Archivi annuali: 2024

Quizzino della domenica: Batterie scariche

Per far funzionare il vostro walkie-talkie avete bisogno di due pile. Di per sé ne avreste anche otto, ma purtroppo quattro sono scariche e indistinguibili dalle altre: tutto quello che potete fare è inserire due batterie e vedere se il walkie-talkie si accende. Quante prove, compresa quella finale, dovrete fare al massimo per riuscire a farlo funzionare?


(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p707.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Presh Talwalkar, da Mind Your Decisions; immagine da SVGSilh.)

Blood of Gods (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Anche stavolta non ho controllato, quando ho chiesto il libro per recensione, che non fosse parte di una serie. Questo è il secondo testo (e ce ne sarà almeno un terzo), il che significa che anche se trovo molti riferimenti che dovrebbero spiegare cosa è successo nel primo volume ho avuto parecchi problemi nel comprendere lo sfondo su cui il racconto si basa. Aggiungiamo anche che ci sono varie storie che alla fine si intrecciano, e capirete che ogni tanto mi sono perso. Però direi che l’impressione complessiva è buona: ci sono moltissime idee, e la descrizione del pianeta Tashwa e della razza senziente che lo abita, i Kuralim, è molto interessante. Posso al più lamentarmi che qualche volta ho trovato frasi un po’ stucchevoli, ma in genere la voglia di sapere come la storia continuava me le faceva saltare a piè pari…

Simon A. G. Spencer, Blood of Gods, Brain Lag 2024, pag. 577, € 8,31, ISBN 9781998795161 – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me)
Voto: 4/5

Ultimo aggiornamento: 2024-08-03 17:42

Firme online per il referendum

La scorsa settimana è partita la piattaforma che permette di firmare per proposte di referendum e leggi di iniziativa popolare, usando SPID oppure CIE. La possibilità era già stata testata in precedenza, ma solo per mezzo di terze parti; quindi i comitati promotori dovevano pagare al gestore SPID un euro e mezzo per firma. Ora invece è tutto statale e quindi non ci sono costi (e probabilmente anche la verifica delle firme sarà molto più semplice, tra l’altro).

Sono rimasto stupito che mentre sto scrivendo questo post ci siano solo tre proposte di legge di iniziativa popolare – una cosa virtualmente inutile: nemmeno le leggi proposte dai parlamentari ormai riescono a essere calendarizzate, figuriamoci quelle popolari) e dieci referendum, ma magari anche i vari comitati promotori sono stati colti alla sprovvista e non si sono messi in moto. Ho invece notato che nonostante sembrassimo essere un popolo di firmatori, vedi cosa succede su change.org, non c’è stata la corsa alla sottoscrizione… tranne in un caso, dove le firme a giovedì sera erano già 400.000: quello sull’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata, l’unico tra l’altro per cui ho firmato.

Evidentemente il tema è abbastanza sentito, anche se probabilmente non a sufficienza perché in un’eventuale votazione si raggiunga il quorum. Quello che però penso è che è bello avere questa possibilità, ma bisognerebbe rivedere tutta la struttura dei referendum, aumentando il numero di firme richiesto (il 2% del corpo elettorale?) e abbassando il quorum (metà più uno dei votanti alle ultime amministrative?) Solo così potremo avere un istituto con una certa utilità. Chissà perché non credo che capiterà mai qualcosa di simile…

L’attenzione della sanità

cartello "ospedale" Mia mamma soffre da anni di una forma di Parkinson, tenuta più o meno a bada dai farmaci. A fine febbraio è caduta in casa, dove viveva da sola, e si è rotta quattro costole: è stata ricoverata due mesi abbondanti tra ospedale e riabilitazione, ora è tornata a casa (con una badante h24) ma i suoi movimenti sono ancora più incerti.
Come dicevo l’altro giorno, questa settimana sono su da lei a fare il sostituto badante e tra le altre cose le devo dare le medicine. Ho guardato l’elenco lasciato dalla casa di cura e mi sono reso conto che c’erano cose che non andavano per nulla: avevano aggiunto un antidepressivo a nostra insaputa, ma soprattutto avevano dimezzato la dose del farmaco per il Parkinson e tolto la cardioaspirina. Poiché lunedì sarebbe passata l’infermiera ho aspettato per parlare con lei, che mi ha detto che in effetti la cosa era strana e avrebbe guardato in ospedale; martedì poi il medico di base passava qua nel paesino montano, è stato preallertato della mia visita, ha guardato il tutto e mi ha detto che avevano tolto la cardioaspirina perché nei primi giorni doveva prendere ancora dell’eparina, e che non aveva idea del motivo per cui avessero dimezzato la dose del farmaco per il Parkinson.

Io purtroppo mi sono dovuto fare un minimo di cultura sul campo per i miei problemi fisici e quindi mi sono potuto accorgere del problema; ma mi chiedo come sia possibile che capitino cose del genere, considerato che una cartella clinica dovrebbero ben averla consultata… (no, non c’ero io alla dimissione, ma mio fratello, io stavo arrivando da Milano ma l’hanno mandata via un’ora prima del previsto) D’altra parte la struttura riabilitativa che l’ha dimessa non è pubblica ma privata convenzionata: evidentemente costa troppo fare un minimo controllo in fase di dimissione.

