.


Dati veri ma presentati male

deviazioni standard per il ghiaccio antartico

Ecco un esempio di grafico da NON usare

Ieri Giulio Betti ha pubblicato su Twitter questo bel thread, che fa luce sul reale significato dell’immagine qui a fianco che ha girato parecchio per i social.

Quel picco verticale indica il numero di deviazioni standard dell’estensione della banchisa artica. Sei sigma è qualcosa di enorme, un fisico delle particelle considererebbe il risultato vangelo. Ma se leggete bene, abbiamo 35 anni di dati (e la media è calcolata su 30, ma questo è un problema minore). Trentacinque anni sono troppo pochi per essere certi che l’anomalia sia davvero così anomala. Qualcosa che non va c’è sicuramente, come si può vedere dal grafico con i valori assoluti della quantità di ghiaccio; ma guardando attentamente quegli altri dati si scopre che l’anomalia è nata alla fine del 2022 e non si è più riassorbita. Anche questo è importante, perché se cerchiamo di spiegare l’anomalia con quello che sta succedendo ora non ce la possiamo fare.

Quello che Betti dice tra le righe è che i più furbi tra i negazionisti (e ce ne sono parecchi: poi non so se ci credano davvero o ritengano di avere la loro bella convenienza a fare così) fanno in fretta a mostrare la falsità del significato dato all’immagine, aumentando i dubbi di chi non ha gli strumenti per farsi un’idea informata. Io lo dico sempre: non inoltrate cose che non sapreste spiegare solo perché coincidono con le vostre idee!

Ebbene sì, Spartaco Casavecchia era una persona reale!

Ricordate che mi ero chiesto se Spartaco Casavecchia, il traduttore della Piccola storia della matematica di Egmont Colerus, fosse davvero esistito? Su Facebook Michele De Russi mi ha segnalato questa rivista dove il dott. ing. Casavecchia aveva scritto un articolo nel maggio 1933 su “La tecnica moderna nelle trasmissioni ad alta tensione”; inoltre era ancora citato nell’annuario degli ingegneri del 1949. Diciamolo: questa volta sono stato malfidato!

I gatti hanno davvero sette vite

Ieri siamo tornati a casa. I mici hanno cominciato a venirci dietro mentre mettevamo a posto le cose, finendo in armadi e cassetti vari. A un certo punto, finito tutto, troviamo solo due gatti. Dov’è Annika? Cominciamo a cercarla in giro. Suona il citofono: è la vicina del secondo piano con Annika in braccio, che ci dice che ha sentito miagolare e l’ha trovata nel giardino.
Considerando che sono certo di non aver mai aperto la porta di casa dopo che l’avevo vista l’ultima volta, e che comunque non può aprire il portone a pian terreno, l’unica possibilità è che sia caduta dal balcone (al sesto piano: quello del quinto piano ha una rete, questo in genere sta chiuso), che abbia trovato qualche pianta che abbia attutito la caduta e sia arrivata a terra senza farsi nulla. Nessuna zampa rotta, salta tranquillamente per giocare. Non ci credo ancora.

L’importanza di esporre i prezzi medi

da https://www.pngwing.com/en/free-png-spzun

E così da oggi i benzinai dovranno esporre quotidianamente il prezzo medio regionale dei carburanti, anche se a quanto pare non ci sono particolari indicazioni su dove posizionare il cartello (che volete, sono liberisti).

Io continuo a non capire perché mai qualcuno dovrebbe cambiare idea sul rifornirsi in una stazione di servizio solo per aver visto la differenza rispetto al prezzo medio, considerando che almeno un’idea dei prezzi nelle varie pompe della zona dovrebbe averla: ma magari sopravvaluto l’italiano medio.