Non correte subito a estrapolare!

L’immagine qui sopra è presa da questa presentazione di Paul Rowlandson (h/t Ed Southall); i dati sono quelli di ore di sole e temperatura media misurate a Heathrow ogni mese a partire dal 1941 fino al 2022
Come potete vedere nelle slide il cui link ho messo qui sopra, la risposta è sbagliata perché in generale non possiamo estrapolare un risultato con sicurezza, soprattutto quando cerchiamo un dato molto diversi da quelli di base. Come Rowlandson spiega, nessuno ci può assicurare che quella che con i dati storici sembra (più o meno…) una crescita lineare continui a esserlo, e non diventi sublineare oppure addirittura fermarsi a un asintoto. Questo senza neppure considerare gli errori che si possono avere in ogni caso anche con l’interpolazione, perché c’è sempre la possibilità di un outlier.
Ma allora non si può mai usare l’estrapolazione? Come spesso capita, la risposta è “dipende”. Come ho accennato all’inizio, estrapolare per dati vicini a quelli che abbiamo a disposizione; inoltre se siamo in grado di stimare un modello abbastanza preciso possiamo costruire una funzione di stima più adatta di una semplice retta (o nel nostro caso di un parallelogramma) e quindi avere una stima accettabile per un intervallo più ampio. Come sempre, ciò che conta è non applicare pedissequamente le formule imparate magari a memoria e capire invece cosa si sta facendo. La matematica non è un oracolo!

Poi naturalmente mi sarei più divertito se nella figura Laura avesse chiesto il dato con 500 ore di sole. Ho fatto rapido controllo e mentre in linea teorica un giugno potrebbe avere 450 ore di sole, non c’è abbastanza tempo per averne 500…
@matematica

Marco Del Prato

Sono in montagna a fare il badante di mia mamma. È appena arrivata una telefonata al suo fisso. Rispondo, e la persona si presenta come “Marco Del Prato” (se ricordo bene, sto ascoltando una spiegazione sulla busta paga e il mio cervello è quasi totalmente impegnato qui) del centro servizi Vodafone, mi dice che sta aumentando la bolletta, e mi chiede se sono io quello che se ne occupa. Alla mia replica “guardi che io lavoro in Tim e questa linea è ovviamente Tim” ha buttato giù la linea senza nemmeno scusarsi di avere avuto dei dati sbagliati.
No, non ha detto il nome dell’intestatario della linea. In compenso la cosa che mi ha stupito rispetto al tipico callcentrista è stata la voce tranquilla.

Ultimo aggiornamento: 2024-07-30 17:57

MATEMATICA – Lezione 25: La teoria dei numeri

copertina In questo volume Francesco Zerman scrive: “Si pensi infatti che buona parte dell’algebra, della geometria e dell’analisi moderne sono nate per cercare il giusto linguaggio con cui risolvere problemi di teoria dei numeri”. Che la matematica teorica sia la base di tante altre cose è noto; che la matematica ultrateorica come la teoria dei numeri sia la base di tanta altra matematica teorica non l’avrei immaginato.
Ad ogni buon conto, Zerman non si occupa di aneddoti ma parla di alcuni temi tra i più semplici della teoria dei numeri algebrica: equazioni diofantee, aritmetica modulare, norme, numeri p-adici, cinteri di Gauss, estensioni algebriche dei razionali. Accenna inoltre ad alcuni risultati di teoria analitica dei numeri, che vanno oltre quanto si può trattare in questi librini.
Sara Zucchini parla di un altro matematico italiano vittima delle leggi razziali: Tullio Levi-Civita, colui che “salvò Einstein” avendo costruito l’ambiente matematico necessario per la teoria della relatività generale. Io invece continuo a parlare di induzione nei giochi matematici, stavolta con esempi meno intuibili a prima vista.

@matematica
Francesco Zerman, La teoria dei numeri, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.

Ultimo aggiornamento: 2024-08-06 16:46

Troppe opere d’arte da citare

A quanto pare, la parodia dell’Ultima Cena alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024 non era una parodia dell’Ultima Cena, ma una citazione del quadro Le Festin des dieux di Jan van Bijlert, o se preferite Giovanni Bilardo. Beh, è sempre bello imparare qualcosa di nuovo, no? A parziale discolpa dei nostri commentatori, pare che il quadro non sia citato nella voce in Wikipedia in italiano :-) Non che io abbia ben capito cosa c’entrasse il Grande Puffo, comunque: anche con l’ultima versione, dove il coreografo ha detto che non si è ispirato a nessun quadro ma ha voluto semplicemente raccontare una festa degli dèi dell’Olimpo, uno in azzurro per me è al più Nettuno, non Dioniso.

D’altra parte, io non riesco nemmeno a capire come sia possibile che ci sia stata così tanta gente che abbia seguito quella cerimonia, anche sulla mia bolla twitter. I commenti che ho visto, che immagino siano sulle cose più interessanti, mi hanno lasciato del tutto indifferente. A me al limite interessano le gare, non le coreografie. Cos’è, ho perso lo spirito della fanciullezza?

(immagine da RMN / Stéphane Maréchalle, da Wikimedia Commons

Ultimo aggiornamento: 2024-07-30 11:35